Permesso... mi presento
Inviato: mar mag 28, 2013 9:53 am
Buongiorno a tutte!
Da un po' so dell'esistenza di questo sito e forum e da quando ho scoperto di essere soggetta a infezioni urinarie vi seguo con particolare attenzione, quindi prima di cominciare a raccontarvi di me volevo dirvi GRAZIE per questo spazio e per i tanti consigli che ho trovato qui.
Ed ecco la mia storia.
Fino all'anno scorso, la mia unica esperienza con la cistite era stato uno sporadico episodio piuttosto lieve, che risale a un quattro o cinque anni fa, curato senza battere ciglio con un giro di Augmentin e poi dimenticandomi persino che cos'era questa malattia.
Quando l'anno scorso, a maggio e dopo un periodo di violenta stipsi, mi è tornato quel bruciore tanto fastidioso, pensavo fosse la stessa cosa, finchè non ho visto il sangue nella mia pipì... lontana da casa per lavoro, spaventatissima (non sapevo che cosa mi stesse succedendo di preciso, avevo solo un bruciore atroce e non riuscivo a stare lontana dal bagno, avendo allo stesso tempo il terrore di farla per il male) sono corsa alla prima farmacia che ho trovato e mi sono fatta dare l'Augmentin, l'unica soluzione che conoscevo all'epoca per farmi passare quella cosa orribile.
C'è da dire che non mi ammalo quasi mai, ma quando succede è potente... una settimana di antibiotico, il bruciore passa, mi faccio qualche giorno a casa dal lavoro a riposarmi e sembra tutto finito. Dietro consiglio del medico di base faccio passare qualche giorno dalla fine del ciclo di antibiotico e poi faccio l'urinocoltura per controllare che tutto fosse effettivamente a posto. E invece NO! Milioni di escherichia coli ancora lì, belli attivi e vitali. E io ricomincio a soffrire. Prima che la situazione precipiti di nuovo, con l'antibiogramma alla mano, mi fanno prendere il Monuril, tutte e due le dosi. E con quello effettivamente la cistite passa, ma dopo l'antibiotico inizio a prendere il mannosio - il Waterfall -, che avevo scoperto girando su internet. Miracolo! La cistite se ne va del tutto, niente più dolori e fastidi, la vita è di nuovo bella! Mi faccio tre mesi con il mannosio, una compressina al giorno, e vedo che non torna più. Fantastico, mi dico, è finita.
Illusa che sono! Passo quasi un anno facendo la vita normale - un tantino stressante, a dirla tutta, ma vado avanti come un treno perchè ho la testa dura - e ad aprile di quest'anno riecco la stitichezza. Cerco di "aiutarla" con la magnesia, ma se non la prendo mi blocco ancora, pancia gonfissima, con la sensazione di non riuscire a svuotarmi del tutto. E non penso a prendere il mannosio, intanto. Due settimane fa, di sabato notte, ecco comparire il bruciore che ho riconosciuto subito. Notte in bianco, impossibile allontanarmi dal bagno per più di cinque minuti, nel giro di tre ore arrivo al sangue. Al mattino della domenica corro a cercare la farmacia di turno, mi faccio dare il Monuril, che l'anno scorso aveva risolto, confidando che con le famigerate due dosi tutto passi, per poi andare a prendermi il mannosio come aiuto dopo. E così sembra succedere. Il Monuril fa passare tutto subito, mi riposo qualche giorno, dopo l'antibiotico inizio col mannosio Waterfall.
L'ho detto prima che quando mi viene qualcosa, viene potente, giusto? Ed ecco la storia dell'ultima settimana.
Finito l'effetto del Monuril, mi compare la febbre. Un bel 38 e qualcosa, brividi e un dolore al fianco destro da piangere. Non riuscivo nemmeno a muovermi. Vado di tachipirina, la febbre in due giorni se ne va ma il dolore al fianco continua. La zona è quella dell'appendice, il mio medico mi tocca la pancia e faccio un salto dal dolore, sono piegata in due. Giovedì sera sono al pronto soccorso, mi fanno l'emocromo perchè pensano all'appendicite. Ma dai risultati appare solo un'infezione in corso, non molto grave peraltro, perchè i globuli bianchi sono un po' più del normale, ma non molti di più. Venerdì mattina mi fanno l'ecografia, convintissimi di dovermi operare di appendicite, e sullo schermo il mio intestino appare perfettamente normale... sta benissimo! E allora mi mandano a fare pipì, per vedere uno striscio veloce cosa dice. E dice che c'è sangue nelle urine. Un colpetto dietro la schiena, sul rene, e io salto dal dolore. Sospetta pielonefrite.
Sono riuscita con la tachipirina a ridurre l'infiammazione quel tanto che basta a muovermi, e oggi pomeriggio dovrebbero arrivarmi i risultati dell'urinocoltura e dell'esame delle urine completo. A far pipì brucia, brucia un po' sempre, ma non moltissimo e riesco a vivere quasi normalmente. Continuo col mannosio, che male non può fare, ma non so quanto possa aiutare il mio rene destro. Stasera probabilmente inizierò un altro antibiotico, sulla base dell'antibiogramma... e quando l'infezione sarà passata, mio zio (è medico chirurgo all'ospedale, è lui che mi ha seguito nell'ultima settimana facendo le cose con un minimo di senso) mi farà fare un'ecografia in urologia, per cui chiederò del dr. Porru, di cui scrivete tanto bene.
Sono qui a scrivere a voi e sono spaventatissima. La mia paura è che tutti gli anni si ripeta la stessa storia, ogni volta peggio. O che questa complicazione mi dia degli strascichi poco piacevoli in futuro. Però vedo che non vi perdete d'animo, quindi eccomi qui, per non perdermi d'animo e per combattere la maledetta cistite e le sue stramaledettissime complicazioni. E di farle fuori per sempre!
Speriamo in bene!
Un abbraccio a tutte.
Da un po' so dell'esistenza di questo sito e forum e da quando ho scoperto di essere soggetta a infezioni urinarie vi seguo con particolare attenzione, quindi prima di cominciare a raccontarvi di me volevo dirvi GRAZIE per questo spazio e per i tanti consigli che ho trovato qui.
Ed ecco la mia storia.
Fino all'anno scorso, la mia unica esperienza con la cistite era stato uno sporadico episodio piuttosto lieve, che risale a un quattro o cinque anni fa, curato senza battere ciglio con un giro di Augmentin e poi dimenticandomi persino che cos'era questa malattia.
Quando l'anno scorso, a maggio e dopo un periodo di violenta stipsi, mi è tornato quel bruciore tanto fastidioso, pensavo fosse la stessa cosa, finchè non ho visto il sangue nella mia pipì... lontana da casa per lavoro, spaventatissima (non sapevo che cosa mi stesse succedendo di preciso, avevo solo un bruciore atroce e non riuscivo a stare lontana dal bagno, avendo allo stesso tempo il terrore di farla per il male) sono corsa alla prima farmacia che ho trovato e mi sono fatta dare l'Augmentin, l'unica soluzione che conoscevo all'epoca per farmi passare quella cosa orribile.
C'è da dire che non mi ammalo quasi mai, ma quando succede è potente... una settimana di antibiotico, il bruciore passa, mi faccio qualche giorno a casa dal lavoro a riposarmi e sembra tutto finito. Dietro consiglio del medico di base faccio passare qualche giorno dalla fine del ciclo di antibiotico e poi faccio l'urinocoltura per controllare che tutto fosse effettivamente a posto. E invece NO! Milioni di escherichia coli ancora lì, belli attivi e vitali. E io ricomincio a soffrire. Prima che la situazione precipiti di nuovo, con l'antibiogramma alla mano, mi fanno prendere il Monuril, tutte e due le dosi. E con quello effettivamente la cistite passa, ma dopo l'antibiotico inizio a prendere il mannosio - il Waterfall -, che avevo scoperto girando su internet. Miracolo! La cistite se ne va del tutto, niente più dolori e fastidi, la vita è di nuovo bella! Mi faccio tre mesi con il mannosio, una compressina al giorno, e vedo che non torna più. Fantastico, mi dico, è finita.
Illusa che sono! Passo quasi un anno facendo la vita normale - un tantino stressante, a dirla tutta, ma vado avanti come un treno perchè ho la testa dura - e ad aprile di quest'anno riecco la stitichezza. Cerco di "aiutarla" con la magnesia, ma se non la prendo mi blocco ancora, pancia gonfissima, con la sensazione di non riuscire a svuotarmi del tutto. E non penso a prendere il mannosio, intanto. Due settimane fa, di sabato notte, ecco comparire il bruciore che ho riconosciuto subito. Notte in bianco, impossibile allontanarmi dal bagno per più di cinque minuti, nel giro di tre ore arrivo al sangue. Al mattino della domenica corro a cercare la farmacia di turno, mi faccio dare il Monuril, che l'anno scorso aveva risolto, confidando che con le famigerate due dosi tutto passi, per poi andare a prendermi il mannosio come aiuto dopo. E così sembra succedere. Il Monuril fa passare tutto subito, mi riposo qualche giorno, dopo l'antibiotico inizio col mannosio Waterfall.
L'ho detto prima che quando mi viene qualcosa, viene potente, giusto? Ed ecco la storia dell'ultima settimana.
Finito l'effetto del Monuril, mi compare la febbre. Un bel 38 e qualcosa, brividi e un dolore al fianco destro da piangere. Non riuscivo nemmeno a muovermi. Vado di tachipirina, la febbre in due giorni se ne va ma il dolore al fianco continua. La zona è quella dell'appendice, il mio medico mi tocca la pancia e faccio un salto dal dolore, sono piegata in due. Giovedì sera sono al pronto soccorso, mi fanno l'emocromo perchè pensano all'appendicite. Ma dai risultati appare solo un'infezione in corso, non molto grave peraltro, perchè i globuli bianchi sono un po' più del normale, ma non molti di più. Venerdì mattina mi fanno l'ecografia, convintissimi di dovermi operare di appendicite, e sullo schermo il mio intestino appare perfettamente normale... sta benissimo! E allora mi mandano a fare pipì, per vedere uno striscio veloce cosa dice. E dice che c'è sangue nelle urine. Un colpetto dietro la schiena, sul rene, e io salto dal dolore. Sospetta pielonefrite.
Sono riuscita con la tachipirina a ridurre l'infiammazione quel tanto che basta a muovermi, e oggi pomeriggio dovrebbero arrivarmi i risultati dell'urinocoltura e dell'esame delle urine completo. A far pipì brucia, brucia un po' sempre, ma non moltissimo e riesco a vivere quasi normalmente. Continuo col mannosio, che male non può fare, ma non so quanto possa aiutare il mio rene destro. Stasera probabilmente inizierò un altro antibiotico, sulla base dell'antibiogramma... e quando l'infezione sarà passata, mio zio (è medico chirurgo all'ospedale, è lui che mi ha seguito nell'ultima settimana facendo le cose con un minimo di senso) mi farà fare un'ecografia in urologia, per cui chiederò del dr. Porru, di cui scrivete tanto bene.
Sono qui a scrivere a voi e sono spaventatissima. La mia paura è che tutti gli anni si ripeta la stessa storia, ogni volta peggio. O che questa complicazione mi dia degli strascichi poco piacevoli in futuro. Però vedo che non vi perdete d'animo, quindi eccomi qui, per non perdermi d'animo e per combattere la maledetta cistite e le sue stramaledettissime complicazioni. E di farle fuori per sempre!
Speriamo in bene!
Un abbraccio a tutte.