Una, nessuna e centomila escherichia coli.
Inviato: sab ago 25, 2012 7:13 pm
Finalmente mi decido ad iscrivermi e a scrivervi.
Sono Chiara, ho 24 anni ed è già' qualche mese che leggo il forum e pian piano ho cominciato a seguire alcune delle indicazioni utilissime contenute. Ho ordinato le mie prime scatole di D-Mannosio dopo che per l'ennesima volta mi sono stati prescritti antibiotici con una carica batterica bassissima ("solo" 100.000 escherichia coli) e praticamente senza fastidi, salvo qualche "pulsazione" dell'uretra.
La mia storia di cistiti è vecchia e nuova. Ne ho sofferto praticamente appena nata, i miei genitori sono impazziti alla disperata ricerca di urologi in grado di curarmi quando avevo solo pochi mesi. Mia madre ha fatto di tutto seguendo i consigli di medici interpellati in tutte le Regioni e gli ospedali. Bidet con bicarbonato, tantum rosa, gentalin esternamente alla vaginina per combatteere possibili vaginiti (ho cominciato a leggere il forum e so quanto siano stati ben poco utili questi pareri medici) e ovviamente antibiotici a tutto spiano, fino a provarle tutte con scintigrafia, cistografia, e chi ne ha più ne metta. Il risultato era tutto regolare (salvo una lieve dilatazione dei reni che nessuno ha capito se fosse causa o coseguenza delle cistiti) e un bebè che a furia di controlli dolorosi e invasivi non dormiva più. Fino a che i miei genitori decidono di rivolgersi a un "luminare" a Marsiglia esperto in urologia pediatrica che, dopo avermi compatito per tutti gli accertamenti, consiglia ai miei genitori di... lasciarmi in pace. L'illuminatissimo parere funziona. Non ho più cistiti dopo l'anno e mezzo di vita.
Fino a che non cominciano le cistiti di cui ho memoria. Aprile 2011 passo una notte in bagno a contorcermi dal dolore per una cistite emorragica, la mattina passa tutto, vado dal medico che mi rassicura e mi rifila il primo antibiotico. Dall'urinocultura risultano 10.000.000 colonie di Escherichia coli e proteus mirabilis. Comincio ad informarmi sulla cistite e regolo la mia stipsi premestruale, bevo molto di più e prendo integratori di cramberry (-_-). Maggio 2012 idem con patate, stavolta è lo stafilococco aureus. Comincio a preoccuparmi perchè sono cistiti dolorosissime (a mia madre è venuta una volta sola in vita sua e non emorragica, niente a che vedere con le mie) e soprattutto perchè riscontro un'incidenza legata ai rapporti che avevo solo da pochi mesi. Vado quindi, anche per altri motivi, dalla ginecologa e le racconto le mie preoccupazioni. Non l'avessi mai fatto. Per questi due casi e per i miei timori che fossero i rapporti mi diagnostica una cistite cronica e mi preannuncia che ci sono donne predisposte che hanno cistiti dopo ogni rapporto e che io sono tra quelle. Quindi mi rifila cramberry a volontà e una compressa di Unidrox al mese da prendere dopo il ciclo. Che vi devo dire, l'antibiotico una volta al mese non mi piaceva come soluzione, ma da quello che mi aveva detto la ginecologa sembravo predestinata e i dolori passati mi avevano spaventato da morire (anche perchè ero sola a Cagliari e mia madre viste le passate esperienze, era paranoica sul tema cistite). Quindi per più di sette mesi seguo la prescrizione, con avvallo del mio medico che sostiene che una compressa al mese di antibiotico non poteva farmi male. Nel frattempo lascio il ragazzo con cui stavo con cui vivevo un rapporto complicato a distanza e ben presto conosco il mio attuale ragazzo. I primi mesi con lui, coperta dall'antibiotico, sono stati veramenti sereni. Passate le paure, avevamo tranquillamente rapporti. Ma sviluppo una dipendenza mentale dall'antibiotico. lo prendo due volte in cui non sono nemmeno sicura di avere fastidio. Infine mi faccio coraggio, ne parlo anche con mia madre che mi intima di sospendere l'antibiotico e il mio nuovo ginecoloco mi suggerisce di somministrarlo mensilmente al mio medico, dato che non da problemi. Manco a dirlo, cominciano le cistiti. Da marzo di quest'anno sono frequentissime, praticamente più regolari del ciclo, sembre curate con antibiotici e monuril che ormai fa effetto quanto un aperitivo. Appena sospendo l'antibiotico arriva la vaginite e... che ve lo dico a fare!
Ci ho messo un po' a decidermi a leggere questo forum. In realtà, devo ammetterlo all'inizio non volevo cedere a cercare indicazioni in internet. Continuavo a ripetermi che il mio era solo un caso sporadico, qualche ricaduta e poi finita lì. Ma il mese scorso ho avuto l'ennesima. Niente di che, intendiamoci. Solo fastidi e un'ulteriore urinocultura positiva all'escherichia coli che ormai è praticamente resistente a tutto.
Ho deciso di piantarla con gli antibiotici e capire qual'è la causa, smetterla con la paura costante e le paranoie. Non voglio fare la martire, dopo quelle due cistiti emorragiche le altre sono state sempre sopportabili (con pochissime eccezzioni) e la carica batterica, grazie alle cambiate abitudini e alle attenzioni, è scesa notevolmente! Ho letto tante storie su questo forum e so di non dovermi certo lamentare!
Scrivo perchè ogni tanto ho bisogno di lamentarmi con qualcuno che non mi dica che sto diventando paranoica se ogni tanto cedo di nuovo alla paura e che non pensa che gli antibiotici siano la soluzione a tutto! E soprattutto perchè leggendo mi sono fatta prendere dall'empatia . Il forum è veramente bello, faccio i miei complimenti sinceri a Rosanna. Trattate tutti gli argomenti senza falsi pudori ed una cosa che mi piace davvero tanto e che ammetto un po' mi manca nella vita di tutti i giorni, soprattutto quando da quando c'è la cistite e i problemi della mia patata sono all'ordine del giorno nei mei discorsi!
Bene, fine del discorso prolisso. Tutto questo solo per presentarmi
Un abbraccio a tutte ,
Chiara.
Sono Chiara, ho 24 anni ed è già' qualche mese che leggo il forum e pian piano ho cominciato a seguire alcune delle indicazioni utilissime contenute. Ho ordinato le mie prime scatole di D-Mannosio dopo che per l'ennesima volta mi sono stati prescritti antibiotici con una carica batterica bassissima ("solo" 100.000 escherichia coli) e praticamente senza fastidi, salvo qualche "pulsazione" dell'uretra.
La mia storia di cistiti è vecchia e nuova. Ne ho sofferto praticamente appena nata, i miei genitori sono impazziti alla disperata ricerca di urologi in grado di curarmi quando avevo solo pochi mesi. Mia madre ha fatto di tutto seguendo i consigli di medici interpellati in tutte le Regioni e gli ospedali. Bidet con bicarbonato, tantum rosa, gentalin esternamente alla vaginina per combatteere possibili vaginiti (ho cominciato a leggere il forum e so quanto siano stati ben poco utili questi pareri medici) e ovviamente antibiotici a tutto spiano, fino a provarle tutte con scintigrafia, cistografia, e chi ne ha più ne metta. Il risultato era tutto regolare (salvo una lieve dilatazione dei reni che nessuno ha capito se fosse causa o coseguenza delle cistiti) e un bebè che a furia di controlli dolorosi e invasivi non dormiva più. Fino a che i miei genitori decidono di rivolgersi a un "luminare" a Marsiglia esperto in urologia pediatrica che, dopo avermi compatito per tutti gli accertamenti, consiglia ai miei genitori di... lasciarmi in pace. L'illuminatissimo parere funziona. Non ho più cistiti dopo l'anno e mezzo di vita.
Fino a che non cominciano le cistiti di cui ho memoria. Aprile 2011 passo una notte in bagno a contorcermi dal dolore per una cistite emorragica, la mattina passa tutto, vado dal medico che mi rassicura e mi rifila il primo antibiotico. Dall'urinocultura risultano 10.000.000 colonie di Escherichia coli e proteus mirabilis. Comincio ad informarmi sulla cistite e regolo la mia stipsi premestruale, bevo molto di più e prendo integratori di cramberry (-_-). Maggio 2012 idem con patate, stavolta è lo stafilococco aureus. Comincio a preoccuparmi perchè sono cistiti dolorosissime (a mia madre è venuta una volta sola in vita sua e non emorragica, niente a che vedere con le mie) e soprattutto perchè riscontro un'incidenza legata ai rapporti che avevo solo da pochi mesi. Vado quindi, anche per altri motivi, dalla ginecologa e le racconto le mie preoccupazioni. Non l'avessi mai fatto. Per questi due casi e per i miei timori che fossero i rapporti mi diagnostica una cistite cronica e mi preannuncia che ci sono donne predisposte che hanno cistiti dopo ogni rapporto e che io sono tra quelle. Quindi mi rifila cramberry a volontà e una compressa di Unidrox al mese da prendere dopo il ciclo. Che vi devo dire, l'antibiotico una volta al mese non mi piaceva come soluzione, ma da quello che mi aveva detto la ginecologa sembravo predestinata e i dolori passati mi avevano spaventato da morire (anche perchè ero sola a Cagliari e mia madre viste le passate esperienze, era paranoica sul tema cistite). Quindi per più di sette mesi seguo la prescrizione, con avvallo del mio medico che sostiene che una compressa al mese di antibiotico non poteva farmi male. Nel frattempo lascio il ragazzo con cui stavo con cui vivevo un rapporto complicato a distanza e ben presto conosco il mio attuale ragazzo. I primi mesi con lui, coperta dall'antibiotico, sono stati veramenti sereni. Passate le paure, avevamo tranquillamente rapporti. Ma sviluppo una dipendenza mentale dall'antibiotico. lo prendo due volte in cui non sono nemmeno sicura di avere fastidio. Infine mi faccio coraggio, ne parlo anche con mia madre che mi intima di sospendere l'antibiotico e il mio nuovo ginecoloco mi suggerisce di somministrarlo mensilmente al mio medico, dato che non da problemi. Manco a dirlo, cominciano le cistiti. Da marzo di quest'anno sono frequentissime, praticamente più regolari del ciclo, sembre curate con antibiotici e monuril che ormai fa effetto quanto un aperitivo. Appena sospendo l'antibiotico arriva la vaginite e... che ve lo dico a fare!
Ci ho messo un po' a decidermi a leggere questo forum. In realtà, devo ammetterlo all'inizio non volevo cedere a cercare indicazioni in internet. Continuavo a ripetermi che il mio era solo un caso sporadico, qualche ricaduta e poi finita lì. Ma il mese scorso ho avuto l'ennesima. Niente di che, intendiamoci. Solo fastidi e un'ulteriore urinocultura positiva all'escherichia coli che ormai è praticamente resistente a tutto.
Ho deciso di piantarla con gli antibiotici e capire qual'è la causa, smetterla con la paura costante e le paranoie. Non voglio fare la martire, dopo quelle due cistiti emorragiche le altre sono state sempre sopportabili (con pochissime eccezzioni) e la carica batterica, grazie alle cambiate abitudini e alle attenzioni, è scesa notevolmente! Ho letto tante storie su questo forum e so di non dovermi certo lamentare!
Scrivo perchè ogni tanto ho bisogno di lamentarmi con qualcuno che non mi dica che sto diventando paranoica se ogni tanto cedo di nuovo alla paura e che non pensa che gli antibiotici siano la soluzione a tutto! E soprattutto perchè leggendo mi sono fatta prendere dall'empatia . Il forum è veramente bello, faccio i miei complimenti sinceri a Rosanna. Trattate tutti gli argomenti senza falsi pudori ed una cosa che mi piace davvero tanto e che ammetto un po' mi manca nella vita di tutti i giorni, soprattutto quando da quando c'è la cistite e i problemi della mia patata sono all'ordine del giorno nei mei discorsi!
Bene, fine del discorso prolisso. Tutto questo solo per presentarmi
Un abbraccio a tutte ,
Chiara.