La mia storia: in attesa di una diagnosi
Inviato: gio mar 08, 2012 4:35 pm
Ciao ragazze, ho deciso di inserire la mia storia se non altro per dirvi GRAZIE. Non solo per i consigli preziosi che ho potuto leggere in questo forum, quanto per la vicinanza che sento ad ognuna di voi sapendo che soffre di un problema di cui è difficile parlare; ho scoperto di non essere sola.
La mia storia è relativamente recente: i disturbi di cui soffro attualmente risalgono a qualche mese fa, all'incirca da ottobre.
Prima avevo avuto un episodio di candida molto forte verso i 19 anni, durante il periodo stressante pre-maturità: la ginecologa (era la prima volta che ci andavo!) mi prescrisse delle lavande e degli ovuli. Poi mi trovò le ovaie micropolicistiche e quindi mi diede la pillola, che ho preso, con brevi sospensioni di tanto in tanto, fino a un paio di mesi fa (ho 30 anni). In questi anni ho sofferto ogni tanto di bruciori e infiammazioni vulvari che curavo da sola con la pomata Gyno-canesten.
Per quanto riguarda il resto, sono spesso stata in cura con antibiotici a causa di tonsilliti ricorrenti. Un paio di anni fa ho anche avuto mononucleosi e streptococco, che mi hanno causato tre tonsilliti nel giro di tre mesi. Risultato: non reagivo più nemmeno all'Augmentin e l'ultima tonsillite di quell'anno l'ho curata con due antibiotici assunti contemporaneamente per 15 giorni. L'anno scorso di nuovo due tonsilliti curate sempre con nuovi antibiotici. Così naturalmente ho cominciato ad avere fastidi intestinali sotto forma di colite (che prima non sapevo nemmeno cosa fosse!). In più nello stesso anno ho vissuto un periodo molto stressante, per cui sono finita al pronto soccorso per una forte gastrite, sommata alla suddetta duodenite. Diagnosi: "signorina lei è stressata, prenda dei tranquillanti".
A ottobre comincio ad avere bruciori vaginali che non avevo mai provato prima: il bruciore era intenso e collocato appena all'interno, come se fosse infiammato l'ultimo tratto della vagina. Applico Gyno-canesten e faccio qualche lavanda, ma non serve. L'ostetrica-segretaria della mia ginecologa (con la quale è impossibile parlare direttamente) mi dice di prendere l'ovulo Sertagyn. Io lo prendo, ma il bruciore rimane. Allora decido di farmi visitare e, durante una visita durata UN MINUTO E MEZZO circa, la mia ginecologa mi diagnostica una candida: mi dice di limitare alcuni cibi (mangiare pasta e riso solo integrali, evitare lievito, limitare formaggi, carni rosse e dolciumi), mi dice di utilizzare assorbenti Presteril, di lavarmi con Vea detergente e mi prescrive Diflucan 100 mg x 4 giorni da ripetere ad ogni ciclo mestruale e crema Daktarin da spalmare esternamente. Dà la cura anche al mio ragazzo. Prendo le pastiglie, ma il Daktarin mi dà subito un bruciore insopportabile, devo lavarlo via. Sarò la prima delle notti insonni. Dopo la cura con Diflucan, però la situazione sembra migliorare fino al ciclo successivo, quando, nonostante le pastiglie, il bruciore ritorna più forte che mai. Mi preoccupo e telefono all'ostetrica. Mi dice che è meglio fare un tampone vaginale. Quindi io lo faccio e in attesa dei risultati comincio ad informarmi.
Leggo su qualche sito quali sono i cibi da evitare con la candida e comincio una dieta rigorosa che mi dà un grande senso di limitazione e tristezza. Comincio anche a limitarmi nei comportamenti: smetto di andare in piscina, cosa che facevo con il mio ragazzo e che mi piaceva molto. Poi arrivo al vostro sito e scopro alcuni consigli che comincio a mettere in pratica: sospendo la pillola, comincio ad assumere fermenti per bocca, mi lavo solo con acqua (solo se ho prurito forte con bds). Una farmacista mi consiglia i semi di pompelmo. Poi leggo anche le testimonianze di chi ha sconfitto la candida: comincio a bere un bicchiere di acqua con un cucchiaino di bds al mattino, alla sera lavande con acqua e bds e poi inserisco yogurt; prendo anche le compresse vaginali normogin. Dopo alcuni giorni noto, però, che la situazione non migliora, anzi, il bruciore è insopportabile e comincio ad avere perdite scure. Sospendo tutto: non posso più nemmeno pensare di introdurre qualcosa in vagina, non posso nemmeno pensare di toccarla.
Intanto ho l'esito del tampone: no clamydia, no trichomonas, no candida, normale flora batterica presente. Non mi capacito e prendo un nuovo appuntamento con la gine. Le spiego anche che, guardandomi allo specchio, mi sembra di avere come un bottoncino gonfio all'ingresso della vagina, che mi dà molto dolore se toccato. Lei mi dice che non vede nulla di anomalo e mi prescrive Zoloder (altro antimicotico!! ma se il tampone è negativo!) con una cura da seguire per un anno al fine di prevenire le recidive. Lo compro in un momento di disperazione, ma, guidata dalle vostre esperienze, non lo assumo. Decido invece per mia iniziativa di fare una urinocoltura con antibiogramma. Anche in questo caso non si evidenzia nulla.
Eccomi a questo punto: non so che cos'ho.
Ho letto di alcune di voi che hanno avuto diagnosi di vestibulodinia e ho pensato anche a questa possibilità, però non riesco a capire se possa essere quello che mi riguarda.
Sospendendo i trattamenti e studiando meglio il mio corpo ho notato che i giorni del ciclo e quelli successivi sono i peggiori: il bruciore è molto forte. In seguito è meno fastidioso e compare a tratti prurito, anche perianale. Non ho particolari perdite (invece mi ricordo che alla mia prima candida avevo avuto perdite biancastre evidenti). Mi è comparso fin dall'inizio uno sfogo sulla pelle sotto forma di foruncoli su collo, dorso e spalle (forse non c'entra, ma è stato fin da subito evidente). Ho provato ad andare alle terme per rilassarmi (ho letto dei benefici dell'acqua calda per le contratture), ma subito dopo qualche ora ho cominciato ad avere bruciori intensi e sensazione di punture di spillo, che si sono protratti per i giorni successivi (erano i giorni del ciclo comunque). Per un lungo periodo non ho avuto rapporti, finchè, nell'ultimo mese ho avuto due rapporti con il mio compagno durante i quali non ho avuto secchezza vaginale (con dei preliminari particolarmente attenti e complice anche forse l'ovulazione) e ho notato di provare dolore, non tanto alla penetrazione, quanto dopo qualche minuto dall'inizio del rapporto. Altra cosa che ho osservato è che non aumenta il bruciore quando urino.
Mi sento confusa. Sono triste anche per la mia vita di coppia: il mio cuore mi spinge ad avvicinarmi al mio compagno, ma la mia testa e il mio corpo sono come bloccati. Finisco per dare messaggi contraddittori, mi tiro indietro all'ultimo momento perchè ho paura, creando situazioni spiacevoli. Ho preso un appuntamento con un'altra gine, spero sia in gamba. Scusate la lungaggine, ma mi dovevo sfogare So che non sto provando nemmeno la metà dei fastidi che molte di voi patiscono quotidianamente, ma ho voluto comunque condividere la mia storia.
Un abbraccio
La mia storia è relativamente recente: i disturbi di cui soffro attualmente risalgono a qualche mese fa, all'incirca da ottobre.
Prima avevo avuto un episodio di candida molto forte verso i 19 anni, durante il periodo stressante pre-maturità: la ginecologa (era la prima volta che ci andavo!) mi prescrisse delle lavande e degli ovuli. Poi mi trovò le ovaie micropolicistiche e quindi mi diede la pillola, che ho preso, con brevi sospensioni di tanto in tanto, fino a un paio di mesi fa (ho 30 anni). In questi anni ho sofferto ogni tanto di bruciori e infiammazioni vulvari che curavo da sola con la pomata Gyno-canesten.
Per quanto riguarda il resto, sono spesso stata in cura con antibiotici a causa di tonsilliti ricorrenti. Un paio di anni fa ho anche avuto mononucleosi e streptococco, che mi hanno causato tre tonsilliti nel giro di tre mesi. Risultato: non reagivo più nemmeno all'Augmentin e l'ultima tonsillite di quell'anno l'ho curata con due antibiotici assunti contemporaneamente per 15 giorni. L'anno scorso di nuovo due tonsilliti curate sempre con nuovi antibiotici. Così naturalmente ho cominciato ad avere fastidi intestinali sotto forma di colite (che prima non sapevo nemmeno cosa fosse!). In più nello stesso anno ho vissuto un periodo molto stressante, per cui sono finita al pronto soccorso per una forte gastrite, sommata alla suddetta duodenite. Diagnosi: "signorina lei è stressata, prenda dei tranquillanti".
A ottobre comincio ad avere bruciori vaginali che non avevo mai provato prima: il bruciore era intenso e collocato appena all'interno, come se fosse infiammato l'ultimo tratto della vagina. Applico Gyno-canesten e faccio qualche lavanda, ma non serve. L'ostetrica-segretaria della mia ginecologa (con la quale è impossibile parlare direttamente) mi dice di prendere l'ovulo Sertagyn. Io lo prendo, ma il bruciore rimane. Allora decido di farmi visitare e, durante una visita durata UN MINUTO E MEZZO circa, la mia ginecologa mi diagnostica una candida: mi dice di limitare alcuni cibi (mangiare pasta e riso solo integrali, evitare lievito, limitare formaggi, carni rosse e dolciumi), mi dice di utilizzare assorbenti Presteril, di lavarmi con Vea detergente e mi prescrive Diflucan 100 mg x 4 giorni da ripetere ad ogni ciclo mestruale e crema Daktarin da spalmare esternamente. Dà la cura anche al mio ragazzo. Prendo le pastiglie, ma il Daktarin mi dà subito un bruciore insopportabile, devo lavarlo via. Sarò la prima delle notti insonni. Dopo la cura con Diflucan, però la situazione sembra migliorare fino al ciclo successivo, quando, nonostante le pastiglie, il bruciore ritorna più forte che mai. Mi preoccupo e telefono all'ostetrica. Mi dice che è meglio fare un tampone vaginale. Quindi io lo faccio e in attesa dei risultati comincio ad informarmi.
Leggo su qualche sito quali sono i cibi da evitare con la candida e comincio una dieta rigorosa che mi dà un grande senso di limitazione e tristezza. Comincio anche a limitarmi nei comportamenti: smetto di andare in piscina, cosa che facevo con il mio ragazzo e che mi piaceva molto. Poi arrivo al vostro sito e scopro alcuni consigli che comincio a mettere in pratica: sospendo la pillola, comincio ad assumere fermenti per bocca, mi lavo solo con acqua (solo se ho prurito forte con bds). Una farmacista mi consiglia i semi di pompelmo. Poi leggo anche le testimonianze di chi ha sconfitto la candida: comincio a bere un bicchiere di acqua con un cucchiaino di bds al mattino, alla sera lavande con acqua e bds e poi inserisco yogurt; prendo anche le compresse vaginali normogin. Dopo alcuni giorni noto, però, che la situazione non migliora, anzi, il bruciore è insopportabile e comincio ad avere perdite scure. Sospendo tutto: non posso più nemmeno pensare di introdurre qualcosa in vagina, non posso nemmeno pensare di toccarla.
Intanto ho l'esito del tampone: no clamydia, no trichomonas, no candida, normale flora batterica presente. Non mi capacito e prendo un nuovo appuntamento con la gine. Le spiego anche che, guardandomi allo specchio, mi sembra di avere come un bottoncino gonfio all'ingresso della vagina, che mi dà molto dolore se toccato. Lei mi dice che non vede nulla di anomalo e mi prescrive Zoloder (altro antimicotico!! ma se il tampone è negativo!) con una cura da seguire per un anno al fine di prevenire le recidive. Lo compro in un momento di disperazione, ma, guidata dalle vostre esperienze, non lo assumo. Decido invece per mia iniziativa di fare una urinocoltura con antibiogramma. Anche in questo caso non si evidenzia nulla.
Eccomi a questo punto: non so che cos'ho.
Ho letto di alcune di voi che hanno avuto diagnosi di vestibulodinia e ho pensato anche a questa possibilità, però non riesco a capire se possa essere quello che mi riguarda.
Sospendendo i trattamenti e studiando meglio il mio corpo ho notato che i giorni del ciclo e quelli successivi sono i peggiori: il bruciore è molto forte. In seguito è meno fastidioso e compare a tratti prurito, anche perianale. Non ho particolari perdite (invece mi ricordo che alla mia prima candida avevo avuto perdite biancastre evidenti). Mi è comparso fin dall'inizio uno sfogo sulla pelle sotto forma di foruncoli su collo, dorso e spalle (forse non c'entra, ma è stato fin da subito evidente). Ho provato ad andare alle terme per rilassarmi (ho letto dei benefici dell'acqua calda per le contratture), ma subito dopo qualche ora ho cominciato ad avere bruciori intensi e sensazione di punture di spillo, che si sono protratti per i giorni successivi (erano i giorni del ciclo comunque). Per un lungo periodo non ho avuto rapporti, finchè, nell'ultimo mese ho avuto due rapporti con il mio compagno durante i quali non ho avuto secchezza vaginale (con dei preliminari particolarmente attenti e complice anche forse l'ovulazione) e ho notato di provare dolore, non tanto alla penetrazione, quanto dopo qualche minuto dall'inizio del rapporto. Altra cosa che ho osservato è che non aumenta il bruciore quando urino.
Mi sento confusa. Sono triste anche per la mia vita di coppia: il mio cuore mi spinge ad avvicinarmi al mio compagno, ma la mia testa e il mio corpo sono come bloccati. Finisco per dare messaggi contraddittori, mi tiro indietro all'ultimo momento perchè ho paura, creando situazioni spiacevoli. Ho preso un appuntamento con un'altra gine, spero sia in gamba. Scusate la lungaggine, ma mi dovevo sfogare So che non sto provando nemmeno la metà dei fastidi che molte di voi patiscono quotidianamente, ma ho voluto comunque condividere la mia storia.
Un abbraccio