Storia di Donata
Inviato: sab gen 28, 2012 9:18 am
Salve a tutte voi.
Vinco la mia naturale riservatezza e mi affaccio con cautela in questo forum, fra voi giovani donne. Ho 57 anni e fino alla menopausa non ho mai avuto in vita mia né una cistite, né un’infezione vaginale. Sono andata in menopausa a 53 anni ed ho incontrato l’escherichia coli. I primi episodi erano cistiti che si risolvevano con l’assunzione di una dose di monuril, poi sono diventate man mano più importanti, dolorose, emorragiche e sempre più ravvicinate nel tempo fino alla più importante, nel maggio 2010, che mi ha imposto la corsa al pronto soccorso, urinavo coaguli di sangue e svenivo dal dolore. Ho messo in atto tutto ciò che voi già sapete, un’igiene maniacale, ho curato la stipsi dopo aver eseguito la colonscopia che ha evidenziato un dolicocolon che mi procurava frequentissime coliche anch’esse dolorosissime, assunzione di fermenti lattici, un nuovo stile di vita e urinocolture ogni mese. Sono stata libera dalla cistite per un anno e quattro mesi fino al settembre 2011 quando è ricomparsa, sempre dolorosissima, sempre emorragica. “Ok!” mi son detta “dopo quasi un anno e mezzo un episodio ci può stare”, essendo domenica ho assunto il mio solito antibiotico senza poter eseguire l’urinocoltura. Dopo 20 giorni dalla fine dell’antibiotico porto le urine al laboratorio e risultano essere sterili. Tutto bene fino al 1° gennaio di quest’anno, mi alzo faccio pipì e avverto un po’ di bruciore, dopo neanche 5 minuti urinavo di nuovo sangue. Cosa potevo fare il primo giorno dell’anno? Solo assumere di nuovo l’antibiotico. Dopo circa 3 ore dall’assunzione il sangue scompare, il bruciore diminuisce. Per la prima volta , però, i sintomi non scompaiono completamente, vanno e vengono, sono sempre vigile, un giorno sto meglio il giorno dopo peggio. Ho assunto l’antibiotico 10 giorni. Mi sono anche resa conto che non riesco a rilassare i muscoli, li sotto sono sempre contratta.
Visita dalla ginecologa che mi ha prescrive:
- Cystoman 100 x 10 giorni al mese per 4 mesi
– Acidif cv per 10 giorni
- Progermila per 10 giorni al mese per 4 mesi
– Colpotrophine per 1 mese (che non ho intenzione di assumere dopo aver letto il foglietto illustrativo)
- urinocoltura + tampone vaginale
Ho eseguito l’urinocoltura il 17 gennaio (dopo una settimana dalla fine dell’antibiotico), risultato negativo, la ripeto il 23 gennaio, risultato positivo escherichia coli 100.000 colonie.
Tampone vaginale negativo.
Telefonata alla ginecologa la quale conferma i miei dubbi e cioè che il batterio è diventato resistente all’antibiotico che ho assunto le ultime due volte, purtroppo l’antibiogramma è composto da poche voci, la maggior parte penicilline alle quali sono allergica, mentre altre molecole sono simili alle penicilline e me ne sconsiglia l’assunzione. Quindi, siccome sono leggermente sintomatica, mi consiglia Pipram.
Cystoman l’ho assunto per 3 giorni, ma dopo aver letto i consigli del forum l’ho interrotto ed ho acquistato in farmacia il Waterfall D-Mannosio, la prossima volta acquisterò Ausilum. La ginecologa dice che, probabilmente, il maledettissimo batterio trasloca internamente e direttamente dall’intestino alla vescica, perché in menopausa le pareti interne si assottigliano e diventano molto permeabili.
Avrei voluto avere il vostro coraggio e tentare di curarmi solo con il mannosio, ma è troppo recente il ricordo del dolore provato, con codardia ho iniziato il ciclo di Pipram + 3 pasticche al giorno di d-mannosio.
Che altro dire? Le mie cistiti mi terrorizzano letteralmente, sono così acute che solo il pensiero che possano tornare mi fa sudare freddo.
Per quanto riguarda le altre mie patologie posso raccontarvi che sono esplose tutte dopo la menopausa, gastrite e reflusso, coliche intestinali che ho quasi del tutto eliminato modificando radicalmente l’alimentazione ed assumendo un integratore a base di fibre e prebiotici così, ora, vado regolarmente in bagno tutte le mattine mentre prima era un successo se capitava una volta alla settimana, ho anche una tiroidite cronica.
Ho raccontato la mia storia perché mi sembrava doveroso verso chi offre il suo tempo allo scopo di porgere una speranza di guarigione ad altre persone. Il d-mannosio rappresenta, per me, una grossa speranza. Speriamo bene.
Grazie davvero a tutte.
Vinco la mia naturale riservatezza e mi affaccio con cautela in questo forum, fra voi giovani donne. Ho 57 anni e fino alla menopausa non ho mai avuto in vita mia né una cistite, né un’infezione vaginale. Sono andata in menopausa a 53 anni ed ho incontrato l’escherichia coli. I primi episodi erano cistiti che si risolvevano con l’assunzione di una dose di monuril, poi sono diventate man mano più importanti, dolorose, emorragiche e sempre più ravvicinate nel tempo fino alla più importante, nel maggio 2010, che mi ha imposto la corsa al pronto soccorso, urinavo coaguli di sangue e svenivo dal dolore. Ho messo in atto tutto ciò che voi già sapete, un’igiene maniacale, ho curato la stipsi dopo aver eseguito la colonscopia che ha evidenziato un dolicocolon che mi procurava frequentissime coliche anch’esse dolorosissime, assunzione di fermenti lattici, un nuovo stile di vita e urinocolture ogni mese. Sono stata libera dalla cistite per un anno e quattro mesi fino al settembre 2011 quando è ricomparsa, sempre dolorosissima, sempre emorragica. “Ok!” mi son detta “dopo quasi un anno e mezzo un episodio ci può stare”, essendo domenica ho assunto il mio solito antibiotico senza poter eseguire l’urinocoltura. Dopo 20 giorni dalla fine dell’antibiotico porto le urine al laboratorio e risultano essere sterili. Tutto bene fino al 1° gennaio di quest’anno, mi alzo faccio pipì e avverto un po’ di bruciore, dopo neanche 5 minuti urinavo di nuovo sangue. Cosa potevo fare il primo giorno dell’anno? Solo assumere di nuovo l’antibiotico. Dopo circa 3 ore dall’assunzione il sangue scompare, il bruciore diminuisce. Per la prima volta , però, i sintomi non scompaiono completamente, vanno e vengono, sono sempre vigile, un giorno sto meglio il giorno dopo peggio. Ho assunto l’antibiotico 10 giorni. Mi sono anche resa conto che non riesco a rilassare i muscoli, li sotto sono sempre contratta.
Visita dalla ginecologa che mi ha prescrive:
- Cystoman 100 x 10 giorni al mese per 4 mesi
– Acidif cv per 10 giorni
- Progermila per 10 giorni al mese per 4 mesi
– Colpotrophine per 1 mese (che non ho intenzione di assumere dopo aver letto il foglietto illustrativo)
- urinocoltura + tampone vaginale
Ho eseguito l’urinocoltura il 17 gennaio (dopo una settimana dalla fine dell’antibiotico), risultato negativo, la ripeto il 23 gennaio, risultato positivo escherichia coli 100.000 colonie.
Tampone vaginale negativo.
Telefonata alla ginecologa la quale conferma i miei dubbi e cioè che il batterio è diventato resistente all’antibiotico che ho assunto le ultime due volte, purtroppo l’antibiogramma è composto da poche voci, la maggior parte penicilline alle quali sono allergica, mentre altre molecole sono simili alle penicilline e me ne sconsiglia l’assunzione. Quindi, siccome sono leggermente sintomatica, mi consiglia Pipram.
Cystoman l’ho assunto per 3 giorni, ma dopo aver letto i consigli del forum l’ho interrotto ed ho acquistato in farmacia il Waterfall D-Mannosio, la prossima volta acquisterò Ausilum. La ginecologa dice che, probabilmente, il maledettissimo batterio trasloca internamente e direttamente dall’intestino alla vescica, perché in menopausa le pareti interne si assottigliano e diventano molto permeabili.
Avrei voluto avere il vostro coraggio e tentare di curarmi solo con il mannosio, ma è troppo recente il ricordo del dolore provato, con codardia ho iniziato il ciclo di Pipram + 3 pasticche al giorno di d-mannosio.
Che altro dire? Le mie cistiti mi terrorizzano letteralmente, sono così acute che solo il pensiero che possano tornare mi fa sudare freddo.
Per quanto riguarda le altre mie patologie posso raccontarvi che sono esplose tutte dopo la menopausa, gastrite e reflusso, coliche intestinali che ho quasi del tutto eliminato modificando radicalmente l’alimentazione ed assumendo un integratore a base di fibre e prebiotici così, ora, vado regolarmente in bagno tutte le mattine mentre prima era un successo se capitava una volta alla settimana, ho anche una tiroidite cronica.
Ho raccontato la mia storia perché mi sembrava doveroso verso chi offre il suo tempo allo scopo di porgere una speranza di guarigione ad altre persone. Il d-mannosio rappresenta, per me, una grossa speranza. Speriamo bene.
Grazie davvero a tutte.