Ciao, ragazze bellissime, ciao, Rosanna.
E' la terza volta che mi preparo a scrivervi, ma ogni volta mi sembrava di non essere all'altezza: sono sei mesi che siete la mia sola speranza, e fonte d'aiuto concreto. Non credo riuscirò mai ad avere abbastanza parole per ringraziarvi, vorrei abbracciarvi tutte e, virtualmente, lo faccio. Siete davvero una cosa splendida.
Ecco fatto l'incipit: ve ne avrei voluto/dovuto dedicare uno più bello, ma è notte e non ce la faccio a connettere. E poi, voglio comportarmi come mi comporterei se foste davvero davanti a me: con delle amiche, niente formalità.
La mia storia, dunque: comincia otto luuunghissimi mesi fa, a luglio quindi. Nuova storia, nuovi rapporti (dopo un buon lasso di tempo di astinenza). Un nuovo amore, inaspettato e meraviglioso, che mi accompagna come un miracolo. Non voglio credere nella legge del contrappasso, ma proprio da quel momento, cominciano i miei dolori.
Forti, allucinanti: comincio a stare male da morire. Cistite, ragazze, niente di nuovo. Cistite continua, dolorosa, abatterica, senza perdite di sangue o altro, ma un dolore del genere io non l'avevo mai provato: cistite recidivante è dire poco.
Comincio ad avere i primi attacchi, forti, dopo i primi rapporti. Di cistite, in passato, avevo sofferto sì e no quattro volte, in tutta la mia vita, placata col Monuril e blablabla. Comincio ad imbottirmi di Monuril.
La ginecologa, visto che era accompagnata da fortissimi bruciori vaginali, mi visita e mi diagnostica una vaginite di medio livello, curata (?) con Meclon e lavande. E tanti cari saluti, Federica, per la cistite prenditi il Neo-Furadantin alla BISOGNA, e - mi raccomando - riposati.
Mi prescrisse, come dimenticarlo!, proprio sulla ricetta: letto e libro. Era Agosto, ed io volevo VIVERE. Così ho fatto. Ho stretto i denti - immaginate l'imbarazzo, col mio nuovo ragazzo - e dopo ogni rapporto era chiaro l'effetto: binomio cistite-monuril (il n.-furadantin, non m'ha mai fatto una mazza).
Comincio a stare male tanto da non avere - e lì, ho dovuto cedere - più una vita: non più studio, non più uscite con le amiche, non più vita nemmeno in famiglia (mia madre, tanto cara ma un po' bigotta, m'ha sempre guardata di sottecchi, della serie "te la sei cercata"). Una larva. La stessa gine mi fa fare svariati tamponi, per escludere candide, ureoplasma hominis e urealiticum, per escludere altre cose di cui non ricordo nemmeno il nome: TUTTO NEGATIVO.
Mi arrendo all'evidenza: sono una malata immaginaria. Cado in depressione. Così per ottobre, novembre, dicembre e gennaio: i mesi più brutti della mia vita. Comincio ad imbottirmi dell'unico medicinale che pareva farmi un qualche effetto (sono riuscita, malgrado mi abbia palesemente peggiorato la situazione, a fare UN esame, il più difficile del mio corso), cioè l'urotractin. Senza prescrizione, così, te lo danno.
Ma appeno lo interrompo, sto peggio di prima. Le provo tutte, a modo mio: bicarbonato, poi mirtillo (che, oltre a darmi dei bruciori allucinanti, m'ha fatto pure allergia: bolle ovunque) e, ovviamente, niente sesso.
Nel frattempo, mi avvedo di essere comunque una miracolata: il mio uomo, meraviglioso, mi regala un anello. Mi sta vicino come non credevo potesse essere umano riuscire a fare. E io, che già vi leggevo da mesi ma, onestamente, avevo paura, ed ero anche scettica (mi capite, tutte: stavo malissimo, e credevo che niente, MAI, avrebbe potuto risolvere il mio problema), mi rivolgo ad un altro ginecologo, rendendomi conto in un barlume di lucidità sparuto, che la precedente non era all'altezza della situazione.
E così, arriviamo a febbraio: quando penso a qualcosa di brutto, penso a quei giorni.
A quei dolori, allucinanti, che m'hanno provocato i farmaci omeopatici (con tutto il rispetto: saranno sicuramente efficaci, ma su di me, ragazze mie, lasciamo perdere). Staphysagria, Pareira Heel e tanti, TANTI altri nomi che voglio dimenticare.
Comincio a pensare cose brutte: è stata una settimana, ragazze, non di più: volevo morire. Un incubo. Lì ho capito che il peggio non era ancora venuto, nei mesi precedenti: almeno, la notte, dormivo. Invece, dopo cominciata questa cura, comincio a svegliarmi TUTTE le notti, alla stessa ora, e non c'era verso. Mi facevo la pipì addosso, come se mi puntassero tanti spilli ovunque, le contrazioni, il pallore, l'ira, ormai. Ero uno schifo, stavo uno schifo. E da schifo, mi comportavo.
Un giorno, finalmente, come dimenticarlo, la prima urinocultura batterica: Klebsiella Pneumoniae con carica 1.000.000. Allora non ero una malata immaginaria! Ho urlato e pianto di gioia, ragazze, mi capite? Ero FELICE di essere malata, di avere un'infezione.
Il giorno stesso, scendo: farmacia. D-Mannosio, grazie.
Il gine della cura omeopatica, mi prescrisse (parlo al passato remoto, ma è passato appena un mese) CIPROXIN 500, per 6 giorni. Ma io intanto almeno 6 dosi di D-Mannosio al giorno, con tutti i crismi, in attesa di smettere l'antibiotico - al quale non ho saputo rinunciare, per quel po' di paura rimasta.
D-Mannosio, D-Mannosio, D-Mannosio: Dio lo benedica e vi benedica tutte, amiche mie. Oggi è il 22 marzo, il 2° giorno di primavera, e io ho tanti bruciori uretrali e vaginali, ogni volta che faccio l'amore mi fa un po' male. Ma della cistite, non più l'ombra. E oggi, ultimi risultati: urine sterili.
Le uniche due ricadute (lievi, a confronto) le ho curate con il mannosio, sempre presente (unico neo: un po' caro, ma figuriamoci se mi lamento di questo. Rinuncio a tutto, pur di stare bene). E le uniche volte che ho ceduto al tanto odioso Cistalgan, son state tre in tutto, l'ho fatto solo perchè avevo finito la scorta, e la farmacia aveva il ponte del weekend.
Ho chiamato stamattina, anche io, Pesce: mi ha dato appuntamento per Giugno. Mi dispiace un po', dover aspettare tutto questo tempo, spero si liberi un buchino. Altrimenti, aspetterò.
Certamente una cosa me l'ha insegnata, la bestia: ad avere pazienza, tanta pazienza. E ascoltare gli altri.
Davvero, vi voglio bene, ragazze. Se avete qualche dritta da darmi, ve ne sarei grata. Sto usando anche il mannosio crema (sia durante i rapporti, che dopo) e per lavarmi uso il lubrygin. Vorrei sapere se questi dolori/bruciori minzionali sono normali (ho letto e spulciato tutto il forum, ma avere una risposta diretta, dopo tutti questi mesi, se avrete uno sputacchio di tempo per Fede, ecco... insomma, ve ne sarei grata
), e se secondo voi i risultati delle analisi sono affidabili.
Ho paura, perchè le altre erano sterili, eppure la Klebs era lì in agguato: possibile che a volte sia sterile, a volte no? E perchè? Cosa devo fare, nel frattempo, a parte continuare con D-Mannosio?
Ultimissima domanda, per il resto vi chiederò nel corso del tempo: è vero, che il mio fidanzato non deve fare niente? Sia il medico di famiglia che il gine mi hanno detto che lui non ha rischi di contrarre nulla, ma io non so se fidarmi di questi medici.
Che, non dimentichiamolo, sono gli stessi che m'hanno prescritto il mirtillo, malgrado avessi avuto reazioni allergiche, malgrado la Klebs produca ammoniaca. E, se tanto mi da tanto, che fai? Combatti l'acido con l'acido? Da quando basicizzo con il mannosio, campo.
E stanotte, mi faccio una di quelle dormite meravigliose. Alla faccia di bruciori e brucioretti. Di quelle che nemmeno un mese fa, non potevo immaginare.
GRAZIE A VOI
Vi abbraccio tutte, una ad una.
Federica