Anche io, anche se un pò fuori dagli schemi
Inviato: sab gen 01, 2011 8:47 pm
Ciao! Sono approdata a questo forum una sera di settembre in cui ero in preda alla disperazione...una delle tante sere in cui l'unica cosa che facevo era consultare più e più siti su internet che mi dessero una risposta o un suggerimento per quello che oramai, da più di un anno è anche un mio problema. La cistite. Ho scritto questo post un sacco di volte ma non sono mai riuscita a pubblicarlo. Un pò per superstizione, un pò perchè non ne avevo il coraggio. Ma oggi, primo giorno del nuovo anno mi sento piena di buoni propositi...primo fra tutti guarire!!
Non ne avevo mai sofferto prima. Fino allo scorso anno le uniche cose ricorrenti che avevo avuto erano state delle candide e delle faringiti.
Una mattina di agosto del 2009 mi sono svegliata con i soliti segni/sintomi che tutti oramai conosciamo. Visto che lavoro in ospedale e come si suol dire, il calzolaio va in giro con le scarpe rotte, non ci ho fatto caso più di tanto, anche perchè alternavo giornate con fastidi a giornate in cui non sentivo nulla e quindi mi sono limitata ad assumere del mirtillo in compresse.
Ma dentro di me il mostro cresceva in silenzio. E infatti qualche settimana dopo mi sono svegliata e...la cistite ha preso il sopravvento e si è portata dietro la sua amichetta candida. Una scatola di Ciproxin e un antimicotico mi hanno risolto il problema.
Novembre. Ho una settimana di ferie e non posso che iniziarla con una recidiva. All'epoca prendo ancora le cose a cuor leggero. Prendo una dose di Monuril e tutto finisce lì.
Le mie giornate riprendono come al solito fino in primavera, quando le urine si fanno più torbide. Che non stia covando un nuovo attacco? No. Questa volta no. Mi basta un po' più di acqua per arrivare a ristabilizzare la situazione.
Ma mi illudo, perchè a giugno, mentre sono a lavoro, dal nulla, senza preavviso, ecco che ritorna. Ma questa volta emorragica. Mi spavento, sento il mio medico, un urologo e non so più chi, che mi propongono nuovamente una cura antibiotica pur non riuscendo a fare un'urocoltura prima della terapia. Penso che tutto ciò sia passato. Due settimane dopo faccio un esame urine e un'urocoltura. Tutto negativo. Intanto, giusto per scrupolo e perchè era un po' che non mi facevo vedere, faccio una visita ginecologica. Sia il pap test che il tampone non riscontrano nulla di strano!
Nel frattempo, non abbastanza soddisfatta, mi faccio venire un'otite e un'enterite...così, per passare il tempo. E' agosto. Di nuovo mentre sono a lavoro un nuovo attacco. Ma questa volta definirla emorragica è un eufemismo. Porto in seduta stante il campione di urine in laboratorio e con stupore non posso che prendere atto del fatto che anche questa volta il risultato è negativo. Intanto ho finito la scatola di Augmentin che mi han dato per profilassi/terapia. Faccio un eco addome completo. Una visita urologica e una nefrologica. Nessuno mi sa dire quale potrebbe essere la causa, se non il tecnico ecografista che azzarda CI. Nel dubbio mi consigliano di prendere Acidif per acidificare le urine. Dato che iniziano i miei segni di squilibrio, mi fido e lo prendo.
Intanto mi metto in lista per una cistoscopia ed eseguo un citologico urinario. Attendo i risultati e cosa emerge? Assenza di cellule neoplastiche ma presenza di miceti. Ok, qualcuno ce l'ha con me. Rifaccio un esame completo delle urine e anche questa volta l'urocoltura risulta negativa.
Nel frattempo il mio cervello si mette in moto in maniera morbosa. Esamino e riesamino tutte le possibili cause di quello che mi sta accadendo e l'unico denominatore comune che accomuna le ultime due cistiti (e forse anche le altre) è un rapporto nelle 48 ore precedenti. Ecco. Allora nel dubbio niente sesso. Da qui il mio rapporto con il mio compagno non può che incrinarsi. Nessuno sa dirmi nulla. Io continuo ad avere i miei soliti fastidi e non so perchè. E soprattutto non ho ancora scoperto qual'è il germe responsabile.
Intanto sono sempre più affranta. I sintomi continuano. E nonostante l'astinenza mi viene una vaginite funginea. La curo. Faccio la cistoscopia e l'unica cosa che emerge è un forte quadro infiammatorio. Non so cosa fare, cosa prendere e soprattutto l'idea di non venirne fuori mi sovrasta.
Poi, su consiglio di un chirurgo, mi faccio vedere da un omeopata. E qui inizio a tirare le somme del problema. Tutto è iniziato durante un forte periodo di stress, le mie difese immunitarie si sono indebolite e il mio corpo ha “somatizzato” a livello vescicale. Inoltre, i miei numerosi episodi di candida evidenziano anche un quadro di alterazione dell'equilibrio intestinale. A questo punto non posso far altro che seguire le indicazioni che mi vengono date: dieta ferrea depurativa per ripristinare la flora intestinale ed eliminare le impurità, noni per aiutare il sistema immunitario, integratori vitaminici e succo di mirtillo.
Ora, so che a molte di voi, se non a tutte, saranno venuti i capelli dritti e la pelle d'oca ma è così! Prima che facessi questa consulenza omeopatica ho letto molte cose su questo forum e anche io ero rimasta particolarmente colpita dalle potenzialità di D-Mannosio. Poi però, quando per l'ennesima volta ho sentito parlare di succo di mirtillo, ho iniziato a farmi delle domande e a documentarmi. Se se ne parla così tanto un motivo ci sarà...e molti dei “miti” che aleggiavano in me sono svaniti!
Al contrario di quanto credessi, il mirtillo non agisce come acidificante urinario...o meglio, se lo fa non è di sicuro la sua caratteristica principale. La sua funzione principe è quella di inibire l'adesione dei batteri all'urotelio. E di questo ne sono convinta.
Dopo un mese di trattamento ho effettuato un esame urine e un'urocoltura di controllo. Nonostante ingurgitassi mirtillo sotto ogni forma, il mio ph urinario era salito a 7 e anche questa volta l'urocoltura era negativa. E così ho deciso di continuare.
So che la maggior parte di voi non saranno d'accordo e sicuramente mi considereranno pazza...ma voglio spiegarvi perchè ho preso questa decisione.
A settembre ho passato un periodo veramente buio...dopo un'intera estate passata a stare male non ne vedevo la via d'uscita. Il mio corpo era visivamente provato da farmaci presi a caso e a volte senza motivazione. Ho iniziato ad avere attacchi di panico che sto cercando di affrontare sotto altri punti di vista. Il mio lavoro si basa sul seguire quotidianamente evidenze scientifiche, linee guida, protocolli...e l'idea che nessuno sapesse dare una mano a me, con un problema che sotto molti punti di vista può risultare “banale” mi sfiancava. E così mi sono fidata e mi sono fatta guidare da una persona, sicuramente una delle poche, che in questi mesi mi ha dato fiducia. Mi ha fatto credere nel fatto che da questa cosa si può uscire...ci vorrà del tempo ma si può migliorare e guarire.
Quante di voi sono incappate in superficialità e false speranze?! A quante di voi è mancato un supporto morale e un incoraggiamento durante le mille visite e le mille consulenze? Beh io ho avuto la fortuna di trovare qualcuno con mi dicesse con convinzione ciò che dovevo fare e mi ha dato la forza di affrontare il problema.
Non sono qui per smitizzare niente e nessuno!!!!!! Se ho scritto questo post è solo per voler condividere la mia esperienza con voi e per sottolineare il fatto che per guarire è importante credere in ciò che si fa...sia che si stia prendendo il mannosio, sia che non lo si stia prendendo!
Se tutto ciò non mi porterà a risolvere i miei problemi di cistite quantomeno mi avrà aiutata a migliorare altre cose...ho perso almeno 5 chili in 2 mesi in modo sano, ho rafforzato il mio sistema immunitario (io che mi facevo almeno 2 raffreddori anche in estate) e ho ricominciato ad avere rapporti con il mio fidanzato che mi è stato vicino nei tre mesi di astinenza durante i quali non ne volevo sapere per nessuna ragione! E questo sicuramente mi aiuta a stare meglio con me stessa.
Da questo forum ho imparato tanto. Ho acquistato D-Mannosio crema direttamente dalla ditta e ne sono molto soddisfatta. Ho modificato la mia igiene intima come indicato e mi sono convertita agli assorbenti in cotone. Ho deciso di smettere la pillola sia perchè era arrivato il momento di fare una pausa, sia perchè anche lei, a modo suo, può predisporre a recidive per i motivi che sappiamo.
Ripeto, questo post è solo per condividere la mia esperienza e per dirvi che prima di qualsiasi cosa è importante credere in ciò che si stà facendo. Queste mille righe vogliono solo infondere un po' di coraggio a chi ancora non ne vede la fine...
Anche io tutt'ora convivo con i fastidi post fase acuta e soprattutto continuo ad avere un bruciore uretrale costante a dir poco estenuante.
So di essere lontana dall'uscita del tunnel ma grazie anche a ciò che ho letto in questo forum, mi è stata data la possibilità di iniziare a vedere degli sprazzi di luce!!!
Buon Anno Nuovo...
Non ne avevo mai sofferto prima. Fino allo scorso anno le uniche cose ricorrenti che avevo avuto erano state delle candide e delle faringiti.
Una mattina di agosto del 2009 mi sono svegliata con i soliti segni/sintomi che tutti oramai conosciamo. Visto che lavoro in ospedale e come si suol dire, il calzolaio va in giro con le scarpe rotte, non ci ho fatto caso più di tanto, anche perchè alternavo giornate con fastidi a giornate in cui non sentivo nulla e quindi mi sono limitata ad assumere del mirtillo in compresse.
Ma dentro di me il mostro cresceva in silenzio. E infatti qualche settimana dopo mi sono svegliata e...la cistite ha preso il sopravvento e si è portata dietro la sua amichetta candida. Una scatola di Ciproxin e un antimicotico mi hanno risolto il problema.
Novembre. Ho una settimana di ferie e non posso che iniziarla con una recidiva. All'epoca prendo ancora le cose a cuor leggero. Prendo una dose di Monuril e tutto finisce lì.
Le mie giornate riprendono come al solito fino in primavera, quando le urine si fanno più torbide. Che non stia covando un nuovo attacco? No. Questa volta no. Mi basta un po' più di acqua per arrivare a ristabilizzare la situazione.
Ma mi illudo, perchè a giugno, mentre sono a lavoro, dal nulla, senza preavviso, ecco che ritorna. Ma questa volta emorragica. Mi spavento, sento il mio medico, un urologo e non so più chi, che mi propongono nuovamente una cura antibiotica pur non riuscendo a fare un'urocoltura prima della terapia. Penso che tutto ciò sia passato. Due settimane dopo faccio un esame urine e un'urocoltura. Tutto negativo. Intanto, giusto per scrupolo e perchè era un po' che non mi facevo vedere, faccio una visita ginecologica. Sia il pap test che il tampone non riscontrano nulla di strano!
Nel frattempo, non abbastanza soddisfatta, mi faccio venire un'otite e un'enterite...così, per passare il tempo. E' agosto. Di nuovo mentre sono a lavoro un nuovo attacco. Ma questa volta definirla emorragica è un eufemismo. Porto in seduta stante il campione di urine in laboratorio e con stupore non posso che prendere atto del fatto che anche questa volta il risultato è negativo. Intanto ho finito la scatola di Augmentin che mi han dato per profilassi/terapia. Faccio un eco addome completo. Una visita urologica e una nefrologica. Nessuno mi sa dire quale potrebbe essere la causa, se non il tecnico ecografista che azzarda CI. Nel dubbio mi consigliano di prendere Acidif per acidificare le urine. Dato che iniziano i miei segni di squilibrio, mi fido e lo prendo.
Intanto mi metto in lista per una cistoscopia ed eseguo un citologico urinario. Attendo i risultati e cosa emerge? Assenza di cellule neoplastiche ma presenza di miceti. Ok, qualcuno ce l'ha con me. Rifaccio un esame completo delle urine e anche questa volta l'urocoltura risulta negativa.
Nel frattempo il mio cervello si mette in moto in maniera morbosa. Esamino e riesamino tutte le possibili cause di quello che mi sta accadendo e l'unico denominatore comune che accomuna le ultime due cistiti (e forse anche le altre) è un rapporto nelle 48 ore precedenti. Ecco. Allora nel dubbio niente sesso. Da qui il mio rapporto con il mio compagno non può che incrinarsi. Nessuno sa dirmi nulla. Io continuo ad avere i miei soliti fastidi e non so perchè. E soprattutto non ho ancora scoperto qual'è il germe responsabile.
Intanto sono sempre più affranta. I sintomi continuano. E nonostante l'astinenza mi viene una vaginite funginea. La curo. Faccio la cistoscopia e l'unica cosa che emerge è un forte quadro infiammatorio. Non so cosa fare, cosa prendere e soprattutto l'idea di non venirne fuori mi sovrasta.
Poi, su consiglio di un chirurgo, mi faccio vedere da un omeopata. E qui inizio a tirare le somme del problema. Tutto è iniziato durante un forte periodo di stress, le mie difese immunitarie si sono indebolite e il mio corpo ha “somatizzato” a livello vescicale. Inoltre, i miei numerosi episodi di candida evidenziano anche un quadro di alterazione dell'equilibrio intestinale. A questo punto non posso far altro che seguire le indicazioni che mi vengono date: dieta ferrea depurativa per ripristinare la flora intestinale ed eliminare le impurità, noni per aiutare il sistema immunitario, integratori vitaminici e succo di mirtillo.
Ora, so che a molte di voi, se non a tutte, saranno venuti i capelli dritti e la pelle d'oca ma è così! Prima che facessi questa consulenza omeopatica ho letto molte cose su questo forum e anche io ero rimasta particolarmente colpita dalle potenzialità di D-Mannosio. Poi però, quando per l'ennesima volta ho sentito parlare di succo di mirtillo, ho iniziato a farmi delle domande e a documentarmi. Se se ne parla così tanto un motivo ci sarà...e molti dei “miti” che aleggiavano in me sono svaniti!
Al contrario di quanto credessi, il mirtillo non agisce come acidificante urinario...o meglio, se lo fa non è di sicuro la sua caratteristica principale. La sua funzione principe è quella di inibire l'adesione dei batteri all'urotelio. E di questo ne sono convinta.
Dopo un mese di trattamento ho effettuato un esame urine e un'urocoltura di controllo. Nonostante ingurgitassi mirtillo sotto ogni forma, il mio ph urinario era salito a 7 e anche questa volta l'urocoltura era negativa. E così ho deciso di continuare.
So che la maggior parte di voi non saranno d'accordo e sicuramente mi considereranno pazza...ma voglio spiegarvi perchè ho preso questa decisione.
A settembre ho passato un periodo veramente buio...dopo un'intera estate passata a stare male non ne vedevo la via d'uscita. Il mio corpo era visivamente provato da farmaci presi a caso e a volte senza motivazione. Ho iniziato ad avere attacchi di panico che sto cercando di affrontare sotto altri punti di vista. Il mio lavoro si basa sul seguire quotidianamente evidenze scientifiche, linee guida, protocolli...e l'idea che nessuno sapesse dare una mano a me, con un problema che sotto molti punti di vista può risultare “banale” mi sfiancava. E così mi sono fidata e mi sono fatta guidare da una persona, sicuramente una delle poche, che in questi mesi mi ha dato fiducia. Mi ha fatto credere nel fatto che da questa cosa si può uscire...ci vorrà del tempo ma si può migliorare e guarire.
Quante di voi sono incappate in superficialità e false speranze?! A quante di voi è mancato un supporto morale e un incoraggiamento durante le mille visite e le mille consulenze? Beh io ho avuto la fortuna di trovare qualcuno con mi dicesse con convinzione ciò che dovevo fare e mi ha dato la forza di affrontare il problema.
Non sono qui per smitizzare niente e nessuno!!!!!! Se ho scritto questo post è solo per voler condividere la mia esperienza con voi e per sottolineare il fatto che per guarire è importante credere in ciò che si fa...sia che si stia prendendo il mannosio, sia che non lo si stia prendendo!
Se tutto ciò non mi porterà a risolvere i miei problemi di cistite quantomeno mi avrà aiutata a migliorare altre cose...ho perso almeno 5 chili in 2 mesi in modo sano, ho rafforzato il mio sistema immunitario (io che mi facevo almeno 2 raffreddori anche in estate) e ho ricominciato ad avere rapporti con il mio fidanzato che mi è stato vicino nei tre mesi di astinenza durante i quali non ne volevo sapere per nessuna ragione! E questo sicuramente mi aiuta a stare meglio con me stessa.
Da questo forum ho imparato tanto. Ho acquistato D-Mannosio crema direttamente dalla ditta e ne sono molto soddisfatta. Ho modificato la mia igiene intima come indicato e mi sono convertita agli assorbenti in cotone. Ho deciso di smettere la pillola sia perchè era arrivato il momento di fare una pausa, sia perchè anche lei, a modo suo, può predisporre a recidive per i motivi che sappiamo.
Ripeto, questo post è solo per condividere la mia esperienza e per dirvi che prima di qualsiasi cosa è importante credere in ciò che si stà facendo. Queste mille righe vogliono solo infondere un po' di coraggio a chi ancora non ne vede la fine...
Anche io tutt'ora convivo con i fastidi post fase acuta e soprattutto continuo ad avere un bruciore uretrale costante a dir poco estenuante.
So di essere lontana dall'uscita del tunnel ma grazie anche a ciò che ho letto in questo forum, mi è stata data la possibilità di iniziare a vedere degli sprazzi di luce!!!
Buon Anno Nuovo...