La mia storia...
Inviato: gio ago 05, 2010 10:31 am
Ciao a tutte. Mi chiamo Luciana e ho 41 anni. Da alcuni giorni, mi sono iscritta al forum e oggi ho trovato il coraggio di scrivere la mia storia, spinta da un motivo fondamentale: è arrivato l' D-Mannosio!
Innanzitutto premetto che non soffro solo di cistite, ma di tutta una serie di acciacchi che probabilmente, alla lunga, hanno portato alla cistite stessa.
Mi permetto di raccontarli a tutte voi, perchè da quanto ho letto nel forum, penso davvero che la vostra conoscenza della sofferenza, vi permetta di comprendermi più di qualsiasi altra persona e perchè ho davvero bisogno dei vostri preziosi consigli.
I miei problemi sono iniziati circa sei anni fa con una " nevralgia" craniofacciale della quale soffro tutt'ora molto spesso e che, nonostante il calvario di dottori e cure non sono riuscita ancora a risolvere.
Probabilmente, lo stress e i medicinali, spesso inutili, che mi hanno prescritto per la nevralgia mi hanno provocato prima problemi allo stomaco e all'intestino, e dulcis in fundo questa cistite che ormai non mi abbandona da mesi.
Il primo episodio lo ebbi circa cinque anni fa. Mi scoppiò improvvisamente una sera, un paio di settimane dopo aver contratto una candidosi da antibiotici.
In quella occasione mi recai dal mio medico che mi prescrisse un antibiotico da prendere per due giorni e che ebbe lo stesso effetto dell'acqua fresca. Dopo due settimane di dolore intenso, non solo alla vescica ma anche al rene sinistro, una mattina mi svegliai con una colica renale. Appena mi ripresi, feci una ecografia, (nonostante il mio medico mi dicesse che non ci fosse bisogno!), e da lì venne fuori che il rene sinistro presentava la classica renella.
Premetto che in quel periodo non avevo un partner, e non ebbi per molto tempo più nessun episodio nè di coliche nè di cistite . Senonchè due anni fa ho conosciuto il mio compagno. E naturalmente ho ripreso con lui l'attività sessuale. Un mese dopo il primo rapporto mi venne una cistite "abbastanza sopportabile" che andò via con una sola dose di monuril.
Da quell'episodio però, iniziai a non stare più tanto bene ad avere dei fastidi che attribuivo a problemi di tipo vaginale, che la ginecologa giudicò essere leggeri e che, senza farmi nessun tampone ne visita più approfondita, liquidò prescrivendomi la pomata travocort.
Non giudicatemi superficiale amiche, ma io in quel periodo soffrivo talmente tanto per lo stomaco che tutto il resto mi sembrava un corollario quasi banale. Nel frattempo continuavano i fastidi e doloretti soprattutto all'altezza del rene sinistro .
Fino ad arrivare a gennaio di quest'anno quando dopo aver contratto l'influenza con 39 di febbre per cinque giorni e due settimane di tracheite (ho un bel sistema immunitario vero?) e parecchi antibiotici, ho avuto un periodo di mal di stomaco pesante e nonostante i medicinali che assumo tutti i giorni e un attacco di emorroidi pauroso. E nel frattempo, di nuovo cistite, curata anche questa volta con il monuril.
Nel frattempo ho fatto diverse visite: ecografie addome, visita proctologica, colonscopia ecc... e perciò ho continuato a considerare la cistite l'ultimo dei miei mali.
Per tutti questi mesi ho sofferto di dolore rettale quasi continuo e di una cistite latente che ho cercato di arginare con il mirtillo rosso sotto varie forme, dosi, pastiglie ecc.
Il penultimo episodio a giugno mi ha portato a prendere il monuril con un effetto stavolta molto blando. L'urinocultura che ho fatto dopo alcuni giorni è risultata negativa.
I fastidi però nel frattempo sono continuati, inutile dire che i rapporti non giovano, finchè il 14 luglio mi sono svegliata e mi sono accorta che la situazione era peggiorata. Ho sentito una puzza nelle urine che non avevo mai sentito prima, una strana sensazione non più solo di fastidio e leggero bruciore ma di difficoltà ad espellere l'urina come se la vescica fosse addormentata. Due giorni dopo stavo decisamente molto male. Ma ero decisa a non prendere nulla prima di fare l'urinocultura che ho fatto il diciassette mattina. Non vi dico che fine settimana nell'attesa che mi consegnassero i risultati soprattutto quando ho iniziato a vedere sangue nelle urine. Lunedì 19 sono stata malissimo e accompagnata dal mio amorevole compagno mi sono recata in guardia medica, la quale mi ha consigliato di iniziare con il ciproxin. Giovedì ventidue luglio ho ritirato l'esito dell'urinocultura : 1.000.000 ufc/ml escherichia coli e sono stata visita da un urologo dell'ospedale ( grazie ad una impegnativa di consulto urologico d'urgenza che sono riuscita a farmi prescrivere dal mio medico seguendo i consigli che mi avevano dato in pronto soccorso).
L'urologo non è stato particolarmente gentile e la visita è stata ovviamente molto frettolosa dato che mi ero "permessa" di farmi fare un consulto d'urgenza per una semplice infezione. Alla fine però dopo una ecografia durata credo sei secondi, il medico mi ha detto che si trattata quasi certamente di una cistopielite, dato il forte malessere, il dolore al rene e il freddo intenso che provavo (considerate che vivo in Sardegna e la temperatura esterna era almeno di quaranta gradi) e mi ha prescritto: dieci giorni di ciproxin 250 due volte al giorno, bere molto, acidif (su mia richiesta) e urino cultura dopo venti giorni.
Inutile dirvi che l'antibiotico ha migliorato la situazione, non ho i dolori fortissimi e nemmeno più sangue nelle urine, ma i fastidi non sono passati del tutto. Continuo a urinare molto con fastidio e difficoltà e a sei giorni dalla fine dell'antibiotico ho l'impressione che la cistite stia tornando.
Lunedì sono stata male, praticamente tutta la notte sul water. Perciò ho ordinato immediatamente il mannosio, che è arrivato ieri pomeriggio.
Mentre vi scrivo,sono angosciata e triste ma speranzosa. Il medico mi ha prescritto altri dieci giorni di antibiotico (!) ma io non l'ho preso, ieri sera ho preso invece la prima dose di D-Mannosio, e stamattina ho preso la seconda.
Seguirò i consigli letti nel forum e prenderò tre dosi al giorno per questa settimana e poi vedrò cosa fare...
Spero che qualcuno abbia avuto la pazienza di leggere il mio lungo post (di cui mi scuso) e di darmi un consiglio. Vi ringrazio e abbraccio tutte, Luciana.
Innanzitutto premetto che non soffro solo di cistite, ma di tutta una serie di acciacchi che probabilmente, alla lunga, hanno portato alla cistite stessa.
Mi permetto di raccontarli a tutte voi, perchè da quanto ho letto nel forum, penso davvero che la vostra conoscenza della sofferenza, vi permetta di comprendermi più di qualsiasi altra persona e perchè ho davvero bisogno dei vostri preziosi consigli.
I miei problemi sono iniziati circa sei anni fa con una " nevralgia" craniofacciale della quale soffro tutt'ora molto spesso e che, nonostante il calvario di dottori e cure non sono riuscita ancora a risolvere.
Probabilmente, lo stress e i medicinali, spesso inutili, che mi hanno prescritto per la nevralgia mi hanno provocato prima problemi allo stomaco e all'intestino, e dulcis in fundo questa cistite che ormai non mi abbandona da mesi.
Il primo episodio lo ebbi circa cinque anni fa. Mi scoppiò improvvisamente una sera, un paio di settimane dopo aver contratto una candidosi da antibiotici.
In quella occasione mi recai dal mio medico che mi prescrisse un antibiotico da prendere per due giorni e che ebbe lo stesso effetto dell'acqua fresca. Dopo due settimane di dolore intenso, non solo alla vescica ma anche al rene sinistro, una mattina mi svegliai con una colica renale. Appena mi ripresi, feci una ecografia, (nonostante il mio medico mi dicesse che non ci fosse bisogno!), e da lì venne fuori che il rene sinistro presentava la classica renella.
Premetto che in quel periodo non avevo un partner, e non ebbi per molto tempo più nessun episodio nè di coliche nè di cistite . Senonchè due anni fa ho conosciuto il mio compagno. E naturalmente ho ripreso con lui l'attività sessuale. Un mese dopo il primo rapporto mi venne una cistite "abbastanza sopportabile" che andò via con una sola dose di monuril.
Da quell'episodio però, iniziai a non stare più tanto bene ad avere dei fastidi che attribuivo a problemi di tipo vaginale, che la ginecologa giudicò essere leggeri e che, senza farmi nessun tampone ne visita più approfondita, liquidò prescrivendomi la pomata travocort.
Non giudicatemi superficiale amiche, ma io in quel periodo soffrivo talmente tanto per lo stomaco che tutto il resto mi sembrava un corollario quasi banale. Nel frattempo continuavano i fastidi e doloretti soprattutto all'altezza del rene sinistro .
Fino ad arrivare a gennaio di quest'anno quando dopo aver contratto l'influenza con 39 di febbre per cinque giorni e due settimane di tracheite (ho un bel sistema immunitario vero?) e parecchi antibiotici, ho avuto un periodo di mal di stomaco pesante e nonostante i medicinali che assumo tutti i giorni e un attacco di emorroidi pauroso. E nel frattempo, di nuovo cistite, curata anche questa volta con il monuril.
Nel frattempo ho fatto diverse visite: ecografie addome, visita proctologica, colonscopia ecc... e perciò ho continuato a considerare la cistite l'ultimo dei miei mali.
Per tutti questi mesi ho sofferto di dolore rettale quasi continuo e di una cistite latente che ho cercato di arginare con il mirtillo rosso sotto varie forme, dosi, pastiglie ecc.
Il penultimo episodio a giugno mi ha portato a prendere il monuril con un effetto stavolta molto blando. L'urinocultura che ho fatto dopo alcuni giorni è risultata negativa.
I fastidi però nel frattempo sono continuati, inutile dire che i rapporti non giovano, finchè il 14 luglio mi sono svegliata e mi sono accorta che la situazione era peggiorata. Ho sentito una puzza nelle urine che non avevo mai sentito prima, una strana sensazione non più solo di fastidio e leggero bruciore ma di difficoltà ad espellere l'urina come se la vescica fosse addormentata. Due giorni dopo stavo decisamente molto male. Ma ero decisa a non prendere nulla prima di fare l'urinocultura che ho fatto il diciassette mattina. Non vi dico che fine settimana nell'attesa che mi consegnassero i risultati soprattutto quando ho iniziato a vedere sangue nelle urine. Lunedì 19 sono stata malissimo e accompagnata dal mio amorevole compagno mi sono recata in guardia medica, la quale mi ha consigliato di iniziare con il ciproxin. Giovedì ventidue luglio ho ritirato l'esito dell'urinocultura : 1.000.000 ufc/ml escherichia coli e sono stata visita da un urologo dell'ospedale ( grazie ad una impegnativa di consulto urologico d'urgenza che sono riuscita a farmi prescrivere dal mio medico seguendo i consigli che mi avevano dato in pronto soccorso).
L'urologo non è stato particolarmente gentile e la visita è stata ovviamente molto frettolosa dato che mi ero "permessa" di farmi fare un consulto d'urgenza per una semplice infezione. Alla fine però dopo una ecografia durata credo sei secondi, il medico mi ha detto che si trattata quasi certamente di una cistopielite, dato il forte malessere, il dolore al rene e il freddo intenso che provavo (considerate che vivo in Sardegna e la temperatura esterna era almeno di quaranta gradi) e mi ha prescritto: dieci giorni di ciproxin 250 due volte al giorno, bere molto, acidif (su mia richiesta) e urino cultura dopo venti giorni.
Inutile dirvi che l'antibiotico ha migliorato la situazione, non ho i dolori fortissimi e nemmeno più sangue nelle urine, ma i fastidi non sono passati del tutto. Continuo a urinare molto con fastidio e difficoltà e a sei giorni dalla fine dell'antibiotico ho l'impressione che la cistite stia tornando.
Lunedì sono stata male, praticamente tutta la notte sul water. Perciò ho ordinato immediatamente il mannosio, che è arrivato ieri pomeriggio.
Mentre vi scrivo,sono angosciata e triste ma speranzosa. Il medico mi ha prescritto altri dieci giorni di antibiotico (!) ma io non l'ho preso, ieri sera ho preso invece la prima dose di D-Mannosio, e stamattina ho preso la seconda.
Seguirò i consigli letti nel forum e prenderò tre dosi al giorno per questa settimana e poi vedrò cosa fare...
Spero che qualcuno abbia avuto la pazienza di leggere il mio lungo post (di cui mi scuso) e di darmi un consiglio. Vi ringrazio e abbraccio tutte, Luciana.