Per cominciare un saluto a tutte, un ringraziamento a chi ha contribuito con le proprie testimonianze ad arricchire questo forum e ovviamente i miei complimenti a Rosanna per lo stupendo lavoro compiuto in questi anni per chi purtroppo soffre di questa piaga!!
Mi chiamo Luisa (il nick è un nome cui sono molto affezionata
), ho vent'anni e anche io soffro di cistite.
Premetto che non ho mai avuto il dono della sintesi
, ma se volete, vi racconto la mia storia: non ricordo con esattezza quando sia iniziata perché, non conoscendo questa malattia, la possibilità di recidive e le cause che la generassero, non ho prestato attenzione ai primi episodi e ai fattori che li collegavano.
Ricordo che quando ero molto piccola ho sofferto di bruciori intimi causati dai normali detergenti e sono stata spesso costretta ad usare prodotti in polvere a base d'avena per lenire questi fastidi.
I primi episodi di cistite vera e propria risalgono almeno a cinque anni fa (periodo in cui sono iniziati anche i rapporti sessuali), anche se forse avevo già avuto qualche precedente fastidio l'anno prima.
Nel 2002 trasloco da Genova a Chiavari. Nel Maggio del 2004 inizio a frequentare quello che è il mio attuale ragazzo e nell'Agosto 2005 vado da una ginecologa per irregolarità del ciclo: mi prescrive Miranova sia per regolarizzare il ciclo che come anticoncezionale in vista di futuri rapporti; nel Novembre 2005 inizio ad avere rapporti sessuali, ma il mio ragazzo durante il primo mese mi chiede di usare anche il preservativo (traumatizzato dalla sua ultima esperienza
) che dobbiamo definitivamente abbandonare perché mi causa notevoli fastidi e bruciori da attrito durante e dopo il rapporto. Con i primi rapporti iniziano anche frequenti episodi di cistite sempre curati con neo-Furadantin su consiglio del mio medico curante.
Su mia richiesta la dottoressa si decide a prescrivermi un'urinocoltura, ma vuole che faccia il prelievo di urina durante un attacco di cistite (cosa per me impossibile visto che durante quegli episodi non riuscivo a urinare normalmente).
In seguito ad altri problemi con questa dottoressa e all'ennesimo trasloco, cambiamo medico curante
. La nuova dottoressa mi prescrive un'ecografia per controllare ovaie, vescica e reni: ovaie e reni a posto, vescica non controllabile perché semivuota.
Dopo aver bevuto come richiestomi per quest'esame e la sensazione di esplodere da un momento all'altro la vescica era semivuota!!! Col senno di poi mi rendo conto del perché...
Finito il liceo mi iscrivo all'università in provincia di Treviso (io sono del levante Ligure) e cerco almeno due volte al mese di tornare a casa. La situazione è stressante, la mia famiglia, i miei amici e il mio ragazzo sono distanti, devo cambiare casa, città, abitudini. Io e il mio ragazzo decidiamo di sospendere la pillola nei periodi in cui sono in Veneto a frequentare e di riprenderla durante l'estate quando sono a casa; riprendiamo con i preservativi. La cistite continua a perseguitarmi nonostante a questo punto i rapporti siano parecchio ridotti e, anche se concentrati nei fine settimana in cui sono a casa, non sembrano influenzare la patologia (anche se i preservativi continuano ad infastidirmi).
Ad Aprile del 2009, ormai sfiancata dalla bestia (che mi ha colpito anche durante un viaggio in treno di 7 ore per tornare verso Treviso) vado da un ginecologo che riscontra vescica ipersensibile, mi prescrive Uticran per desensibilizzarla e PRIMO FRA TUTTI I MEDICI FINORA CONSULTATI mi fa notare che non bevo a sufficienza (perché sentendo subito lo stimolo ad urinare, negli anni mi sono abituata a bere solo a pasto).
Iniziata la cura di Uticran e forzandomi pesantemente a bere ALMENO un litro al giorno, sto bene per molti mesi.
Tornata a casa per le vacanze di Natale il ginecologo mi prescrive un'urinocoltura di controllo ed esami del sangue propedeutici alla ripresa estiva della pillola (la mia prima ginecologa non mi ha mai fatto fare gli esami per la trombosi e simili). Sangue ok, ma non mi hanno fatto l'urinocoltura bensì solo la conta batterica (1016/microlitro). Continuo a stare bene
fino a quattro giorni fa
. Domenica alle 3 del mattino mi sveglio in prenda ai bruciori tanto noti, prendo due pastiglie di neo-Furadantin e passo il resto della nottata a fare la spola letto-bagno.
Moralmente a pezzi dopo la speranza di esserne uscita, vagando su internet mi imbatto in questo sito, scopro tante cose di cui non ero a conoscenza e ritrovo un po' di calma.
Lunedì sono andata dalla mia dottoressa per un consulto sul Mannosio e per farmi richiedere una visita al centro uro-ginecologico del Galliera di Genova, ma lei si è limitata a cambiarmi antibiotico (prescrivendomi Monuril) e a dirmi che prima di fare altre visite devo fare un'urinocoltura e un'ecografia alla vescica.
Ho finito ieri sera la cura di Monuril, ma sento la cistite in agguato (anche se potrebbe essere sfiducia dovuta all'attaccamento morboso nei confronti del neo-Furadantin) e se continuo a bere, come mi sforzo di fare, ogni 20 minuti sento la vescica stracolma (anche se ovviamente non è vero).
Ho il terrore di dover fare un'eco alla vescica: l'ultima volta non è servita a nulla ed è stata una tortura trattenere l'urina dopo il primo bicchiere sentendo già di non resistere oltre!!!
Come se non bastasse Domenica parto per Treviso (ho cinque esami dal 18 al 29 Gennaio) e dovrei fare l'urinocoltura Mercoledì (non so dove e come visto che sono a piedi e sarò discretamente presa dal ripasso e dagli esami!!!).
Scusate per lo sfogo lunghissimo, ma già questo mi ha fatto molto bene!!
Grazie dell'ascolto e degli eventuali pareri/consigli, davvero.