da Rosanna » dom set 23, 2012 11:00 pm
Io dico sempre che se siamo onnivori un motivo ci sarà e non mi troveranno mai concorde le diete drastiche o che eliminano in toto uno dei principali componenti dell'alimentazione appunto onnivora. Lo so, lo so che anche nella dieta vegana e vegetariana ci sono le proteine, ma non è la stessa cosa!
Io sto riabituandomi ad ascoltare il mio corpo anche dal punto di vista alimentare (cosa che forse non mi è stato permesso di fare neanche da bambina). I bambini hanno questa incredibile capacità di autogestione alimentare: sanno esattamente cosa e quanto gli serve. Chiaro che se a merenda metti davanti a un bambino un ovetto kinder e una mela, ti sceglierà di sicuro l'ovetto. Ma questo sta nel genitore e in ciò che gli propone. Se gli fai scegliere tra un frullato di mela e un pezzo di pane e prosciutto è sicuro che il bambino farà la sua sana scelta in base alle sue reali esigenze fisiche (proteine, sodio o zuccheri) e si abituerà a gusti sani, non contraffatti. I bimbi anemici d'istinto mangiano la terra perchè è l'unico "alimento" ricco di ferro a loro immediata disposizione. Si chiama istinto alimentare e lo perdiamo crescendo. Siamo noi che gli roviniamo questa capacità obbligandoli a pasti ad orari fissi (che abbiano o non abbiano fame, poi ovviamente il corpo si abitua a quegli orari, ma la fame gli viene come al cane di Pavolv l'acquolina in bocca, non perchè il corpo ha bisogno a quell'ora di mangiare). Li abituiamo a mangiare due volte a settimana carne, altre due legumi, altre due pesce, carboidrati tutti i giorni (a prescindere dalla loro reale esigenza di nutrienti, a prescindere dal fatto che in estate abbiano più bisogno di cose salate per ripristinare i sali persi col sudore). Gli offriamo alimenti di cui non hanno assolutamente bisogno e che gli fanno solo male, abituandoli a gusti artificiali e a a prodotti pessimi (cocacola, merendine, cewingum, te freddo in estate al posto dell'acqua, caramelle, ...) di cui non potranno più fare a meno. Un bambino non sa come sia la cocacola, lo saprà solo se i genitori gliela proporranno e insisteranno compiaciuti (perchè sfido a trovare un bambino che quando assaggia la prima volta una bevanda gasata non faccia una smorfia di disgusto, eppure l'adulto gliela ripropone più volte finchè pian pianino non si abitua e comincia a piacergli). Perchè un genitore gliela deve proporre visto che non è una cosa sana? Invece di approfittare del fatto che non gli piace, noi insistiamo per poi limitargli le quantità ai pasti quando ormai siamo riusciti a fargliela piacere! A Morgana non abbiamo mai proposto ne' cocacola, ne' cewingum. L'ha provata ad un compleanno e le ha fatto schifo. Le cicche non capisce perchè mai vengano masticate visto che non si mangiano, che stancano le mandibole e che dopo un minuto perdono sapore (a cariare i denti e ad arricchire i dentisti forse!).
Ecco, tutto ciò per dire che sto (faticosamente) cercando di ascoltare la mia fame cosa mi propone. Esattamente come quando ero incinta, periodo in cui l'istinto di sopravvivenza aumenta e così pure la sensibilità in tutti i campi, e avevo l'esatta percezione di ciò che il mio corpo aveva bisogno: carne! Avevo tantissima voglia di carne cruda e fredda (vietate!). Che fosse trita, carpaccio, prosciutto, l'importante era che fosse proprio rossa, cruda e fredda. Ero anemica. Mi han riempito di ferro che mi ha fatto venire gastrite e mi ha reso stitica (porto ancora le conseguenze: una bella emorroide, mai più guarita, da stipsi gravidica). Forse se avessi ascoltato il mio corpo non avrei avuto nulla di tutto ciò, ...neppure la toxoplasmosi, visto che è tutta carne controllata d'allevamento (non avrei azzannato cinghiali selvatici!).
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.