@Frens: non è facile trovare centri yoga, e lei è l'unica insegnante disponibile. L'alternativa sarebbe rinunciare del tutto (nel quartiere non c'è altro, e lavoro full-time; solo per rientrare a casa ci metto circa un'ora, e non ho la macchina...). Ho deciso di prendere quel che di buono c'è nella lezione (la respirazione, la meditazione, la ricerca dell'equilibrio, il rilassamento, la flessibilità), ponendo attenzione io stessa (e al limite chiedendo all'insegnante quando non è lei ad avvisarmi) a particolari esercizi di rafforzamento della muscolatura, in cui potrebbero essere coinvolte le parti per noi critiche. Da due lezioni (cioè da quando le ho fatto il "discorsetto"...) esonera me e altre due donne (incinte) dall'assumere alcune posture. Spero di non aver fatto la scelta sbagliata...
A dirla tutta, dato che non si riusciva a capire il tipo di disciplina effettuata, e dato che ritenevo un mio diritto sapere cosa stavo facendo, ho scritto una mail (utilizzando uno pseudonimo) al centro chiedendo chiarimenti.
Risposta:
"La scelta della nostra insegnante....., la quale si è formata con la scuola dello Swasthya Yoga, è stata quella di insegnare uno "yoga senza aggettivi":solo Yoga.
Per quanto questa dicitura possa apparire imprecisa, si tratta in effetti di una scelta.
In contrasto con la sempre maggiore diffusione di diversi stili di Yoga, che non sempre affondano in India e/o in Oriente le loro radici, la scelta di ..., appoggiata da noi che stimiamo la sua persona e il suo lavoro, nonché la sua personalità, è stata quella di proporre un corso di YOGA che affronti nel suo insieme anche diversi aspetti di questa antica filosofia e della sua pratica, con un approccio che vada comunque incontro alla nostra cultura occidentale."
@Greta: ecco il mio diario, Pesce ha detto che la norma sarebbe 6-7 volte al giorno, ma non ha specificato se in relazione ai liquidi ingeriamo o meno (in realtà lui neanche mi aveva chiesto d'inserirli, è stata una mia iniziativa).
Giorno 1:
06:45
11:20
13:00
14:30
17:15
19:45
20:50
22:40
Quantità di liquidi assunti
mezza tazza di latte e caffè, due tazzine di caffe, un cappuccino, 1 bottiglietta (da 1,5 l) e mezza di acqua, mezza tazza di camomilla
Giorno 2:
06:45
10:20
12:30
15:15
17:00
18:10
21:00
Quantità di liquidi assunti:
2 cappuccini, 1 caffè, 3/4 l acqua
Giorno 3:
7:00
8:45 (pochissima)
11:00
12:45
16:00
17:50
21:00
23:00
Quantità di liquidi assunti:
1 cappuccino, 2 caffè, quasi 1l di acqua
@Ros: mi tranquillizzi grazie, ma io comunque l'impressione di andare un po' troppo spesso al bagno ce l'ho, almeno nelle fasi in cui sto particolarmente male. Il punto è che sento lo stimolo (non sempre, solo nei periodi in cui sto peggio appunto) anche se c'è poca urina in vescica; credo siano proprio i muscoli contratti che vanno a premere contro l'uretra e la vescica a darmi quella sensazione.
Pesce mi ha detto che ripeteremo il diario minzionale più avanti.
Ieri c'è stata la terza seduta. I muscoli più grandi, elevatore dell'ano e coccigeo suppongo, stanno rispondendo molto bene (in effetti sono meno dolorabili durante la terapia), però abbiamo localizzato nuovamente la zona più dolorante, quella che Barbara mi toccò la prima volta. Stavolta Pesce ci ha lavorato: lacrime che scendevano... avevo pure il mascara e sono rimasta un panda per tutta la giornata
Sdrammatizzo, cosciente del fatto che ci sono donne che sopportano sofferenze ben peggiori legate a questa patologia (e concomitanti). Anche se sinceramente non è che per me questi due anni siano stati una passeggiata... Gli ho chiesto come si chiamasse quella fascia muscolare.
Non ha saputo dirmi il nome, ma mi ha spiegato che si tratta di una serie di muscoli sottili, piccoli, che si sono "attaccati" all'osso (dobbiamo "staccarli", ha detto) e che spingono sull'uretra dandomi quel dolore/fastidio che accuso più spesso.
Proseguo con Etinerv e Rivotril (16 gg) e gli esercizi di contrazione/rilassamento. Ho un po' abbandonato i bagni e la borsa dell'acqua calda, complici le temperature che si erano alzate ultimamente: ma mi ha detto di proseguire, magari abbassando un poco la temperatura dell'acqua dei bagni, poiché è un aspetto molto importante della terapia. E io eseguo!
Un caro abbraccio.
Elisabetta
P.s. oggi sto meglio, ma ieri tornando a casa camminavo piano, ero proprio a pezzi... una volta a casa subito a letto con borsa dell'acqua calda fino a sera