hai un'alimentazione troppo acida! Per la caffeina, se ti leggi quel documento, capirai perché ne sei così dipendente!!!!
guarda, te lo posto direttamente! dal mio che faccio prima, ma cmq avevo già messo il link nella cartella Noni
Quando la xeronina è stata caricata con questi ‘rifiuti molecolari’, ne nasce la ben nota combinazione detta ‘alcaloide’.
Gli alcaloidi furono i primi composti biochimici a essere isolati dal mondo scientifico. Attualmente si conoscono oltre 10.000 alcaloidi. Alcuni di questi contengono nicotina, cocaina, eroina, o morfina. Fino a oggi la scienza non è in grado di spiegarci perché le piante contengono gli alcaloidi e qual è la loro funzione nella pianta. Avendo compreso la natura della xeronina, vediamo che in realtà questi alcaloidi non sono altro che forme alterate della xeronina e che la loro funzione è quella di stabilizzare la stessa xeronina per conservarla al fine dell’assimilazione dell’azoto.
Tutto ciò è molto bello per la pianta di per sé che produce questi alcaloidi, ma la cosa cambia nel momento in cui noi li ingeriamo. Assolutamente innocui e non attivi all’interno della pianta, gli alcaloidi, essendo dei corpi estranei al nostro organismo ma simili nella loro struttura alla xeronina, le proteine li riconoscono come se fossero la xeronina e quindi si fanno attivare. Se per esempio si fuma una sigaretta, arriva una grande quantità di nicotina nel corpo. Sebbene la nicotina nella pianta di tabacco non fosse attiva, essa è sufficientemente simile alla struttura della xeronina per cui inganna le proteine del corpo. Esse accettano la nicotina come se fosse xeronina (e quindi la accettano al posto della xeronina) di cui in realtà lo stesso corpo avrebbe bisogno. Appena la nicotina ha occupato il posto della xeronina all’interno della proteina, essa attiva la proteina esattamente come avrebbe fatto la xeronina, solo in modo meno efficace. Avendo la stessa struttura di base, la nicotina continua ad averne le stesse proprietà, e cioè il potere di attivare la proteina, ma lo fa meno bene a causa dei ‘rifiuti molecolari’ che si porta dietro e che dovrebbero impedire esattamente questo processo.
Ora, continuando a fumare e a intromettere nicotina nel proprio corpo, il corpo si adeguerà alla nicotina e cambierà leggermente la forma delle sue proteine affinché si associno meglio con la nicotina che non con la xeronina. Questa è la base molecolare della dipendenza. La richiesta del fumo aumenta, perché molte proteine hanno letteralmente bisogno delle molecole di nicotina per svolgere le proprie funzioni nel corpo, così come un tempo la stessa proteina aveva bisogno della xeronina. Più si fuma, più proteine vengono trasformate da proteina-xeronina in proteina-nicotina, e – ovviamente – più difficile diventa smettere di fumare. Quando si decide di smettere, ciò risulta difficoltoso e doloroso perché molte proteine – ora che manca la nicotina – non sono più in grado di funzionare bene. Questo è il motivo per i sintomi di astinenza.
Lo stesso processo vale per tutti gli alcaloidi estranei al nostro corpo che noi assumiamo, compresi la caffeina, la cocaina, l’eroina, la morfina, ecc. Quando assumiamo questi alcaloidi - di fatto sostanze estranee al nostro corpo - le nostre proteine si adeguano e la nostra richiesta naturale di xeronina si trasforma in un fabbisogno innaturale di questi alcaloidi.
Il motivo per cui siamo ‘brilli’ dopo aver ingerito questi alcaloidi è molto semplice. Siccome essi sono molto simili alla xeronina, al punto tale da ingannarci, essi garantiscono la continuità dell’azione delle proteine. Se noi inondiamo il nostro corpo con questi alcaloidi a noi estranei (come per esempio le droghe), essi stimolano le nostre proteine a un’iperattività e provocano quindi una sensazione di euforia. Le diverse droghe hanno effetti diversi proprio a causa della non eguale quantità di ‘rifiuti molecolari’ appiccicati alla loro struttura originaria. La cocaina suscita un altro effetto nel nostro corpo rispetto alla morfina, per esempio, grazie alla leggera differenza nella loro struttura, differenza che limita o amplia determinati aspetti della funzione naturale della xeronina. La chiave è sempre la stessa: tutte imitano la funzione naturale della xeronina. Molti alcaloidi vengono usati nella farmacologia come droghe, ma alla base di ogni effetto farmacologico di questi alcaloidi c’è la funzione naturale della xeronina.
Forse qualcuno potrà chiedersi come mai risulti tanto facile la dipendenza e tanto difficile un successivo allontanamento da queste sostanze. La risposta è semplice, se abbiamo ben compreso la vera natura del fenomeno della stessa dipendenza. Una volta assunto un alcaloide in grande quantità, questa persona ha letteralmente inondato il proprio corpo con questo alcaloide. La grande affluenza di alcaloidi estranei all’organismo travolge la quantità minore di xeronina naturale presente e deforma molto velocemente tante proteine.
Conoscendo il ruolo della xeronina nel corpo, possiamo ampliare lo spettro del suo uso. Uno dei tanti può essere il campo dei cosmetici. Come abbiamo già spiegato, il fegato è il principale organo contenente la proxeronina, e il secondo è la pelle. La proxeronina viene trasformata in tutto il corpo nella xeronina, pelle inclusa. Per mantenere sana e liscia la sua superficie, la pelle ha bisogno di molta proxeronina. Una mancanza può suscitare una condizione malsana e creare numerosi altri problemi. Inoltre la proxeronina serve per mantenere sani i capelli e la cute. Se dovesse regnare anche qui una deficienza, un ulteriore apporto di proxeronina determina benefici a entrambi gli elementi.
Sappiamo già che gli alcaloidi non sono altro che imitazioni della xeronina prodotte dalle piante ai fini di conservazione. Per questo motivo la xeronina sa fare tutto quello che possono fare questi alcaloidi, se non meglio e in modo naturale. Le endorfine sono gli ormoni responsabili per le buone sensazioni nel corpo. Esse si uniscono a certe proteine proprio come fa la xeronina. Quando la xeronina e l’endorfina sono legate alla stessa proteina, la xeronina conduce l’energia dell’acqua dentro l’endorfina e l’endorfina produce quella sensazione di ‘benessere’. La scienza indaga tuttora sul modo in cui l’endorfina produce queste sensazioni, ma noi sappiamo che sono le endorfine a essere responsabili del nostro ‘sentirci bene’. Comunque sia, senza la xeronina l’endorfina di fatto è inutile.
L’azione stimolante della xeronina si rispecchia nell’azione della sua cugina, la caffeina, l’alcaloide che la imita. Quando bevete una tazza di caffè la mattina, la caffeina inonda il vostro corpo. Queste molecole della caffeina si aggregano subito alle proteine presenti nel corpo, prendono cioè il posto della xeronina e le attivano. Siccome sono tante queste molecole di caffeina che vengono assunte bevendo una tazza di caffè, le proteine possono lavorare molto di più. L’effetto provocato da una quantità significativa di xeronina pura è pari all’effetto della caffeina. L’effetto stimolante della xeronina può sviluppare un potenziale sorprendente. Può migliorare la capacità di un atleta, come può aumentare la capacità di concentrarsi e di pensare in piena lucidità.
http://vulvodiniapuntoinfo.forumitalian ... 50.htm#498per l'acido-base è essenziale mantenere l'equilibrio: l'acidosi è pericolosissima per la ns salute!