Il forum dedicato alla cistite e non solo. Se hai bisogno di aiuto vai in chat (fumetto rosa in basso a sinistra), nel nostro gruppo Facebook (@groups/Cistite/) o sul nostro profilo Instagram (@cistite.info)
L’impiego di Boswellia in patologie infiammatorie non produce gli effetti collaterali gastrolesivi tipici dei farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), poiché non agisce sulla sintesi delle prostaglandine catalizzata dall’enzima ciclossigenasi. E’ infatti noto che l’impiego di FANS può comportare problemi nella sintesi dei glicosaminoglicani (GAG), accelerando il processo di danneggiamento delle articolazioni interessate da patologie artrosiche.[xvii] In alcuni esperimenti in vivo sono stati analizzati gli effetti degli estratti di Boswellia e del ketoprofene sul metabolismo dei GAG: rispetto al controllo, il ketoprofene assunto per via orale ha comportato una diminuzione del contenuto tissutale totale in glicosamminoglicani, mentre gli estratti di Boswellia hanno ridotto significativamente la degradazione di queste importanti molecole.[xviii] La Boswellia Serrata non induce segni di intolleranza gastrica ed inoltre conferisce un’azione protettiva nei confronti di lesioni ulcerative e di farmaci gastrolesivi.
i leucotrieni giocano un ruolo importante a livello intestinale mantenendo attivo il processo infiammatorio.[xix] I questi ultimi anni sono apparsi nuovi approcci terapeutici, ma il trattamento standard è ancora rappresentato dall’impiego di sulfasalazina o di altri aminosalicilati, e di corticosteroidi; questi farmaci agiscono come potenti antinfiammatori grazie alla loro attività inibitoria sulla formazione dei leucotrieni.[xx] Recentemente alcuni studi hanno analizzato l’efficacia di estratti di Boswellia serrata, somministrati in dosaggi inferiori rispetto alla sulfasalazina (350 mg e 1000 mg rispettivamente, tre volte al giorno) e per un breve periodo di tempo.[xxi],[xxii] L’efficacia della Boswellia è risultata paragonabile a quella del farmaco tradizionale; infatti dai risultati ottenuti si evince che l’impiego di Boswellia ha indotto la remissione dei sintomi in circa l’80% dei pazienti affetti da colite ulcerosa, mentre il dato corrispondente per la sulfasalazina, utilizzata come controllo, è del 75%.
Componenti attivi. La Boswellia contiene numerose sostanze di natura terpenoide, polisaccaridi, acidi uronici, ß-sitosterolo e flobafeni, che vengono utilizzati per il trattamento di diverse patologie.[ii] La porzione terpenoide è costituita da acidi pentaciclici triterpenici, denominati acidi boswellici, che sono considerati i principali costituenti attivi della pianta.[iii],[iv] Gli acidi vengono classificati in acidi a-, ß- e ?-boswellico, di cui la forma ß è quella predominante.[v]
gli acidi boswellici ostacolano in modo dose dipendente la formazione di leucotriene B4 a partire dall'acido arachidonico in leucociti peritoneali di ratto coltivati in vitro. Tale azione è dovuta ad inibizione selettiva della 5-lipo-ossigenasi, che interviene già a dosi di 5 microgrammi/ml, mentre non sembra capace di influenzare la ciclo-ossigenasi e la 12-lipo-ossigenasi.
Inoltre questa droga inibisce, in vitro, le elastasi e le ialuronidasi, enzimi proteolitici notoriamente distruttivi, prodotti dai leucociti richiamati per fenomeni chemiotattici nel luogo dove è presente un fatto flogistico. Per questo motivo l’azione della Boswellia a livello articolare non è solo sintomatica ma anche curativa, poiché riduce l’assottigliamento della cartilagine articolare facilitato dagli enzimi nominati prima.[....]
Agli animali veniva provocata un’ileite tramite due iniezioni sottocutaneee di indometacina ciascuna della dose di 7,5 mg/kg. e contemporaneamente gli animali ricevevano per os un estratto di Boswellia o acidi boswellici purificati a dosi per kg. di peso corporeo equivalenti a quelle consigliate nell’uomo per 2 giorni. La valutazione era fatta controllando l’istologia dell’ileo e il numero di leucociti adesi alla mucosa ileale. Come previsto l’indometacina causava uno spiccato aumento dell’adesione dei leucociti alla mucosa e severi danni istologici alla mucosa ileale, che erano notevolmente attenuati negli animali che ricevevano l'estratto di Boswellia o gli acidi boswellici puri, in particolare per quel che riguarda l’adesione dei leucociti, diminuita del 90%.
[..]
Uno studio in vitro ha esaminato l’effetto dell’acido acetil-11-keo-boswellico (AKBA) sulla enterocolite indotta nel ratto dal destrano sodio solfato, paragonandolo a quello degli steroidi. Si è visto che l’AKBA riduceva in modo consistente il numero dei leucociti e delle piastrine adesi alle pareti delle venule della parete intestinale. Siccome è noto che nella colite da destrano sodio solfato la P-selectina media l’adesione dei leucociti e delle piastrine alle venule si è valutata l’espressione della P-selectina nel microcircolo del colon. Si è visto che l’AKBA preveniva la up-regulation della P-selectina associata con la colite in oggetto. Gli effetti dell’AKBA sulla colite erano simili a quelli degli steroidi. Lo studio indica che l’azione antiflogistica dell’AKBA a livello intestinale è valida e che la P-selectina è il target di questa azione antiflogistica (14).
Uno studio nel ratto ha valutato l’effetto dell’estratto di boswellia sulla motilità intestinale e sulla diarrea. Si è visto che questo estratto riduceva le contrazioni intestinali indotte dall’elettricità, dall’acetilcolina e dal cloruro di bario nell’ileo isolato di cavia. L’effetto inibitorio dell’estratto di boswellia sulle contrazioni indotte dall’acetilcolina era ridotto dai bloccanti dei canali L del calcio come il verapamil e la nifedipina ma non dall’acido ciclopiazonico, un inibitore della Ca2+ATPasi del reticolo sarcoplasmatico, dal rolipram, un inibitore della fosfodiesterasi tipo IV e dal zileuton, un inibitore della lipossigenasi. L’estratto di boswellia peraltro non modificava la motilità intestinale né nel tenue né nel crasso. Lo studio dimostra quindi che l’estratto di boswellia riduce la motilità intestinale con un meccanismo di tipo calcioantagonista che coinvolge i canali del calcio tipo L e ostacola la diarrea (15).[ v. a seguire studi clinici su umani]
http://www.simn.org/schede_professionis ... ellia.html
I leucotrieni provocano la migrazione leucocitaria dal sangue ai tessuti infiammati e l’innalzamento dei livelli serici delle transaminasi, nonché il blocco delle reazioni cataboliche che promuovono la degradazione cellulare del tessuto connettivo che porta alla deformazione degli arti: sembra infatti che l’acido boswellico inibisca gli enzimi responsabili della distruzione dei glicosaminoglicani, quali b-glucoronidasi, b-N-acetilglucosoaminidasi, catepsina B1,B2 e catepsina D.
http://www.happyhorse.it/boswellia.htm
batuffolo ha scritto:...anche se mi sfugge a quale oppiaceo tu ti riferisca...
Willow ha scritto:Meglio il vomito che una scagazzata.....
Visitano il forum: Bing [Bot] e 121 ospiti
ATTENZIONE! Cistite.info propone contenuti a solo scopo informativo e divulgativo. Spiegando le patologie uro-genitali in modo comprensibile a tutti, con attenzione e rigore, in accordo con le conoscenze attuali, validate e riconosciute ufficialmente.
Le informazioni riportate in questo sito in nessun caso vogliono e possono costituire la formulazione di una diagnosi medica o sostituire una visita specialistica. I consigli riportati sono il frutto di un costante confronto tra donne affette da patologie urogenitali, che in nessun caso vogliono e possono sostituire la prescrizione di un trattamento o il rapporto diretto con il proprio medico curante. Si raccomanda pertanto di chiedere il parere del proprio medico prima di mettere in pratica qualsiasi consiglio o indicazione riportata