diciamo che ultimamente ne sto avendo una al mese ma con il mannosio nel giro di un paio d'ore i sintomi spariscono e quindi per me è una gran cosa, anche perchè con l'antibiotico aspettavo prima di prenderlo per essere sicura che non fosse un bruciore momentaneo, con il mannosio non ho problemi e lo prendo al minimo sentore quindi non arrivo a saltare e tra l'altro questo mi consente di effettuare le urinocolture cosa che prima non riuscivo a fare (mi venivano sempre di sabato o domenica o di sera).
ce la faremo ragazzeeeeeeeeeeeeeee
stasera ho trovato su medici italia un post di un medico che è informato sul mannosio, non so se hai letto Ros è anche lui un urologo, secondo me DeAngelis dovrebbe muoversi anche con questi come informatore e chissà che non troviamo più di uno interessato a produrre una documentazione scientifica.
Te lo copio:
medico
Dr. Giovanni Beretta
Specializzato in:
Urologia
Patologia della riproduzione umana
Andrologia
Esercita a:
MILANO (MI)
FIRENZE (FI)
Caro lettore ,
le dico subito che in presenza di una "vescica neurologica" in cui si fanno dei caterismi intermittenti per svuotare completamente la vescica è "normale" purtroppo la presenza di vari ceppi, tipo quelli da lei citati .
Generalmente in questi casi si attuano tutte le misure profilattiche per evitare , minimizzare e controllare queste infezioni -contaminazioni e, a meno che ci sia una infezione grave sintomatica con febbre , brividi, ecc delle vie urinarie, non si usa in modo indiscriminato un'antibioticoterapia.
Si monitorizza di solito il quadro clinico e si prendono pochi antibiotici!
Poi sul D-mannosio confermo quello già detto dal collega Cavallini e cioè che questo è uno zucchero semplice che viene riassorbito otto volte più lentamente del normale glucosio (lo zucchero che generalmente usiamo in cucina).
Una volta assorbito, questo non viene metabolizzato subito ma una buona parte, attraverso il sangue, è filtrato dai reni e poi espulso nelle vie urinarie.
Lì sembra possedere la proprietà di "attaccarsi" ai batteri ed infatti in presenza di D-mannosio i batteri, soprattutto l' Escherichia Coli, sembrano preferirlo ed insieme formano un’entità che viene eliminata più facilmente durante la minzione.
Le basi che giustificano l'azione di questo zucchero sono sostanzialmente queste.
Il D-mannosio esiste in commercio come estratto da legno di larice fermentato.
La forma di somministrazione più usuale è una polvere a 50 g per dose. Dopo averlo preso si consiglia di aspettare circa un’ora e poi bisogna berci sopra molta acqua per "lavare" la vescica.
Il D-mannosio è indicato soprattutto come terapia di lungo termine.
Il miglioramento della situazione clinica, quando si presenta, è più significativo dopo circa tre mesi di terapia continuata.
Normalmente è sufficiente una dose di 50 mg al giorno.
La dose deve essere sempre aggiustata secondo l’età e la situazione clinica generale del paziente.
Attenzione ai diabetici dove si raccomanda di controllare regolarmente ed attentamente la glicemia.
Detto questo poi si ricordi sempre, come regola generale, prima di iniziare qualsiasi strategia terapeutica, di consultare il suo medico di medicina generale ed il suo urologo.
Un cordiale saluto.
Giovanni Beretta
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