La storia di Cecilia

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Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Viv. » dom apr 22, 2012 8:14 pm

Quanto alla tua famiglia, il tuo esperimento mi piace troppo. E' importante scoprire sempre qualcosa di sé e come hai detto tu non si tratta di vedere se "vincerai" o se ripiegherai. Non è proprio quello il punto. Il punto è vedere, giusto? Guardare. Sentire.
Ti ammiro molto. Brava.
Purtroppo non c'è una ricetta per queste cose. E lo dico anche per Laura. A volte non c'è proprio alternativa che pensare a scansarsi ed evitare di lasciarsi contaminare... Io sono così felice di aver recuperato il mio rapporto con i miei genitori... NON MI SEMBRA VERO. L'altro giorno mio papà mi ha detto che gli sembra che invece di crescere sto tornando bambina, che ho bisogno delle sue coccole. Figurati che io non le ho avute mai. Ci credi che sto piangendo adesso?? Solo scrivere due roighe e tutto si appanna... :muro: E' che per me questa frase è così toccante detta da lui. E' un complimento. Con mio papà ho iniziato a litigare che avevo 5 anni. Non a fare i capricci. Proprio a litigare. E' stata tanto dura per me crescere in quella casa però mi è andata bene. Di lusso devo dire. Perché il problema dei miei, e soprattutto di mio padre, è l'incapacità di gestire la loro emotività. Mia mamma per la sua tendenza ad essere una persona passiva, mio papà perché nessuno glielo ha mai insegnato. Anche io sono molto emotiva e dura, quindi sono stati scontri a ferro e fuoco per anni. Spesso ritrovo quegli anni nei racconti di Greta e Frens, per darti un idea.
Ahi voglia a metter rhum... nù strunz n'addivventa mai babà!

Forse per qualcuno rimarrà il dilemma ma, per quel che ci riguarda, noi speriamo che sia femmina

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » dom apr 22, 2012 9:09 pm

OK allora ricomincio con le camminate a passo svelto. Ho guardato sul tutto città e dice che il percorso che faccio sono 5.5km e a piedi ha detto che ci vuole un'ora e dieci quindi mettendoci 45minuti al massimo, mi sono cronometrata perchè ho iniziato a farla con lo sciopero dei mezzi e il tempo era tassativo o perdevo la corriera, vuol dire che un po' veloce vado quindi magari aiuta. Correre mi piaceva, ok lo ammetto sono sempre stata più da finti sport tipo l'equitazione, quando sto meglio vorrei ricominciare anche perchè Fabri era tipo campioncino da ragazzino quindi avrei compagnia che a Rozzangeles è meglio. Almeno non mi sparano :XX E quest'estate nuoto sicuro in vacanza, meglio di niente. Poi comunque con la scuola e l'ipotetico nuovo lavoro dovrei essere molto più attiva, stare più in piedi, muovermi. In negozio ammetto che sto un po' a cuccina e con il coccolo tra le gambe che come mi aiuta per certe cose forse non faceva benissimo alle cosciotte.
Poi tipo da l'altra sera sono perfette, stanno lì belle tranquille e non ho minimamente fastidi. in un anno li avrò avvertiti 4-5 volte, una appunto in Giappone dove giuro che il caldo era insostenibile, quindi direi che non sono conciatissima, spero :potpot:

Intanto mi sono già beccata una cazziata perchè arrivo a Genova tardi. Perchè mia mamma non lavora e sperava che arrivassi la mattina per vedermi dippiù. Ora che non lavora ha pensato bene di dirmelo adesso alle 21.05 di domenica, quando ogni volta che sono andata a trovarla mi mandava mille sms per ricordarmi che prima delle 19.30 non c'era perchè era al lavoro in negozio. No oggi scopriamo che non lavora e che a quanto pare io dovevo migliorare le doti di preveggenza e saperlo in modo da prenotare il biglietto la mattina [non li butto i soldi visto che l'ho preso scontato e non rimborsabile]. Iniziano già a farmi venire il nervoso, sono quì che mi ripeto "Tieni molle, rilassati". Poi quello che succede lo scoprirò. Non parto con l'idea di ferirla, temo sia solo la mia idea visto che conoscendola si è già fatta le liste di cattiverie da dirmi, parto con l'idea di proteggere la mia vita, le mie scelte, la persona che voglio diventare, se quelle saranno toccate in maniera offensiva [a un confronto sono pronta, lo accetto a venti minuti in cui mi ricordi che il mio fidanzato dovrebbe mollarmi perchè non gliela mollo per la malattia no] le proteggerò. Sono insicura, sono un gigantesco casino per molti lati e ho tantissimo su cui lavorare ma ho anche le mie certezze e ho lavorato molto per raggiungerle quindi non ho voglia di farmele coprire di cacca da una persona che lo fa solo per sentirsi più forte e meno irrisolta.

Viv anche io sto scoprendo adesso il mio papà, anche se la mia situazione non è analoga a quella tua o di Greta e Frens, sto scoprendo che posso piacergli, che possiamo piacerci. Lui si ricorda quando mi viene il ciclo e si ricorda che sto meglio ed è una cavolata magari ma mi commuove come quello che scrivi del tuo rapporto, perchè pensavo non potesse succedere. Invece non ci siamo beccati prima ma possiamo farlo adesso. Per me è bellissimo, mi riempie il cuore.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Viv. » dom apr 22, 2012 9:30 pm

Cey, stai tranquilla. Tu sei tu. Vedrai che affronteri le giornate con tua mamma al meglio di come si possa affontarle. Nessuno vorrebbe stare al tuo posto, ricordatelo, quindi è già tantissimo quello che fai e come ti poni. Sono veramente contenta di leggerti come sti sto legendo ultimamente.
Ce la puoi fare: uscirai da quella casa tutta intera. Qualunque cosa succeda, no? :potpot:
Certo che cappella di mamma che ti sei ritrovata!! Deve essere stato difficilissimo crescere con lei.. Sai io me la immagino un po' come lal mamma di Greg in Darma e Greg, solo un po' più giovane e leopardata, ma sempre con le perle.
So che sei appassionata di serial americani. Io ne ho scoperto una di recente che un po' mi fa ridere e un po' mi mette tristezza. Si chiama GCB (Good Christian Bitches) ma al di fuori degli USA dovrebbero averlo tradotto con qualcosa come "Ama i tuoi vicini". E' ambientato a Dallas, dove sono tutti repubblicani, pure i gay! L'hai già scoperto?

Che bello che tuo papà si ricorda quando al ciclo. E' una cosa tenerissima.

Ceychan ha scritto:OK allora ricomincio con le camminate a passo svelto.
Ti devi un po' regolare.Con la neuropatia forse è meglio cominciare con lunghe passeggiate lente.
Ahi voglia a metter rhum... nù strunz n'addivventa mai babà!

Forse per qualcuno rimarrà il dilemma ma, per quel che ci riguarda, noi speriamo che sia femmina

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda gio31 » dom apr 22, 2012 9:38 pm

:potpot: vai Cey, vai! :potpot:
"rilassare è il modo di coltivare la forza" (secondo il tai chi quan)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Rosanna » mer apr 25, 2012 4:21 pm

Chissà che è successo...
Aspetto il seguito manco fosse una nuova puntata di beautifull (mai vista una, ma in questo caso mi immedesimo in coloro che ne sono dipendenti).
Forse perchè un po' tutte ci immedesimiamo nel vostro rapporto madre/figlia e nella tua rinascita vediamo un po' anche la nostra rivincita.
Tifiamo per te!!!
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » mer apr 25, 2012 10:42 pm

Aggiornamenti post Genova, belli e brutti.
A livello di salute ho assistito a come lo stress agisca con la contrattura, che come sapete nel mio caso è quasi sistemata, ho fatto pipì alle 17.30 a casa di mio padre e ho rifatto la pipì. bevendo abbastanza, alle 11.30 del giorno dopo quando lo stesso ha suonato il citofono di casa di mia madre. Nel mezzo nulla. Nessun tipo di stimolo. Sono andata in bagno diverse volte, ho fatto kegel come se non ci fosse domani, ho anche fatto un bidet caldo ma ero un blocchetto, non usciva nemmeno una goccia. Per fortuna la pipì, che temevo tantissimo viste le troppe :ss :ss ore di pausa, non è stata particolarmente dolorosa. Un po' di bruciore finale ma è scesa senza spingere con un flusso lento e a volte interrotto, volte in cui continuavo a fare i kegel e a respirare, ma che insomma ha tenuto.
Le cose belle sono mio padre con cui sono stata benone, che è stato carino mi ha accompagnata a prendere del tè, abbiamo fatto qualche chiacchiera e il giorno dopo mi ha anche portato in stazione. Cose normali ma che per me anni fa non lo erano. La verità è che lui è buono. Ha fatto tante cavolate ma quasi mai con me, ha buttato soldi e fatto scelte sbagliate ma erano cose che in realtà con me non c'entravano ed è stata mia madre a mettermi in mezzo, e c'è sempre. E' bello. Molto.
Con mia madre è stato strano. Io ero andata pronta a litigi, a possibili scontri, anche a farmi male ma invece non ho sentito niente. Quando è entrata casa, io ero già lì con mia nonna, è stata carina, un po' scemina, mi ha abbracciato e mille smancerie e non ho sentito nulla. Lo giuro. Nulla. Mi sarebbe andato bene anche del fastidio ma niente, se mi avesse abbracciato cazzoneso un cronista che commenta real-bayer [lo sto sentendo in sottofondo] avrei sentito la stessa cosa. e per tutta la sera e la mattina è stata così, nessuna emozione. Le ho raccontato della scuola di pasticceria, perchè comunque non è stata sgradevole con me e l'ho apprezzato, ed era contenta e io ero contenta per lei ma come lo sono con la signora che viene in negozio e trova le scatolette. Nessun sentimento. Non mi sentivo nemmeno bloccata, non sentivo e basta. E' stato destabilizzante.
Ovviamente non mi hanno lasciato il letto singolo, vi pare?, però alla sera le ho invitate ad andare la tv e mi sono presa il mio spazio per fare gli automassaggi, ero bella rigida. La cremina non riuscivo a metterla, non riesco a metterla con le mutande e con mia madre non sto senza mutande è tassativo, ma gli automassaggi ho pensato che potevo farli. Che servivano a me quindi sticazzi erano loro a doverci fare i conti non io a doverci rinunciare.
La parte sgradevole invece è stata mia nonna. Vi offro qualche perla. Due ore a dirmi che mia cugina con la stessa malattia è guarita subito, nessuno sa la malattia ma è comunque guarita subito, a differenza mia che ci sto mettendo un sacco. Vede un tizio orrendo in televisione e mi dice che è guale a Fabri aggiungendo " Eh mica tutte le somiglianze sono in bene". E' stata mezzora a torchiarmi dicendo che secondo la sua religione, buddismo, e quello che studia della suddetta, ogni malattia è una conseguenza di quello che siamo stati in passato e di un nostro mancamento psicologico quindi la mia malattia è prima psicologica, anzi è solo psicologica. Ho risposto, ho motivato ma niente secondo lei fin da bambina io facevo degli errori e da questo arriva la mia malattia. Poi mi ha svegliato dicendomi che io faccio tante cose ma l'unica che non faccio, recitare le preghiere buddiste, è l'unica che mi salverebbe dalla malattia e quindi non guarirò mai *toccata di ferro*. E per finire ha detto una cosa anche giusta che non devo fare della mia malattia il centro della mia vita, ma quando le ho detto che è vero e che ci sto provando anche se in certi giorni è difficile perchè se il dolore è costante è difficile pensare ad altro ha detto "Beh ma è come una delusione d'amore, niente di più. Le persone in gamba le superano, le altre ne fanno il centro come te" alè simpatia. Però ho risposto. Ho motivato. Non mi sono fatta mettere i piedi in testa e non dico che ho vinto perchè in queste cose non si vince ma sono tornata con una mia forza, lei non mi ha messo sotto e me ne sono accorta perchè quando l'ho salutata comunque educatamente era tutta schiscia, non faceva il pavone come al solito quando mi dice le cattiverie e io ci rimango male. [e ho tralasciato un paio di cattiverie gratuite sulla mia amica che ha perso un bambino e su Fab] Stavolta non ci sono rimasta male, davvero. Mi sono sentita frustrata a dover rispiegare certe cose ma sentivo di avere dentro una mia forza, una mia bella energia. Sono sicura del percorso che sto facendo, del percorso di guarigione e quindi attaccarmi in maniera gratuita non mi fa effetto. Se mi avesse detto che ero un sacco di cacca magari ci sarei rimasta male perchè sono ancora molto insicura ma in quest'ambito no. Stessa cosa per gli affetti, Fab e la mia amica/sorella, sono sicura di quello che ho, sono sicura di essermelo guadagnato e che è forte e anche se sul momento mi irrito ovviamente non mi riesce a far sentire piccola e fragile e penso che questo abbia destabilizzato molto di più lei di me. Non si è potuta nutrire della mia fragilità ed è rimasta schiscia. E' orrendo forse da dire, insomma è mia nonna non dovrebbe volere questo, ma in ogni caso mi sono protetta. Non ho ferito intenzionalmente, non ho ferito proprio anzi [ovvio mia madre avrebbe preferito più coccole o salcavolo ma quello non riesco ad offrirlo e non voglio forzarmi] ma ho protetto sempre me stessa e le mie opinioni e per me è sorprendente perchè un paio d'anni fa vi avrei detto che ero una banderuola, che di opinioni mica ne avevo. Adesso ho scoperto che so pensare, non so ancora esprimermi come vorrei ma mi sento più sicura del mio pensiero ed è un bel passo avanti. Quello successivo è riuscire a rilassarmi magari ed evitare di non andare in bagno per dodici ore :ss :ss Ma verrà, so che guarirò, so che starò meglio sia fisicamente che come persona. e quello che mancherà, beh ci lavorerò.

Ho scritto un poema ma avevo bisogno di mettere nero su bianco le mie emozioni, per adesso le ho raccontate solo all'amica e a Fab [che capisce molto la parte della mancanza di emozioni ma ha difficoltà ad aiutarmi ad affrontarla]. Nel complesso sono soddisfatta. Adesso a livello muscolare mi sento morbida, sono passati i fastidi esterni da post ciclo. Continuo a dare i ciocchi con la neuropatia, mi chiedo se posso usare la cremina per il mal di testa anche nella parte un po' più esterna quasi dalle grandi labbra, Lau che ne dici?, a me aveva detto di metterla sulle piccole e poi massaggiare chiudendo esternamente ma visto che i miei bruciori sono più esterni potrei provare? [non ho tagli e simili sono sicura] La cremina continua a darmi un leggero giramento di testa ma cerco di addormentarmi subito quindi la reggo.
Oggi ho iniziato la teofrastina forte che sicuro male non fa, provo per un mesetto, poi se non vedo neanche piccoli miglioramenti vado dalla dottoressa e mi faccio prescrivere l'esame di turno così vediamo com'è brutta la situazione anche se sono abbastanza tranquilla.

Grazie a tutte per aver incrociato le dita e tifato per me, spero di non avervi deluso.[o sfracassato troppo le balle] Personalmente mi sono quasi sorpresa in positivo e non ricordavo più che sensazioni potesse dare.
Adesso domenica andiamo a Verona per il week end pucci con Fab e ci vado molto più leggera sapendo che posso andare nella tana del lupo e che anche se mi fa ancora paura posso anche riuscire a non farmi mordere =)

E poi c'è il raduno e vi vedo, yeeeeeee :love1: :love1: Questo forum va oltre internet, va oltre il posto dove ho scoperto cos'avevo e che un medico poteva aiutarmi, è di più, non so definirlo senza essere diabetica ma è qualcosa di molto bello e importante e Ros dovresti essere fierissima di quello che hai creato. E' una cosa buona, spontanea e allo stesso tempo fondamentale.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda alessianury » gio apr 26, 2012 12:54 pm

Cara..Sono contenta che tu sia riuscita a farti valere..sinceramente non capisco come possano essere dette tante cattiverie da persone di famiglia (ma ci credo perchè io con una nonna vado d'amore e d'accordo, con l'altra no perchè continua a dirmi che devo solo rilassarmi etc come se la colpa della malattia fosse la mia!!!!) ed è vero che non dobbiamo fare della nostra patologia il centro della nostra vita ma come dici tu, a volte, il dolore è così forte che..come puoi non pensarci?? io ho il bruciore tutti i giorni, mi riesce difficile non pensarci..
Sono felice per l'incontro con tuo padre mentre non immagino cosa tu abbia potuto provare con tua mamma...ho letto dei vostri rapporti e mi spiace molto..
Tu comunque sei davvero una ragazza in gamba, hai un uomo accanto fantastico e dolce e stai guarendo!! ;) Hai ragione, il forum all'inizio è solo un forum dove informarsi sui medici etc ma poi diventa una seconda famiglia!!! :): :): e tra poco avremo anche modo di vederci tutte e di conoscerci di persona!!! :::::

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda patrina » gio apr 26, 2012 2:37 pm

Brava Cey! (non mi riesce di mettere la faccina, non so perchè, ma ci andrebbe quella Cool!)
hai serrato le fila del tuo Sé, hai fatto difesa dura, niente aperture, niente pertugi per lasciarti ferire (nemmeno l'uretra :-)), ma io penso che questa difesa primaria sia una risposta adeguata, assolutamente adattiva, in una fase iniziale di cambiamento, nella quale difendere se stessi è più importante di sentire il dolore o la delusione (laddove ci potrebbero essere) ma anche la tenerezza...
Io credo che per questo motivo tu non abbia sentito nulla...e mi ricorda molto il mio iniziale modo di rispondere alla mia famiglia nel percorso di rinascita che ho attraversato diversi anni fa...
Proteggiti e proteggi tutto quello che per te ha valore, tutto quello che hai costruito, per l'apertura consapevole ci vuole mooootlo più tempo e comunque è più pericoloso...

ti stimo tanto, sei una ragazza coraggiosa e forte.
baci
"Ah che sara' che sara', quel che non ha governo né mai ce l'avra', quel che non ha vergogna né mai ce l'avra', quel che non ha giudizio...."

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda gio31 » gio apr 26, 2012 3:08 pm

:-:::: :-:::: :-:::: Cey, mi fai piangere di felicità per te! Sei stata grande!
Ceychan ha scritto: ho fatto pipì alle 17.30 a casa di mio padre e ho rifatto la pipì. bevendo abbastanza, alle 11.30 del giorno dopo
vacca boia! :O.O:
Ceychan ha scritto:alè simpatia
certo che hai una nonna davvero simpatica :evil: e con poche idee e molto confuse sulla religione! :angel: mette insieme quattro nozioni errate sul buddismo e il peggio del senso di colpa cattolico: una vera campionessa :na:
Ceychan ha scritto:in ogni caso mi sono protetta. Non ho ferito intenzionalmente, non ho ferito proprio anzi [ovvio mia madre avrebbe preferito più coccole o salcavolo ma quello non riesco ad offrirlo e non voglio forzarmi] ma ho protetto sempre me stessa e le mie opinioni e per me è sorprendente
cintura nera di mumkwondo!!!!! :wow: :yahoo: :yahoo:
Concordo con Pat,
patrina ha scritto:Proteggiti e proteggi tutto quello che per te ha valore, tutto quello che hai costruito, per l'apertura consapevole ci vuole mooootlo più tempo e comunque è più pericoloso...
ma se hai pazienza e "radicamento" ...vinci! :pugile:

P.S." Le arti marziali sono attività di Terra. Non solo perché si praticano sul terreno, piuttosto che in acqua o in aria, ma soprattutto perché offrono l'occasione per radicarsi in se stessi. Il concetto di radicamento, che nelle marziali si acquisisce a partire dallo studio delle posizioni di guardia, è stato ampiamente studiato da Lowen, padre dell'Analisi Bioenergetica tecnica di psicoterapia psico-corporea, che facilmente si presta allo studio delle caratteristiche psicosomatiche delle arti marziali. Lowen studiando il radicamento o "grounding", traducibile letteralmente nel "sentirsi ben a contatto con il terreno", gli conferisce una doppia valenza sia psichica sia somatica. Un buon radicamento, infatti, agevola nell'individuo il rilassamento delle tensioni del corpo e della mente, avvicinando il centro di gravità verso il basso, più vicino alla terra: il risultato immediato sarà un maggior senso di sicurezza sia fisicamente sia psicologicamente. Infatti, quando siamo troppo carichi energeticamente (eccitati o in ansia) fisicamente abbiamo la sensazione di sollevarci da terra, quasi ci mancasse il terreno sotto i piedi, psicologicamente abbiamo la sensazione di perdere il controllo sia di noi stessi sia della realtà esterna. Al contrario, quando siamo troppo scarichi energeticamente (depressi) ci sentiamo sia fisicamente sia emotivamente incapaci di reagire. Attraverso la pratica delle arti marziali è possibile ottenere un buon radicamento sin dai primi tempi di pratica studiando la posizione di guardia. Lo studio della posizione di guardia è la prima occasione, per il praticante d'arti marziali per sperimentare, attraverso un adeguato utilizzo del proprio corpo, una sensazione di maggiore radicamento e sicurezza in se stesso e nella propria realtà. Ricordo ancora, ma il mio corpo ricorda con maggior chiarezza, il primo insegnamento che un Gran Maestro mi diede la prima volta che presi lezioni, nel suo campo in Tailandia: mi mise davanti ad uno specchio e mi lasciò li nella posizione di guardia per tutta la durata della lezione. In quell'occasione ho esplorato attraverso il mio corpo, ogni micromovimento, a partire dai piedi sino alla punta dei miei capelli, necessario per arrivare e mantenere quella postura richiesta dalla posizione di guardia, in modo tale da poterla "sentire" comoda nel fisico e nella mente. All'inizio mi sentivo scomoda ed impacciata, ma lentamente, quando ogni distretto del suo corpo ha trovato la sua posizione, ho iniziato a sentirmi a mio agio, ben radicata e presente a me stessa e nella realtà che mi circondava. Era finita la prima lezione!"
Dott: Rosa Maria Distefano Psicoterapeuta e Psicologa dello Sport Responsabile tratto da http://www.artimarziali.org
"rilassare è il modo di coltivare la forza" (secondo il tai chi quan)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Natina » gio apr 26, 2012 4:06 pm

Chey non ho parole.. sei stata grande, il sapersi difendere è una cosa importantissima, non ti sei fatta scalfire ed è un trionfo!!..
Ora goditi questo week end con il tuo Fab e tieni molle!!
per quanto riguarto ciò che ha postato Giò: che ne dite di mettere le arti marziali tra gli sport consigliati? :humm: Forse la teoria può aiutare ma credo che per la contrattura non sia poi una mano santa! [faccio domande e poi mi rispondo :mrgreen: ma mi interessa anche un vostro parere].. :baci:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Greta » gio apr 26, 2012 10:00 pm

Cey sei una grande! Hai tutta la mia ammirazione e comprensione.

Ceychan ha scritto:Adesso domenica andiamo a Verona per il week end pucci con Fab

Ma che cafona che sono! Non ti avevo più consigliato dove andare a mangiare senza farsi spennare nè avvelenare.. ti scrivo subito una mail! ;)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Stefania 69 » ven apr 27, 2012 11:46 am

:D
Consiglio spontaneo che non riesco a tenermi per me: regala a tuo papa' un pouf-letto (ce ne sono da poche lire - pardon euri) cosi' la prossima volta che vieni a Zena se ti fermi a dormire da mamma sara' per scelta e non -anche- per mancanza di alternative' (la terza soluzione e' casa mia, ma magari e' un po' drastica nei confronti della famiglia :humm: )

Belinate a parte, benissimo per il successo, soprattutto per il senso di soddisfazione con te stessa. Non sono una psicologa, ma penso che sia un primo importantissimo passo, tutto il resto verra' piano piano a partire da qui. :love1:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Paola65 » gio mag 03, 2012 11:14 am

Ciao Cecilia! Ho letto che sei appassionata di cucina e ottima pasticciera, hai anche un blog!! Posso avere i link?? Adoro tutto quanto ruota intorno alle cibarie :schifezze: Ciaooooo!

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » gio mag 03, 2012 5:44 pm

Ciao ragazze aggiorno =)
Il week end è andato molto bene a livello di umore, siamo stati bene, abbiamo girato tanto, nonostante il tempo infimo, e ce la siamo goduta anche mangiucchiando un sacco di cose buone.
Meno bene a livello di salute. O meglio. Pochissimi, quasi nessun fastidio urinario, sono riuscita sempre ad andare in bagno senza spingere e prendendo il basentabs ho compensato gli eccessi alimentari. Nessun fastidio nemmeno con il vino. Sono anche riuscita a fare la pipì dietro a un monumento, ero un po' brilla e non riuscivo a trattenerla fino al b&b nel caso interessasse chi è di Verona tipo Greta era il teatro romano :pp , senza nemmeno in quel caso spingere nonostante non fosse una situazione di gran relax. Ogni tanto qualche pipì con bruciorini finali ma davvero poca roba.
Meno bene dall'altro punto di vista. Ho avuto un po' di dolore muscolare, solo una sera quella in cui effettivamente ho trattenuto la pipì per un po' di tempo :ss :ss perchè diluviava e non trovavamo un autogrill. Potrebbe essere dovuto al fatto che sono pi rilassata? Prima se trattenevo fra un po' manco me ne accorgevo, avrei potuto resistere una giornata senza andare in bagno. No eh? Mi illudo lo so -_- però a parte quel giorno mi sentivo abbastanza rilassata. La neuropatia invece mi ha fatto un po' disperare, ho avuto due mezze giornate di dolore quasi fisso sulla parte esterna delle grandi labbra e in zona peli. Avevo la sensazione di avere la patonza un po' brasata, mi pare che a qualcuna succeda durante il ciclo ecco simile, e mi bruciava. Ho messo tanto xerem e ho cercato di lasciarla respirare il più possibile anche se ovviamente stando in giro tutto il giorno non era semplicissimo. Dite che è possibile che sia dovuto agli sbalzi climatici, diluvio-caldo, uniti a una maggiore attività fisica e magari al periodo ormonale [ero in ovulazione, anche se io non la patisco mai]. Però adesso va meglio, bruciori esterni quasi nulla e ridotti sempre alla fine della minzione.
Ah sono riuscita anche a incasinarmi nel dietro -_- Ho mangiato una pizza pestilenziale -_- e l'ultimo giorno sono stata colta da un bellissimo attacco di dissenteria. Sul momento ho fatto la cavolata di prendere l'imodium, ero in giro e mi ero fermata 4 volte nei gabinetti dei pochi posi aperti, che non mi piace come prodotto ma ha effettivamente fermato. L'ho fatto soprattutto perchè l'andare continuamente in bagno mi ha irritato tantissimo nelle pareti in prossimità dell'ano. La sera quando sono arrivata a casa erano rossissime, a detta di Fabri, ho di nuovo spalmato lo xerem e oggi a distanza di un paio di giorni mi brucia molto meno. Ho ricominciato con i fermenti, nutriflor, li avevo interrotti un mese e passa fa perchè di base non ho problemi, sono molto regolare nell'andare in bagno e soffro solo saltuariamente si colon irritabile [quando sono tesa o molto spaventata ma anche in quei casi non ho più di una scarica], così almeno mi tengo sotto controllo.
E' normale comunque questa piccola ricaduta o mi preoccupo? Prima ero abituata a stare ferma nel miglioramento ma questo peggioramento seppur limitato mi ha un po' buttata giù di umore. Sarà che m'immaginavo un week end d'intimità e anche se siamo stati bene noi due come coppia e ci siamo coccolati e siamo sempre bene in sintonia era fastidioso non godermi abbracci e coccole perchè sentivo il fastidio [e non fare neanche sesso ecco], è sciocco magari ma io sono una che adora programmare e tutto il resto e un po' lo aspettavo questo week end. Avevo anche messo doppia dose di xerem in valigia, per fortuna a posteriori, più un paio di completini più secsi. E lo so che possiamo giocare ed essere noi e tutto il resto anche a casa ma lì era una vacanza romantica, in un alloggio carinissimo e uffa faccio un po' i capricci ma volevo che tutto filasse liscio. Vabbè. Disegnerò un'arena sulla parete e creerò di nuovo quei momenti. Non mollo, non ho la minima voglia di mollare però mi ha lasciato un po' di umore lagnosetto e odio quando faccio la lagna. Se non mi passa entro il week end l'ho detto a Fab che mi deve scuotere come il tappetino del bagno. Voglio essere positiva, intanto ho avuto la fortuna di riuscire a viverlo questo week end ecco.
Domani vado da Fish e chiedo anche a lui, mi ha spostato la visita alle 11.45 -_- speriamo che non faccia un ritardo immenso o rimango lì a fare muffa in sala d'attesa -_-

Non vedo l'ora del raduno, mi da molta carica. Sarò imbarazzatissima e parlerò velocissimo, ho la Evve moscia quindi non capirete una sega forse giusto le parolacce che dico in continuazione e i "figa" milanesi, ma non vedo l'ora. Mi piacciono le attese. Mi piace l'idea di vedervi, siete tutte speciali.

Paola l'indirizzo del blogghino è questo:http://www.sostorta.it/
Ho tipo mille ricette da postare perchè sono indietro ma ce la farò :--P

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Rosanna » ven mag 04, 2012 3:36 pm

Normalissime le ricadute durante il percorso di guarigione. Sarebbe strano se non ci fossero.
Soprattutto considerando che hai avuto un week end abbastanza infuocato con le donne della tua famiglia...
Non sono un medico e ciò che condivido con voi è solo il frutto degli studi fatti come malata di cistite cronica alla disperata ricerca di una soluzione. Tutti i miei consigli devono essere intesi come tali, seguiti sotto la propria responsabilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli ed autorizzazioni può legalmente sostituirsi.

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Laura69 » ven mag 04, 2012 10:18 pm

Ceychan ha scritto:E' normale comunque questa piccola ricaduta o mi preoccupo?

Normalissima Cey...
Ma non sono passi indietro. Si va avanti.
Ne parlavo in questi giorni con qualcuno... ;) eh Gre? Il problema di tante di noi a volte credo sia proprio questo. La difficoltà nell'andare avanti.
Viviamo come aggrappate alle cose che ci hanno ferito, al nostro dolore. Pensiamo che ci faccia rimanere a galla... invece siamo noi a tenere a galla lui.
E ce lo portiamo appresso come una zavorra, pur dissociandocene.
Le nostre pelvi, luogo deputato alla vita, alla passione, al desiderio, diventano una terra desolata, arida, spaccata...
Ovviamente parlo per me... condivido con voi perché a volte mi sembra di scorgere gli stessi segnali e allora le cose mi vengono fuori.
Ceychan ha scritto:Voglio essere positiva

Una volta ho letto che il nostro cervello possiamo fregarlo... praticamente se sorridiamo o ridiamo anche quando non ne abbiamo motivo o crediamo di non averne... lui rimane dapprima confuso... ma poi pensa "se questa ride si vede che sta bene" e quindi piano piano entra in modalità "all right".
Allora io ogni tanto ci provo... cerco i muscoletti del viso: la fronte corrugata, i denti stretti... li sento e rilasso, quasi abbozzando un sorriso.
E questo mi aiuta a sentirmi nel modo in cui voglio essere...
Voglio essere qui e ora. Nel mio presente.
:baci: :baci: :baci:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » ven mag 04, 2012 11:11 pm

Mi ricordo una puntata di Brothers and sisters dove due dei fratelli litigavano in maniera ignobile, e il terzo gli diceva che all'alcolisti anonimi che frequentava dicevano "Se non riesci a sentirlo, prova a comportarti come se ci riuscissi" per invogliarli a fingere di sopportarsi. Ora penso che nei rapporti sia una cavolata [anche se loro essendo un telefilm si volevano un sacco bene e alla fine si chiarivano e puccipuccipu vari] però in generale non mi dispiace. Non voglio fare la vittima, mi irrito quando la faccio. So che sono normali i momenti di debolezza ma tanto se faccio la lagna non è che sto meglio? Se piangere o dire che sono stufa, perchè sono sei mesi di terapia più 5 anni di casini ed è normale che io sia stufa, mi aiutasse lo farei ma non funziona. Sto male uguale e mi viene anche mal di testa. "Non batter ciglio se la vita pesa troppo, tanto con l'autovittimismo pesa il doppio" mi pare dicesse una canzone veramente brutta -_-
Grazie per avermi rassicurata e spronata. Ogni tanto mi sento stufa, mi sento una ragazzina che fa i capricci e punta i piedi e dice "Voglio stare bene tutto il tempo uffa, sono stuuuuuuuufa!" e devo lasciarla sfogare un pochino quella ragazzina, perchè è una parte di me, quella fragile che non mi piace tanto ma che esiste. Devo lasciarla uscire e abbracciarla e dire che è più forte di quello che crede,che ha delle persone speciali accanto [tipo un'amica che mentre è a Londra si connette per sapere solo della mia visita, e un ragazzo pelato che dice che merito una pizza per essere stata brava], che ha un sogno e la possibilità d'inseguirlo e che ce la può fare a guarire. Quello non è autovittimismo, è consapevolezza. Stasera vado ad abbracciarla quella ragazzina, le metto vicino i peluche e la rassicuro. [scusate per questo flusso di coscienza ma scrivere a voi mi aiuta a capirmi meglio]

Comunque oggi visita di Fish. A livello muscolare mi ha trovata benone ::::: Ha detto che posso ridurre di qualche goccina il rivotril e continuare con gli automassaggi come li sto facendo, non tutti i giorni, e come terapie manuali con lui siamo a posto. ::::: Gli ho detto dei fastidi della neuropatia e abbiamo riflettuto sul fatto che comunque sono riuscita a combatterli e non è poco. Ha detto che dall'inizio sono migliorata ma che lo sapevo che i tempi erano lunghi quindi devo aspettare, ho anche chiesto del bruciore nei rapporti sessuali e della mancata lubrificazione e dice che saranno le ultime cose ad andare a posto. Mi ha detto di prenotare una visita di controllo prima dell'estate, di comprare la mini muta per andare al mare quest'estate, e di continuare con la terapia medica come la sto facendo. Ammetto che una piccola parte di me sognava che si iniziassero a scalare i farmaci ma è pur vero che sono consapevole che a livello neuropatico è troppo presto. Sarebbe da sciocchi scalarli prima di stare davvero bene, allungherei i tempi e basta. Però lui mi è sembrato contento. I miglioramenti ci sono stati è indubbio, prima saltavo per aria appena mi avvicinavo alla vagina, faticavo a stare seduta e non sapevo fare la pipì. Se non fossi migliorata poi non mi avrebbe detto di prendere il prossimo appuntamento con calma vero? Come al solito nessun fastidio nel massaggio e pochissimi nel dopo. Continuo con laroxyl, pomatina del mal di testa [mi ha detto che posso usarla anche esternamente anche se in dosi ridotte, e non era molto convinto quando gli ho detto del mal di testa da sbornia]e poi ci rivediamo. Ah ha detto che sono la prima che ha come effetti collaterali del laroxyl una piccola afta che dura mezza serata alla settimana, c'è da quando lo prendo, e la fiatella. Ha detto che quella ce l'hanno quelle che prendono le goccine, con le pastiglie è buffo ma non si sentiva molto :pp Meglio :pp Se al raduno vi impuzzolentisco tutte, io non sento l'odore ma il gusto cattivo anche se mi lavo i denti a manetta, sappiate che è fiatella di laroxyl, magari vi fa anche bene!

Fine del poema -_- Adesso penso che vi vedo e sono contenta =)

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Laura69 » ven mag 04, 2012 11:18 pm

Ceychan ha scritto:fiatella di laroxyl, magari vi fa anche bene

Io offro un giro di stick vaginali e tu un giro di fiatella al laroxyl per tutte :lol:

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda alessianury » sab mag 05, 2012 6:13 pm

Laura quando dici che possiamo raggirare il cervello etc. credo che tu abbia proprio ragione!! :coool: :coool: io anche nei giorni più neri o nei momenti più brutti che ho passato quest'ultimo anno e quest'ultimo periodo ho visto che se mi imponevo di trovare nel male sempre un lato diciamo buono, bello..alla fine stavo meglio anch'io..
Ogni tanto mi vengono degli attacchi forti di rabbia del genere "Perchè proprio a me? voglio guarire e subito" e mi sento cm ha detto Cey una ragazzina un pò capricciosa ma alla fine è pure giusto ogni tanto sfogarsi perchè la pazienza c'è ma certe volte chi di noi non l'ha persa? Ogni volta che vorrei avere un rapporto normale con Fra e non posso farlo oppure iniziamo a coccolarci e sento subito gli spilli mi viene da piangere ma sto cercando di lavorare su questo aspetto e di reagire meglio e con ancora più pazienza..anch'io come dicevo a Naty vorrei trascorrere un'estate parecchio diversa da quella scorsa..guarita e rilassata..e senza medicine..cosa che non si può avverare però almeno spero che sarà meno tremenda di qll passata quando ancora non sapevo che avevo e mi disperavo ogni sera.. un bacino :baci: Ci vediamo tra una settimana! :::::

Re: La storia di Cecilia

Messaggioda Ceychan » dom mag 06, 2012 2:25 pm

Ale sarà un'estate grandiosa =). Magari non sarà un'estate senza pensieri come quella che vorremmo, non faccio i salti di gioia all'idea di dovermi comprare la mini muta e sembrare una deficiente al mare, ma sarà un'estate più consapevole, in cui saremo più forti e dove potremo combattere i momenti no. E soprattutto un'estate in cui non saremo sole in questo dolore, sole e non capite. Secondo me è una grande vittoria. Io poi devo anche fare bunjee jumping in una spiaggia tamarra in Croazia.
Comunque sono ritornata carichissima. Ieri ho ricevuto una telefonata della mia migliore amica/sorella che mi ha chiesto com'era andata la visita e quando le ho detto "Tutto bene!" mi ha subito sgamata e ha detto "Se va tutto bene perchè sei sotto un tram?" mi sono sfogata, ho un po' fatto sfiatare i brutti pensieri tipo calorifero e adesso ho voglia di nuovo di combattere. Forse avevo fatto uno po' la gradassa, mi ero detta che ero forte, che non dovevo cedere e dovevo essere positiva ma, come mi ha detto lei, nelle vene non ho solo ferro ho anche sangue ed è normale ogni tanto aver bisogno di mollare un po'. Quindi adesso si riparte, con più consapevolezza delle mie fragilità e del fatto che posso affrontarle e che posso prenderla a calci sta zoccola di neuropatia!


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