Storia di Daria

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Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » mer nov 16, 2016 3:27 pm

Buongiorno a tutte!

Mare, ci ho pensato e mi sono osservata per un pò. Si, la mia posizione usuale è da contratta. Ogni volta che ci faccio caso (molto spesso) il pavimento pelvico e anche i bassi addominali sono contratti. Quando poi sono di corsa o preoccupata o nervosa a maggior ragione sono contrattissima.
Ammetto che ultimamente ho trascurato l'impegno nel rilassamento, ma ho già ripreso con gli esercizi una volta ogni ora (3 min di completo kr) e ponendo inoltre attenzione ogni momento possibile alla posizione dei miei muscoli. Francamente inizio a pensare che non imparerò mai a tenerli in posizione rilassata. Leggendovi ho sempre fatto caso che dite che dopo un pò di tempo ci si abitua a tenere i muscoli giù ma i miei sono sempre dannatamente tirati nonostante di esercizi e di attenzione ne ho messi parecchi. Forse non bastano? Forse si, in fondo ho alternato anche periodi in cui ho "dimenticato" il mio pavimento pelvico per vari motivi.

Tra l'altro anche giovedì alla seduta dalla dott.ssa Borella (sia benedetta quella donna che ogni volta mi fa sentire in paradiso) mi sono sentita fare molte raccomandazioni sul fatto che devo ricominciare con maggior impegno il rilassamento tramite il comando "muscoli giù".
Non verifico mai lo stato della contrattura tramite automassaggi perchè la dottoressa stessa me li aveva sconsigliati. Ritiene che se non fatti a dovere possano danneggiare più che dar beneficio. Mi ha spiegato alcuni massaggi esterni che devo fare ogni sera.
Però ora che ci penso in estate mi aveva spiegato una versione di massaggio interno un pò più soft. Magari potrei provare quella.

In ogni caso durante la manipolazione ha constatato che la muscolatura è "bella morbida" e che i punti di dolore sono pochissimi e di bassa intensità. Fico no?!?!!? :grin:
Io pensavo di essere peggiorata rispetto alla precedente seduta (un mese e mezzo prima) perchè i sintomi sono lievemente peggiorati.
Riassumendo ora sento dolore e fastidi all'uretra per alcune ore al giorno, tipicamente mattina e sera. In certi giorni sento anche male alla vescica, poi di solito dopo qualche ora passa o comunque migliora.
La vulva sta bene anche se i problemi di solito compaiono nel post rapporto (24-36 ore dopo) e ora di rapporti non ne ho. Che voglia ho di "godermi" il dolore per i 10 giorni successivi all'amore? Zero!
Vulva infiammata e irritata anche dopo seduta Borella per un paio di giorni. Ma questo ci sta.

Qualche parola per te, Alyna, che con il tuo post mi hai dato una guida nuova. Le punizioni non esistono è qualcosa che mi è facile capire con la razionalità ma che mi è difficile interiorizzare. Tuttavia ci sto provando. Io stessa noto che se lascio andare le situazioni spiacevoli, se perdòno di più (quindi io stessa rinuncio a punire), allora inizio a credere che anche per me le punizioni non esistono.
Alla fine riceviamo quello che diamo. Io sono una persona un pò categorica e che abbisogna di controllare gli eventi ma, se provo a lasciar fare un pò più al fato, tutto fila meglio, posso archiviare le questioni ordinarie senza preoccuparmi di pilotarne l'esito, conservo le energie e accetto quel che arriva (cosa iper difficile) così com'è... e alla fine mi accorgo che quello che arriva, se non è molto bello, non arriva per punirmi, ma perchè fa parte dello scorrere degli eventi e va preso per quel che è. Senza dargli più significato di quel che serve.
Quindi, si, merito tutto quello che posso darmi.
Ne ho di strada davanti per imparare a prendermi davvero cura di me. Mi sento una bambina, in questo senso.

Nei prossimi giorni voglio andarmi a comprare un anello. Uno bello. Lo voglio fare perchè è come se me lo regalasse mia madre.
Ne ho già visti un paio molto belli ma non avevano la pietra azzurra che piacerebbe a lei. Sono sicura che quello giusto esiste e voglio indossarlo e pensare che lei è con me. Mi manca tantissimo.
Liberarmi delle sue cose, occuparmi della burocrazia di banche, inps e altro, sono tutte cose pesantissime. Mi straziano. Correvo così tanto quando era malata che avevo poco tempo per pensare a cosa stava realmente succedendo e adesso sono qui senza più lei e mi sento sola.

Buona giornata, un bacione
Daria

Re: Storia di Daria

Messaggioda Frens » mer nov 16, 2016 4:15 pm

Ciao Daria, bell'idea quella dell'anello, anche a me piacerebbe con un'acquamarina o uno zaffiro.
Un abbraccio :potpot:

Re: Storia di Daria

Messaggioda flo67 » mer nov 16, 2016 6:46 pm

Daria carissima,
il muscolo pelvico che "deve andare giù", si vede che non si è ancora addomesticato. Serve tanta pazienza, e tanti esercizi. La situazione si sbloccherà prima o poi vedrai, solo che non hai raggiunto quella soglia per cui il muscolo riesce a stare rilassato anche se tu non dai il comando "rilascia". Ma non è una cosa grave, capita anche a me ancora, che sono guarita, interrogandomi sento di essere un pò tesa, ma basta il pensiero e quello si rimette a cuccia giù buono.

Per l'altro discorso, io trovo l'anello un autoregalo bellissimo. Ovvio che tua mamma vive in te, nei tuoi ricordi, nel tuo cuore, ma se tu vorrai dare un significato speciale all'anello che, passando davanti una vetrina, ti folgorerà e si farà comprare, beh allora diventerà un dono che si dona. :ciao:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Brighid88 » mer nov 16, 2016 7:29 pm

Ciao Daria !come ti ha detto Flo non preoccuparti se senti il muscolo salire,appena lo senti buttalo giù ,succede anche a me specie quando faccio le cose di fretta di sentirlo super contratto ma do subito il comando rilascia ,se necessario mi fermo un attimo e rilasso tutto per bene !
L idea dell anello è davvero molto bella,sai? :): ti mando un forte abbraccio!

Re: Storia di Daria

Messaggioda Mare73 » gio nov 17, 2016 6:51 pm

Daria ha scritto:ho alternato anche periodi in cui ho "dimenticato" il mio pavimento pelvico per vari motivi
Vedrai che adesso, riprendendo il tutto con costanza, noterai anche tu i progressi di cui hai letto nelle altre storie.

Daria ha scritto:ora che ci penso in estate mi aveva spiegato una versione di massaggio interno un pò più soft. Magari potrei provare quella.
Secondo me è una buona idea: comincia piano piano, solo qualche minuto, con mano leggera, litri di lubrificante e quintali di tranquillità, magari neanche tutti i giorni. E vedi come va.

Daria ha scritto:In ogni caso durante la manipolazione ha constatato che la muscolatura è "bella morbida" e che i punti di dolore sono pochissimi e di bassa intensità. Fico no?!?!!?
:grin: Ma fichissimo!!

Daria ha scritto:voglio indossarlo e pensare che lei è con me
Lei È con te. E tra poco questo regalo te lo ricorderà in ogni momento.

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » mer nov 23, 2016 9:51 am

Buongiorno ragazze carissime

Giusto un paio di cose.
In questi ultimi 3 o 4 giorni sono a sintomi ZERO!
É o non è una figata pazzesca?!?!?!
Certo sto tenendo sempre lo scaldino addosso e mi sto impegnando un sacco con i kr. A proposito di questi ultimi devo dire che sento proprio i muscoli che scendono un sacco e che fanno tanta strada per arrivare giù. Il che da una parte significa che erano molto contratti un attimo prima e/o che sono molto brava a farli scendere completamente! Quale votiamo? Io la seconda Ihihih

L'altra sera ho bevuto una cosa con alexsandra e devo dire che é stato bello trovarsi di fronte ad una persona cosí consapevole della vita e delle nostre patologie. E che saggezza nell'affrontare le difficoltà!
Bello incontrare dal vivo una frequentatrice del forum.

Anello della mamma: forse l'ho trovato. Costa un botto ma lì dentro c'è un bel po' di Eleonora. Se lo indossassi mi sembrerebbe di averla sempre con me...

A presto
D

Re: Storia di Daria

Messaggioda signo » mer nov 23, 2016 9:59 am

Daria questa è una notiziona :yahoo: Grazie per questo aggiornamento positivo! Ti sei impegnata tantissimo e i risultati stanno arrivando! Voto anch'io per la seconda :mrgreen:

Capisco come tu ti sia sentita ad incontrare Alex (che è una ragazza in gambissima), mi è capitato lo stesso quando ho incontrato per la prima volta Lyra: un'emozione incredibile.

Sono anche felicissima che tu abbia già trovato l'anello, era lì ad aspettarti. :baci:

Re: Storia di Daria

Messaggioda flo67 » mer nov 23, 2016 12:09 pm

Bellissimo aggiornamento Daria ::::: :::::

Re: Storia di Daria

Messaggioda Mare73 » mer nov 23, 2016 1:47 pm

Che bello, Daria! Tutto.

Daria ha scritto:Bello incontrare dal vivo una frequentatrice del forum.

Capisco anch'io, come dice signo è un'emozione enorme, da cuore che batte fortissimo.

Daria ha scritto:Costa un botto
:lol: E un botto ti ripagherà.

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » mer nov 23, 2016 6:31 pm

Si, niente male come aggiornamento!

Avrei un paio di domande tecniche.

Riguardo al rilascio dei muscoli pelvici: ho trovato tempo fa che se rilascio innanzitutto i muscoli anali (come se dovessi evacuare) mi viene spontaneo rilasciare anche quelli vestibolari. Capita anche a voi? Difatti ho fatto qualche prova sul wc e, rilasciando i muscoli dietro, non riesco a trattenere l'urina perché automaticamente anche i muscoli più anteriori si aprono.

Poi.
Alla prima visita con Pesce mi fu spiegato, proprio da lui, come eseguire il rilassamento. Quindi dovevo lasciar andare tutto quanto là sotto senza paura di urinare x sbaglio, perché tanto l'urina non esce salvo che non si abbia la vescica piena.
Io però avrei da obiettare su questa descrizione.
Sicuramente devo rilasciare i muscoli, ok. Tuttavia, che la vescica sia piena o solo a metà, l'urina non esce perché alcuni strategici muscoletti rimangono contratti. Che poi sono gli stessi muscoletti che invece rilasciamo (assieme a tutti gli altri) quando dobbiamo davvero urinare.
Se questo ragionamento é corretto potremmo dire che il rilascio totale ci puó essere solo quando ci scarichiamo, giusto?
E quindi i kr che solitamente facciamo costituiscono idealmente il rilassamento massimo possibile teso però ad evitare la fuoriuscita di urina o feci.
Eh? Che dite?

A presto!
Daria

Re: Storia di Daria

Messaggioda Lalli33 » mer nov 23, 2016 7:35 pm

Ciao Daria che bello il tuo aggiornamento, davvero, mi fa piacere leggere che stai meglio in questi giorni e che hai visto un anello che ti piace :love1:
Ti darei la mia opinione sul secondo punto...poi magari è un'idiozia eh...peró anche io sono d'accordo col fatto che il kr debba far rilassare i muscoli al massimo ma senza il rilascio di urina, altrimenti una si farebbe pipì addosso sempre, anche poche gocce...cioè credo che sia fondamentale che comunque la pipì venga trattenuta...forse Pesce ti ha detto così perchè all'inizio non avendo il pieno controllo della muscolatura magari puó succedere e quindi ha voluto semplicemente tranquillizzarti o comunque perchè magari inizialmente si ha la sensazione che rilassando troppo si possa lasciare andare anche un po' di urina e quindi si rimane comunque contratte perchè psicologicamente ci si blocca...puó essere una buona spiegazione?

Re: Storia di Daria

Messaggioda Lalli33 » mer nov 23, 2016 7:37 pm

Oddio..non so se sia comprensibile quello che ho appena scritto :humm:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Lalli33 » sab nov 26, 2016 10:21 am

Eh niente Daria, ci hanno lasciate in balia delle nostre congetture :lol: come stai? Procede sempre tutto bene? :baci:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Aliruna » sab nov 26, 2016 10:24 am

Perdonateci!
Dunque, sono domande un po' difficili perché non ho tutta questa conoscenza specifica dell'anatomia. Penso che nel caso della prima domanda ciò che hai descritto sia normale. E penso anche che il tuo ragionamento sulla seconda questione sia corretto. A volte tuttavia esistono anche perdite di urina dovute proprio alla contrattura. Si chiama incontinenza paradossa.

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » sab nov 26, 2016 10:32 am

Buongiorno veloce!
Grazie x i vostri messaggi.
Lalli, ci sto riflettendo man mano che esercito il mio pp al rilassamento.
Ali, non sapevo si chiamasse incontinenza paradossa. Me la andrò a cercare.

Ho molti pensieri costruttivi in testa ultimamente.
Cmq a sintomi sto ancora abbastanza bene: giovedì é stato un giorno un po' più difficile perché ero tesa a causa di un problema da risolvere.

Vi farò sapere asap.

Un bacione a voi due e a chi passa di qua.

Daria

Re: Storia di Daria

Messaggioda alexsandra » sab nov 26, 2016 10:56 am

Ciao Daria
Finalmente riesco a scriverti!
Volevo dirti che mi ha fatto veramente piacere stare in tua compagnia lunedì. Ti ho sentita veramente vicina a me, sia per quanto riguarda la nostra patologia ma anche per tutto il resto riguardante la situazione famigliare.
Mi fa piacere per te che questo sia un periodo con pochi sintomi!

Spero avremo modo di vederci ancora!
Un abbraccio!

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » sab nov 26, 2016 4:59 pm

Ecco, mi fermo solo un minuto per dedicare due righe scritte a questo giorno di merda, come lo sono stati e lo saranno molti altri perché può essere solo cosí un giorno in cui prendi le scarpe di tua mamma per sbarazzartene!
I vestiti, le borsette, e ora le scarpe. Quelle che indossava al mio matrimonio, quelle per le escursioni in montagna, quelle estive, quelle comode per l'alluce valgo, tutte quelle da ginnastica per andare a lavorare... Tutta, tutta la sua vita che mi scorre fra le mani e devo buttare via tutto!
É uno schifo, é uno schifo schifoso perché lei non c'è più e mi rimane solo da scegliere la maledetta foto per la lapide!!! Questa é bella, si, però indossa la tuta e non va bene. Allora questa qui però la luce é fioca e allora meglio quella della carta d'identità oppure...
Oppure una cippa!!! Non voglio scegliere la foto per il cimitero! Non voglio mettere le mani alle sue cose da sarta, ai libri di cucito, alle ricette raccolte per tutta la vita! Non voglio smontare i mobili e buttarli e manco voglio regalarli! Non voglio vedere la sua cucina vuota, la casa fredda e il mondo che va avanti lo stesso! Il mondo é un altro adesso, é diverso e un po' più vuoto di prima.
Non voglio pensare che é morta.

Ogni scatola sua che apro é un pezzo di vita che se ne va. Mi torna in mente in un attimo giusto per farmi sentire la fitta di dolore che mi comunica che tutto questo é finito.

E ripenso alle ultime parole distinte che ha detto a me prima della sala operatoria. Ti voglio bene.
Non le sentirò più.

Torno a svuotare. La casa o me stessa boh...

Re: Storia di Daria

Messaggioda Aliruna » sab nov 26, 2016 11:25 pm

Daria bella. Non te stessa. Come potresti svuotarti dei ricordi, dei sentimenti, delle cose che avete condiviso? E sono proprio i ricordi che ti aiuteranno: ricorderai quelle scarpe quando penserai a lei il giorno del matrimonio. Ricorderai la sua voce che ti dice "ti voglio bene". È un tipo di amore che non ha bisogno della vita per esistere. È ancora vero, oltre lo spazio e il tempo.

Re: Storia di Daria

Messaggioda Stefania 69 » mar nov 29, 2016 1:06 pm

Scusami Daria, se mi permetto in un momento cosi' delicato.

Ci sono cose che vanno fatte, e' vero, ma altre forse si possono rimandare, anche se magari noi per primi diamo per scontato che non sia cosi' .
Non e' la prima volta che mi viene da scriverti queste cose, ma mi ero trattenuta per timore di essere inopportuna.
Mi chiedo, c'e' una ragione pressante, vera che ti costringe a fare tutto questo adesso, nel momento in cui stai dicendo con tutta te stessa che non vorresti farlo? E' una tua necessita' emotiva, ci sono motivi pratici (che ne so, dovete vendere quella casa...) oppure e' "solo" (permettimi questa parola tra mille virgolette) un tuo schema mentale che magari in altri momenti ti aiuta ma in questo caso costituisce un vincolo non necessario che anzi ti costringe a fare quello che non vorresti e ti ferisce?
Magari se non ci sono necessita' reali ti potresti ritrovare piu' serena a riprendere tutto in mano dopo aver lasciato decantare un pochino il dolore. Magari scopri che basta fermarsi solo per qualche settimana senza questo dovere che oggi mi sembra ti opprima e forse potrebbe essere semplicemente autoimposto.
Stessa cosa per la foto. Il cimitero DEVE aspettare che passi la stagione invernale. Hai mesi di tempo perche' questa scelta diventi magari un gesto di affetto e tenerezza a sovrapporsi e magari un pochino sostituirsi allo strazio che e' ora.

Scusami se sono stata indelicata e' che mi fa male sentirti cosi'. :flower:

Re: Storia di Daria

Messaggioda Daria » mer nov 30, 2016 10:38 am

Ali, lo so che in realtà non mi svuoto, ma a volte le giornate ad occuparmi di quel che mia madre ha lasciato sono così dolorose che quasi non ci credo. Razionalmente lo so che dentro ho ancora tutto, ma la sua morte è uno strappo, la vivo come un'ingiustizia. Mi serve tempo, credo..

Stefania, non sei, non siete affatto indelicate o altro. Anzi, siete care. Lo so, quando sto male sembro intoccabile, ma alla fine sono sempre io... o almeno credo! Passo giornate abbastanza buone, prevalentemente quelle lavorative, perchè stacco mentalmente e mi distraggo col lavoro, che amo molto. E poi passo giornate o serate a soffrire e a pensare a mia madre, a quel che ha sofferto, a quanto avrebbe potuto vivere. Penso anche al bimbo che ho perso, a quando l'ho tenuto in braccio. Penso che non dovresti mai tenere in braccio il tuo bimbo morto. Mai. Penso che nell'ultimo anno emmezzo ho sofferto tanto per contrattura e vulvodinia. Dolore fisico a manetta, isolamento sociale, riduzione ai minimi termini della mia libertà, vita di m.rda (oggi ho la creanza di mettere almeno il puntino..).
Insomma, no dai, intervenite, scrivete quello che volete. Sgridatemi, siate qui! Va bene benissimo. La mia vita è concentrata di cose sgradevoli, sento la morte dentro per la maggior parte del tempo. La mia lotta ora è con queste cose, vorrei ricominciare a vivere al meglio delle mie possibilità, vorrei guarire, vorrei tenere dentro il meglio di mia mamma, della mezza gravidanza che ho fatto (la sola!!!), degli aspetti positivi della malattia...
La casa di mia mamma è in affitto. Dobbiamo renderla vuota ai nuovi inquilini entro fine dicembre.
La foto del cimitero è un modo di dare dignità a quella lapide, perchè dietro c'è lei. Mi fa male, si, malissimo, perchè ogni mio movimento volto alla sistemazione definitiva di mia mamma è un passo in più nella separazione da lei. Non accetto la sua morte e tutto quello che sto, a fatica, facendo è un passo verso l'accettazione. Forse è la parola "definitiva" che odio più di tutto.
Ogni scarpa che porto via da quella casa è un saluto e contemporaneamente la preparazione del suo posto nella mia anima.
Però fa male.
Credo che lo sfogo di sabato fosse un infantile tentativo di ribellarmi a tutto questo. Come se farlo bastasse a farla tornare... é pietoso, lo so. Ma è umano, penso. No?

Venerdì sera vado a vedere un anello con un'acquamarina. Ho notato che certe acquamarina sono luminosissime.

Daria


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