Mi chiamo Maddalena, e di E.Coli sono piena.

[pista]

Parlarne è sempre positivo. Non posso e non sono in grado di dare consigli,certe situazioni vanno vissute.
Cerca solo di volerti bene e di mettere il tuo benessere al primo posto. Bacio

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[michiamoMaddalena]

Grazie, hai ragione, ci provo il più possibile

[flo67]

Un rapporto interrotto per anni e poi ripreso è di per sè difficoltoso da gestire, mi sembra che tu ce la stia mettendo tutta però e si avverte molto il tuo bisogno di avere un padre che faccia parte della tua vita anche se marginalmente.
Ti auguro con tutto il cuore di saperlo gestire sempre meglio!

[michiamoMaddalena]

Grazie Flo, ma sì tutto sommato me la cavicchio. Speriamo al massimo che io riesca a mettermi l'anima in pace il prima possibile .
Un bacio, grazie ad entrambe di essere passate.

[Laura69]

"Mettermi l'anima in pace"... Se vuoi: in che modo ti piacerebbe farlo? Cercando di cambiare il rapporto? Come? Accettandolo per quel che è? Cosa provi quando ti dice che ti comporti come tua madre?
Tu gli hai mai parlato a cuore aperto delle sensazioni che provi nei suoi confronti oppure temi che possa allontanarsi?
E se potessi farlo magari scrivendogli una lettera che inizia con "caro papà, non ti ho mai detto che... " cosa gli scriveresti?
Solo se ti va.







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[michiamoMaddalena]

Sì intendevo mettermi l'anima in pace smettendola di sperare che smetta di comportarsi così, e accettandolo così com'è.

Sì gli ho parlato di tutto. Tutto qualsiasi cosa, è sempre pronto a dire che la colpa è di qualcunaltro. Mia, della sua ex moglie (mia madre), dei suoi genitori, della sua attuale moglie... È lui che non viene mai capito, siamo noi che non capiamo le sue magari buone intenzioni.
Comunque abbiamo litigato tantissime volte, e non si è mai allontanato, anzi sono le volte che si è fatto sentire di piú, perché è capriccioso, nel senso che se deve allontanarsi deve essere lui a deciderlo, gli ho detto più volte di non chiamarmi più perché non lo volevo più sentire, non è stato concepibile.
Mi fa dei tipo "dispetti" una volta mi ha telefonato 11 volte in un'ora giusto così perché gli avevo chiesto di non farlo e quindi non rispondevo.

Una lettera non basterebbe, gliene ho dette davvero tante. Non è serviro a niente, conclude sempre dicendomi "praticamente" cosa dovrebbe fare secondo me, per dimostrarmi che non lo so nemmeno io cosa vorrei, "e lo vedi che non lo sai nemmeno tu? Cosa devo farti io allora?"

Comunque intendevo sua madre, non la mia.

Ti ringrazio moltissimo Laura!
Comunque io ragionando so perfettamente che non è recuperabile devo solo decidermi. Baci!

[Stefania 69]

Ma magari non e' che non sia recuperabile, e che... lui e' proprio cosi'.
A volte le persone hanno aspetti del carattere talmente lontane da quello che ci aspetteremmo o siamo disposti ad accogliere che non riusciamo a fare a meno di pensare che dovrebbero cambiare. Sta a noi capire fino a che punto siamo disposti ad accettarle, senza per questo arrivare a farci male. Con alcuni e' facilissimo, con altri un po' meno e con altri ancora quasi impossibile, non esiste un livello standard; vale per tutti, anche per gli altri nei nostri confronti ed e' una reazione assolutamente individuale.

[michiamoMaddalena]

Si si è proprio questa la verità lui è fatto cosi e a me non va bene.
Comunque tutto sommato cerco di vedere anche in questocaso il bene della situazione, quando non si tratta di me e di lui andiamo d'accordo.
Vabbe piano piano me ne faccio una ragione. Grazie ancora a tutte, un bacio grande!

[Laura69]

Scusami... avevo letto male!
Disattenta io!

A me sembra che tu sia vicina al tuo obiettivo perché parli di lui con molta consapevolezza e non ti lasci sopraffare.
Anch'io ho vissuto un'esperienza particolare con mio fratello... e so quanto sia difficile accettare che una persona ti ami in modo diverso da come vorresti.
Con l'aggravante, da parte mia, di essermi colpevolizzata inconsciamente e per tanto tempo, di non essere meritevole di amore e aver trasferito anche fuori da quel rapporto, l'insicurezza che mi generava.
Per fortuna anche dalle esperienze più tristi si riesce a trarre qualcosa di buono.
Oggi mi è più facile fare affidamento su me stessa e non temo la solitudine perché ciò che cercavo fuori l'ho trovato dentro di me.


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[michiamoMaddalena]

Siamo molto simili da questo punto di vista allora, non me ne parlare, sono la regina dei sensi di colpa. È esattamente come dici tu, brava e grazie che l'hai detto tu perché per me sono cose tabù che non riesco a dire nemmeno a me stessa, mi dà fastidio persino pensarle, ma sono così, mi sento in colpa per tutto, ho terribilmente paura di ritrovarmi sola e combino infiniti danni con tutte le persone che mi si avvicinano,
ti faccio i complimenti per averlo superato, io ci sto lavorando da anni, e devo dire che già va molto meglio, sì la consapevolezza di cui parli (grazie per averlo notato ) mi rende orgogliosa di me stessa, segno che qualcosa col tempo è cambiato quando mi guardo indietro.

Vi ringrazio ancora tutte per l'ascolto.

[Rosanna]

cosa può significare il fatto che dopo dieci minuti dopo aver defecato mi venga da fare due tre volte la pipì? A distanza di pochissimo.
Cioè insomma vado in bagno (tra le altre cose faccio anche pipì). Poi esco, e dopo dieci minuti un quarto d'ora circa inizia continuamente a scapparmi come se non sapessi più tenerla...
Può darsi che la vescica si rilassi? Quando vado a farla poi non ce n'è tanta... se volessimo misurarla in secondi, scorre per circa tre. Però lo stimolo è come se ce ne fosse tanta.

Le feci vanno a stimolare/irritare il pudendo che passa proprio accanto al retto. Di conseguenza finchè non torna in modalità non eccitata, il nervo continuerà a mandare segnali alterati al cervello. I tempi di recupero sono soggettivi, ma ho visto che variano da mezzora a mezza giornata, raramente tutto il giorno.

[Rosanna]

può essere che dopo aver defecato la vescica abbia più "spazio" e si dilati meglio?

Fosse così sarebbe più capiente e lo stimolo arriverebbe più tardi, non prima.

[Rosanna]

La mia ipotesi era che quando il retto si libera l intestino si muove c è più spazio e passano più liquidi che arrivano in vescica velocemente ed ecco lo stimolo. Sarà fantascienza?

Abbastanza. I liquidi passano lo stesso, altrimenti ci sarebbe un ristagno a monte e quindi dilatazione renale con forti coliche.

Laura, Ste e Ondi, ho visto solo adesso che avevate già spiegato proprio quello che ho poi scritto anch'io.

[michiamoMaddalena]

Ciao, grazie Rosanna e alle altre per la spiegazione. Ora ho inteso.

Oggi sto peggio del solito, mi sento molto più secca, dopo la prima pipì del mattino mi è rimasto un po' di bruciore uretrale costante che non se ne va, e da qualche ora ho iniziato a sentire i 2 trigger point all'interno del vestibolo che bruciano. Li sento proprio chiaramente, non mi era mai successo che iniziassero così spontaneamente. Mannaggia è proprio vero che non si sa mai cosa combina la neuropatia, un giorno stai bene e il giorno dopo senza un apparente motivo sembra di peggiorare moltissimo tutto di colpo!
Sarà che ho preso il miorilassante più tardi del solito? Sarà che già il dolore all'uretra mi ha fatto contrarre ulteriormente?
Comunque vado di Kegel R. e passerà così come è arrivato...

Ah ecco, stavo quasi dimenticandomi, secondo voi va bene lo stesso se faccio gli esercizi di K.R. sempre senza prima contrarre? Butto solo giù il muscolo, perché mi sento che sia il modo più naturale per me... io cerco sempre di stare il più possibile rilassata, di respirare di pancia e sedendomi sempre come un cowboy appena sceso da cavallo, per cercare di farmi entrare in testa che quello deve essere il modo naturale, e in tutto ciò quando devo iniziare i KR non mi va mai di contrarre prima di rilasciare, alcune volte mi dovrei proprio concentrare e sforzare molto per farlo, allora butto direttamente giù il muscolo, e lo lascio giù il più che posso... Va bene no?

Grazie,

[Natina]

Va benissimo! Io sono sicura che il bruciore che hai sia dipeso dalla contrattura, quindi butta giù il muscolo, respira e se riesci metti qualcosa di caldo. Vedrai che va meglio.

[Ondina88]

sedendomi sempre come un cowboy appena sceso da cavallo

C-cioè?

[michiamoMaddalena]

Con le gambe aperte e pure con il sedere un po' tirato in avanti e la schiena poggiata, insomma, la posizione più elegante che ti viene in mente...

[Ondina88]

[Laura69]

Uhm... gambe larghe (e soprattutto rilassate), ok.
Ma sedere un po' tirato in avanti e schiena poggiata (tipo alla spalliera del divano o della sedia) mi fa tanto pensare ad una posizione per me fastidiosa perché schiaccia e mi fa avere sintomi neuropatici al coccige e non solo...
In ufficio ho imparato una postura che mi dà meno problemi e che è: piedi a terra, gambe un po' divaricate e schiena dritta (e devo correggermi spesso perché di mio tendo ad 'afflosciarmi' comprimo il diaframma e sposto il bacino in avanti con conseguenti fastidi).
A casa, quando raggiungo il divano, sto distesa su un fianco. Mi fa bene anche esercizio piede su ginocchio opposto. Sempre attenta a non stringere i glutei.


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[michiamoMaddalena]

Sì sì, hai ragione, stare così comprime il coccige, ma comunque non ci sto sempre (e mai sulle sedie dure) perché dopo poco risulta scomodo proprio per il sedere, è vero.
Tuttavia mi aiuta a respirare di diaframma e rilassare il muscolo, spesso mi ci metto prima di iniziare i kegel, perché alcune volte sono un po' contratta e non mi ricordo da dove si comincia!
Quello che faccio sempre però è sedermi con le gambe allargate, stare con le gambe unite o addirittura incrociate ha iniziato a risultarmi quasi insopportabile