Mi sono resa conto che non si può far copia-incolla da tutti i testi (soprattutto quelli di Rosanna che sono molto sintetici, e la cosa migliore è usare il “cita", strumento fondamentale per il quale dobbiamo ringraziare il ns. Administrator...)
Allora per il momento parto dalla tua lettera, Laura (e intanto attendo che scatti l’ora “x” per tornare sul forum).
Non ti preoccupare per “l’ordine” degli argomenti perché io ho sempre fatto fatica a seguirne uno; parto da una cosa, poi ne rincorro un’altra , e alla fine rimane qualche “incompiuto”.
Quando tu dici che l’importante è allontanarmi non tanto da Paolo, ma da ciò che di lui mi fa male … beh, significa allontanarmi da Paolo. Perché lui non cambierà, ne’ io posso essere disposta a cambiare radicalmente la mia vita per venire incontro ai suoi capricci o al suo stile “vivi alla giornata e non preoccuparti di niente”. A volte lo invidio per questa sua leggerezza, altre volta mi fa rabbia. Ma ci sono troppi aspetti di lui che mi fanno star male (prima di tutto questo suo porsi come un eterno bambino) e se non inizia ad essere uomo, ho paura che non saremo mai coppia.
Come dice anche la dott.ssa Di Maria, verrà il momento in cui prenderò la decisione.
Non è ora.
Ma il solo fatto che in questi giorni io mi senta così serena … che il mio desiderio di andare in montagna sia pari a zero … che sia contenta di avere la schiena a pezzi perché ho lavato i pavimenti, e i tappeti, e fatto 3 lavatrici e una torta alla banana …
Tu puoi dirmi “queste cose puoi farle comunque” ma non è vero, non le posso fare allo stesso modo! Io AMO la mia casa, ed è una soddisfazione per me avere il tempo per curarla con calma e con metodo. Questo è chiaro a me, ma non a lui ... E mentre io sono soddisfatta di me stessa e mi dico da sola "brava", per lui sono azioni meccaniche dovute, normali, che è ovvio io faccia.
Laura69 ha scritto:Allora mi chiedo: Anna ha un ricordo di sé come donna sicura? Lo è mai stata? Com'era? Cosa la faceva sentire bene? Paolo lo ha conosciuto quando era una donna sicura o altri (e per quanto tempo?) l'avevano già messa alla prova?
Soprattutto: come vorrebbe essere ora Anna? Quando si immagina sicura, come si immagina? Cosa fa Anna sicura che Anna insicura non fa?
Sì, Laura, questa domanda è un faro. Le risposte che tu poni, io le sto dando a me ora. Ed è la prima volta che lo faccio, nonostante tutta l'introspezione che cerco in me stessa...
C'è stato un tempo in cui ero una donna sicura. Molto sicura.
Diciamo circa 10 anni fa.
Cambiavo lavori ogni 2 anni perchè molte società di costruzioni mi facevano proposte migliorative sia economicamente, sia professionalmente.
Mi occupavo di gare d'appalto e davo l'idea di avere sempre una risposta sicura, anche quando in realtà non lo ero; ma lavoravo con uomini che sembravano rocce invece erano di cristallo .... loro volevano rassicurazioni, io le davo.
Ero single e sembravo un tipo "facile", ma non lo sono mai stata.
Questo a volte mi ha giocato contro, ma mai in maniera drastica.
Provenivo da un lunghissimo fidanzamento con un ragazzo che sessualmente mi aveva massacrata, ed ero reduce dalla prima battaglia a suon di antibiotici/visite specialistiche eccetera: la mia soluzione era stata mollare l'uomo e il sesso, trovare un bravo psichiatra e farmi aiutare a superare i momenti di panico. Senza sesso stavo bene e comunque tutta la mia vita era trasportata sul lavoro. Non ne avevo una privata, non significativa. I miei genitori stavano bene, io vivevo sola da molto tempo, ero autonoma, sia economicamente, sia emotivamente. Bastavo a me stessa. Avevo i miei libri, i miei film d'essai, le mie passioni strampalate (tipo dipingere sul vetro, o scrivere romanzetti che una casa editrice ogni tanto pubblicava).
Avevo persino una relazione occasionale con un ragazzo che lavorava alla Tim; per fare l'amore con lui mi aiutava una birra (io non tengo l'alcool) , mi disinibiva e non avevo paura ... mai avuta una cistite con Stefano, ma comunque conto i rapporti sessuali sulle dita di una mano, forse di due.
Non so stabilire l'anno esatto della rottura di questo meccanismo perfetto, che comunque stava in piedi perchè io volevo così, ma zoppicava. 14 ore di lavoro e non avere il tempo per pensare non significava vivere, ma sopravvivere.
La mia relazione "ufficiale" di rilievo è stata con un uomo di 20 anni più vecchio, che non ha preteso nulla di sessuale per 4 anni, e dopo la prima volta che abbiamo fatto l'amore (cistite emorragica) si è allontanato fino a cercare una donna più sana (credo l'allontamento sia dovuto a quello. E' un buon amico ma non mi attraeva fisicamente ne' mi attrae ora ... era il mio alibi sociale, se vogliamo).
Comunque è capitato tutto in maniera veloce , come una scossa di terremoto e un miliardo di scosse di assestamento.
Il 9 gennaio 2009 la bomba più devastante: un bravissimo chirurgo mi ha salvato la vita (circa il 30% di possibilità di sopravvivenza).
Non ne ho mai parlato, e non mi piace farlo, ma stasera sto parlando a me stessa oltre che a voi.
Poco dopo è morto improvvisamente il mio datore di lavoro, il mio mentore, un uomo che mi voleva un infinito bene (contraccambiato).
Poi si è ammalato papà (che è tuttora in fin di vita), è morto il mio migliore amico (a 34 anni), ho perso il lavoro.
Per concludere, il 18 dicembre è morto anche il mio cagnolino e il 25 il gatto (che avevano raccolto dalla strada più o meno nello stesso periodo e si volevano un bene infinito: avevano neanche 6 anni, erano giovani pure loro ...)
Laura69 ha scritto:Soprattutto: come vorrebbe essere ora Anna? Quando si immagina sicura, come si immagina?
Vorrei essere com'ero ... vorrei affrontare il mondo, le trasferte all'estero, le traduzioni simultanee ...
Mi immagino nel mio ufficio a chiudere una gara d'appalto , assieme al team con il quale ho lavorato per chiuderla; vorrei risentire quella sensazione incredibile che provi a lavorare di notte assieme ad altri colleghi, quel rapporto unico che si crea e che rimane indissolubile.
Laura69 ha scritto:Cosa fa Anna sicura che Anna insicura non fa?
Anna sicura si butta senza pensare; Anna insicura pensa troppo e si rovina la vita.
Anna sicura è priva di vincoli morali e familiari che le impediscono di muoversi; Anna insicura diventa schiava degli altri e ne teme il giudizio.
Laura69 ha scritto:Sono sicurissima che venire al raduno potrebbe piacerti
Credo di sì, ma il mio rapporto con la neve è terribile. Non solo no so sciare, ma neanche cammincarci sopra, e la cosa più pesante che ho sono i jeans. Non sopporto le calze e niente di troppo grosso. E poi, una grossa verità: da sola ho girato ovunque, ogni anno andavo a Malta per Pasqua ... la compagnia mi fa paura, non so perchè. Mi sento inadeguata.
Laura69 ha scritto:Se le vedessi dalla prospettiva "donna dominante
MAI PENSATO! ma potresti proprio aver ragione ....
Laura, ti ringrazio moltissimo per avermi portata a parlare ... con me stessa.
Perchè le tue domande, io non me le sono mai posta.
E ora, stasera, alle 0.02 del 29 dicembre 2012 mi sto rendendo conto che il problema non è Paolo, ma sono io.
E su di me devo lavorare, per cambiare me stessa, non lui.
E ora ... veniamo a Rosanna (ho letto nella storia di Laura l'interessante approccio psicologico che avete ... così simile e così diverso) ...
Rosanna ha scritto:Risolutivo?
No, non lo è per nulla. L'informazione poi sulle resistenze che non verrebbero aumentate con una sola cp una tantum, è assolutamente falsa! E' il modo più veloce per incrementarle!
A me è stato detto dal Prof. Pesce quando ci siamo incontrati .... devo rivederlo a breve, gli chiederò lumi.
(Può essere che io abbia capito male, per questo ho chiesto informazioni a voi; durante la nostra visita il Prof. mi ha detto tantissime cose e posso aver memorizzato malamente).
Rosanna ha scritto:Vuoi parlarne in off topic?
No, volevo solo fare una battuta (che a quanto pare non mi è riuscita).
Rosanna, in questo sito tenere segreti è controproducente, idiota e senza senso.
E' l'unico posto in cui posso togliermi ogni maschera.
Siete le sole persone che conoscono quello che c'è dentro di me (che, a questo punto, mi sembra molto più importante dei miei attacchi di cistite).
E' una forma di aiuto (e anche di auto-aiuto alla quale sono indotta) che non avevo mai considerato quando mi sono iscritta, e che invece ognuna di noi dovrebbe considerare: non è mai tardi per mettersi in discussione , per scavare dentro, per aprire i vasi di pandora.
Qualsiasi cosa contengano.
Rosanna ha scritto:Per questo e per tanti altri lati del suo carattere che hai descritto io sono pronta a scommettere che ha una dipendenza dal gioco d'azzardo
So che ce l'ha, e cerco di fargli capire che questo problema esiste. Ma lui non lo vuole vedere ... non lo ammette ... e lo vedo convinto. Quando sei dipendente da qualcosa (benzodiazepine, alcool, droga, gioco) il primo passo per iniziare a smettere è riconoscere di avere un problema. Lui ritiene di non averne.
Rosanna ha scritto:Finchè non ci provi non potrai mai saperlo
Ci proverei se fossi libera. Ma non lo sono, non in questo momento. Tengo a questa relazione, perchè anche se è senza senso, io voglio bene a Paolo. E finchè questo sentimento è forte dentro di me, non proverò ad avere niente altro che buone amicizie con altri uomini. Se Paolo mi tradisce, ha i suoi motivi e fa le sue scelte. Io non sono Paolo. Io ho un codice morale, nella mia testa, dentro di me: non tradisco. E non mi metto nella situazione di tradire. Ne ricaverei solo un ulteriore incasinamento di una vita già di per sè complicata.
Rosanna ha scritto:Ma che razza di egoista schifoso!!
Su questo punto non sono d'accordo con te, Rosanna.
Io e Paolo non facciamo l'amore da quasi 6 mesi.
E' come se io fossi in dieta e mi sbattessero davanti ogni giorno una torta alla panna....
Che sia egoista su altre cose, ti dò pienamente ragione!!! elenco lungo .... ma qui mi sento di capirlo.