Ciao cara Gio...
è da quando ho letto il messaggio che rifletto.
Sulla paura, sul suo significato. Che cos'è per me la paura?
A volte è paura del passato... di cose che tornano a turbarmi e che non possono più farmi del male ma che comunque mi mettono in uno stato di apprensione.
A volte invece ho paura del futuro (di non guarire, di non essere abbastanza forte, abbastanza coraggiosa per affrontare quello che il destino riserva a me e ai miei cari).
Quasi mai ho paura al tempo presente. O se ce l'ho dura poco perché bene o male sono costretta in qualche modo ad affrontarla (sono sicura che tu fai lo stesso... sei più viva ed energica di 10 di noi messe insieme!).
Perciò penso che la paura mi dica anche quali sono stati e quali sono i miei limiti e mi inviti a prestare loro attenzione.
Io direi per il momento di scartare le paure delle cose passate e quelle delle cose future (cosa succederà a te o ai tuoi cari non puoi saperlo e non puoi porvi rimedio già oggi) e di concentrarti sulle paure di oggi. In questo modo già un po' restringi il campo d'azione e invece di combattere contro delle ombre, individui i veri nemici. E uno ad uno li neutralizzi. Come dice Cey, magari iniziando da quelli più piccoli.
gio31 ha scritto:Se le cose sono in ordine" fuori", posso stare bene anche" dentro".
Io lo pensavo spessissimo... poi ho cominciato a capire che è il contrario. Se stai bene "dentro"... le cose "fuori" ti sembrano a posto anche se non sono perfettamente in ordine! Perciò ora quando tutto "fuori" mi sembra un casino... mi dico che devo prima fare ordine dentro di me.
Forse ho razionalizzato troppo ma ti faccio un esempio stupidissimo.
Mi capita di fare sogni molto brutti. Tipo... che nella mia stanza ci sono delle presenze, degli spiriti malvagi. Mi sveglio in preda al panico. E spesso ho persino paura di allungarmi verso Marco perché appena sveglia non capisco quanto il sogno si sia spostato nella realtà...
Se mi sveglio di sicuro mi scappa la pipì e più ho paura più mi scappa. Quindi devo decidermi ad alzarmi se non voglio farla nel letto.
La paura mi blocca come una tenaglia ma sento il rumore delle ambulanze (abito vicino al P.S.
) quindi mi arriva qualcosa di reale... qualcosa che con le mie paure non ha a che fare e scioglie un po' la mia paura. Ascolto ancora e sento il respiro di Marco che ronfa vicino a me. No, uno spirito cattivo non ronfa in quel modo lì... è troppo tenero... Appoggio il primo piede per terra e mi dò da fare per correre verso il bagno. Potrei accendere la luce ma non lo faccio perché a quel punto mi sono resa conto che non può esserci proprio nessuno e che nessuno può farmi del male. La paura passa...
Ecco, è proprio una cosa stupida ma giusto per dirti che a volte le paure sono proprio più grandi del pericolo!