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Rosanna ha scritto:Dal mio libro:
Questo virus inizialmente penetra nel tessuto vulvare attraverso rapporti sessuali completi o orali, dando origine all'infezione primaria caratterizzata da gonfiore ed eritema delle grandi e delle piccole labbra, prurito e vescicole (afte), che in seguito si rompono trasformandosi in ulcere o erosioni molto dolorose e facilmente infettabili da funghi e batteri, febbre (talvolta elevata), dolore perineale, ingrossamento e indolenzimento dei linfonodi inguinali su entrambi i lati, anoressia, dolore muscolare, malessere, disuria. L'infezione spesso coinvolge anche le zone circostanti provocando uretriti, cistiti, vaginiti, infezioni del collo dell'utero e dell'ano. Il bruciore provocato dal passaggio dell'urina sulle ulcere è così intensa che può comportare ritenzione urinaria volontaria o inconscia. Anche la defecazione risulta dolorosa e difficoltosa. In alcuni casi tuttavia, l'infezione primaria decorre senza sintomi. Questa fase della malattia prende il nome di “infezione primaria”.
Dopo 1-3 settimane i sintomi regrediscono, ma il virus continua il suo percorso infettivo. Infatti abbandona i genitali per proseguire il suo viaggio all'interno dei nervi sensitivi che collegano queste zone al sistema nervoso più centrale, dove deporranno il loro patrimonio genetico (i loro “spermatozoi”). Una volta riattivato da fattori scatenanti come stress, affaticamento, esposizione al sole, ciclo mestruale, gravidanza,depressione, antibioticoterapie, traumi ed altre infezioni genitali, il virus effettua il percorso inverso e ritorna nella zona originaria da cui è entrato dando il via all'infezione secondaria. I sintomi di questa fase sono più deboli e consistono ancora in vescicole ma più localizzate, meno dolorose e guariscono più velocemente.
L'infezione da herpes virus può provocare anche stenosi dell'uretra e carcinomi della cervice in quanto facilita la penetrazione dell'hpv nel tessuto ulcerato. A causa dell'invasione delle vie nervose, l'herpes virus può portare a infiammazione delle meningi (meningite), delle radici nervose (radicoliti), del midollo spinale (mieliti), dei nervi con relativo dolore (nevralgie). L'interessamento del sistema nervoso può coinvolgere i nervi pelvici dando origine alla sintomatologia tipica della cistite, della nevralgia del pudendo, della vestibolite, o del dolore pelvico cronico.
La diagnosi viene fatta prelevando il contenuto delle vescicole e mettendolo in coltura oppure analizzando al microscopio le cellule, che assumono un aspetto caratteristico: diventano molto grandi, con più nuclei e rigonfi. Utile la ricerca degli anticorpi specifici per l'herpes di tipo 1.
La terapia consiste in farmaci antivirali (Acyclovir), vaccini (che mantengono attiva la reazione immunitaria contro le recidive), anestetici orali (ibuprofene sembra il più efficace) per ridurre i sintomi nelle fasi acute e locali (xilocaina), soluzioni come il permanganato di potassio che ha azione astringente, antimicotica, antibatterica (preventivo di infezioni concomitanti), metisoprinolo per aumentare le difese locali vaginali.
Purtroppo il virus non è eliminabile ed in seguito ai fattori scatenanti descritti prima la recidiva verrà riattivata.
gine ha scritto: Pensa che io stessa alle volte mi sfanculerei!!
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