Grazie Rossa.
probabilmente è come dici te. Sarà che non me l'aspettavo la recidiva e hai valutato bene dicendo che i "nonostante" mi hanno fatto avvitare su me stessa. Ma credo che sia umano. Tutti reagiamo a quello che ci succede: vuoi che sia una cistite inaspettata, sia che ci abbia lasciato il fidanzato, sia che abbiamo un lutto improvviso, o anche cose belle, non solo brutte. Ma tutte ti portano a riflettere. E le cose brutte ti portano quasi inevitabilmente ad avere un comportamento diverso da quello che hai tenuto (sennò a che serve l'esperienza? sapere che ti sei bruciata perchè hai infilato le mani nel fuoco ti porta inevitabilmente a tenere le mani, quanto meno fuori dal fuoco). Insomma, credo che quello che dici te sia giustissimo, ma credo che, anche il comportamento di "azione-reazione" che sto avendo io, è normale.
Rosanna ha scritto:A tutela della serietà di qeusto forum chiedo a tutte (ma soprattutto a chi spesso incorre in questo errore) di non parlare di questioni specifiche e dati tecnici così importanti senza essersi prima documentate a dovere e solo per "sentito dire" (dal medico o chi per esso). Di forum che si basano su voci di corridoio e falsi miti ce ne sono a iosa e non voglio che anche questo lo diventi!
Premesso che non sono una che dice cose che ha sentito al bar, o in trasmissioni tipo Gramde Fratello, non avendo la laurea in medicina, mi fido dei medici che ritengo preparati. Perchè la laurea in medicina, è vero che poi si può usare bene o male, ma non è che la danno coi punti della coop. Ovviamente tutti possono sbagliare o avere convinzioni errate (pensare che qualcuna non è d'accordo neanche su alcune cose che dice Pesce), ma io personalmente, posso non seguire i suggerimenti di Pesce (dico Pesce perchè qui lo conosciamo tutte), posso non prendere l'antibiotico post coitale, ma è solo una scelta, non posso io, che ho la laurea in architettura, avere la presunzione di dire che Pesce (o altri) sbagliano. Non ho le competenze. Quindi se un medico mi dice che il monuril ha un certo funzionamento, io non ho le competenze per confutare le loro tesi. Sono intelligente, per carità, potrei studiare tanto, ma resta il fatto che quello che dico, alla fine, anche se dato dallo studio, è qualcosa detto da profana. Io non mi permetterei mai di dire che Pesce sbagliava a dire che dopo una settimana che avevo ancora la cistite, dovevo prendere l'antibiotico. Chi ce l'ha la laurea in medicina e tutte le specializzazioni? Io o lui? Io no. Quindi posso solo dire che non ho preso antibiotici perchè credevo di essere sufficientemente forte, ma non perchè credessi che Pesce stava scazzando. Ma scherziamo? Ripeto: io ho la laurea in architettura, non in medicina, non riporto chiacchiere da bar e non ho le competenze necessarie per dire che Il Pesce della situazione sta sbagliando. Proprio l'altro giorno sono andata a vedere un immobile. Saliti in mansarda ho visto che una parte di tetto stava cedendo ed il muratore aveva messo una trave per reggere il peso del tetto e aveva detto al proprietario che in quel modo era a posto, che era tranquillo che il tetto non sarebbe crollato. Ma scherziamo? Io gli ho detto che non viene giù nè oggi nè, domani, ma che sarebbe crollato a breve. E lui continuava a dire che il muratore gli aveva assicurato che il tetto era a posto. Ora, premettendo che ci sono degli ottimi muratori con anni di esperienza nelle costruzioni e che spesso danno consigli sensati, non hanno la laurea in architettura, nè in ingegneria. Non hanno le competenze per dire che quel tetto, avendo messo la trave è a posto. La laurea, si può usare bene o male, anche nel mio lavoro, ma sicuramente, pur non togliendo niente al muratore, non ha le mie competenze. E' inutile che ha studiato qualcosa, che ha 40 anni di esperienza; non ha le mie competenze. Quel tetto verrà giù. Ed io, in medicina, sono il muratore della situazione (anzi, neanche il muratore). Quindi credo che quando riferisco cose dette da medici accreditati, non devo andare a studiare tomi di medicina o studi clinici ecc, prima di dire qualcosa. Questo mi sentivo di precisarlo perchè sembra che la sera scendo al bar e sento parlare di monuril o di antibiotico post coitale e lo propino come Vangelo. Se ne ho parlato, un professionista accreditato, con laurea inmedicina e varie specializzazioni, lo ha detto. Senza voler scendere nel merito, anche nel foglietto delle istruzioni del monuril c'è scritto: 04.2 Posologia e modo di somministrazione - [Vedi Indice]
Adulti:
Una busta da 3 g (come principio attivo) una sola volta preferibilmente la sera prima di coricarsi,
dopo aver vuotato la vescica.
04.9 Sovradosaggio - [Vedi Indice]
Non sono noti effetti indesiderati determinati da dosi eccedenti quelle consigliate ai fini terapeutici.
In caso di sovradosaggio accidentale (5-10 buste),
è sufficiente favorire l'eliminazione urinaria del principio attivo mediante adeguata somministrazione di liquidi.Quindi, premesso che sono cose dette dal medico, mi sembra chiaro che se devo aver svuotato la vescica prima di prenderlo, mentre per il ciproxin ad esempio non è richiesto, e se basta, in caso di sovradosaggio, favorire l'eliminazione urinaria, a me è sembrato sensato quando mi hanno detto come agisce il monuril. Però, ripeto: non ho nè le competenze per avvalorare, nè per confutare queste cose. Io la laurea in medicina non ce l'ho. Magari, quando dico cose, in buona fede, o che mi sono state riferite da medici, se all'interno del forum c'è qualche medico che mi sta dicendo che sto sbagliando, sono ben felice che qualcuno mi chiarisca le idee. Ma non credo che ogni volta che Pesce o altri mi dicono qualcosa, io devo mettermi a studiare per sapere se quello che hanno detto è giusto. Sennò sarei sia presuntuosa che stupida. E non credo di essere nè l'una nè l'altra cosa.
Quindi, come diceva Papa Giovanni Paolo II...se sbaglio mi correggerete.
E' giusto che chi ha le competenze, ed una laurea idonea la metta a servizio di altri.