Cara Rosanna, parto dalla fine:
Rosanna ha scritto:posso (e devo) scusarmi con te per la durezza con cui ti ho trattata inizialmente
Stavolta ti contraddico io! Non puoi e non devi scusarti di nulla .... Sulla base degli elementi che avevi a tua disposizione, quale quadro si profilava?
Una donna con la testa dura, annientata, disorientata e senza alcuno stimolo per curarsi seriamente. Anzi, con una strana (anche per me ...) aggressività verso tutto quello che cozzava col protocollo medico ormai assorbito (e maggiormente disorientante).
Se non fosse stata per quella durezza, per quelle parole semplici, schiette, dirette ... io sarei ancora lì a compiangermi e a farmi compiangere, ma non avrei tentato alcuna strada nuova. Ora, per quanto ci siano recidive in programma e per quanto sappia i rischi che corro (soprattutto quando - e se - ricomincerò a fare l'amore con Paolo) almeno so di aver tentato un percorso terapeutico valido, so di aver imparato a conoscere il mio corpo e i segnali che mi manda. Non ho più paura di esplorare la mia area genitale (il video è un gioiello!!!), ora quando faccio gli automassaggi sembro una bambina che esplora un territorio sconosciuto, con sorpresa ma non con paura.
Rosanna ha scritto:Ero incantata dalle infermiere che usavano tatto
Finora, con mio padre, incontrata solo una degna di nota ... le altre hanno fatto il corso di Operatore Socio Sanitario perchè è l'unico lavoro che ancora si trova in giro, cronometrano il tempo e trattando il papà come una pianta.
Rosanna ha scritto:parlandogli e per ogni cosa che effettuavo su di loro spiegavo quello che avrei fatto
Meraviglioso. Questa sensibilità è decisamente fuori dal comune; quando vado dal Prof., o da Silvia, noto che anche loro mi parlano, mi spiegano ... e io non sono in stato vegetativo. Però ho la certezza che mio padre, nonostante tutto, senta e voglia sapere cosa gli fanno, sia anche lavargli i capelli o cambiarlo.
Rosanna ha scritto: Il rispetto non è distacco, non è freddezza, ma stima e cortesia
Molti anni fa, prima di questi attacchi costanti, ero a Pronto Soccorso per un altro motivo, e accanto a me c'era un paziente (uomo) che aveva un problema urinario (diceva che faceva la pipì rosa). Era talmente agitato e nel panico che ha cominciato a raccontare all'infermiera moltissime cose che non c'entravano nulla, per esempio tutte le disgrazie che aveva subito negli ultimi tempi. Effettivamente era grottesco da sentire, ma io me ne sono stata zitta, mentre un paio di infermiere ridacchiavano e alla fine hanno cominciato a trattarlo come se fosse un mentecatto. Lui non lo era! Si sentiva spaventato e annichilito, cercava comprensione, non derisione. Ad un certo punto hanno cominciato a chiamarlo col nome di battesimo e, velatamente, a prenderlo in giro come se fosse matto. Mi chiedo quante volte anch'io sono stata ridicolizzata, soprattutto quando hai quegli attacchi di panico che ti tolgono il fiato e vai al PS per chiedere la morfina o qualcosa che ti faccia morire, pur di porre fine a quel dolore. Un infermiere, se ha fatto la scuola che hai fatto tu, Rosanna, dovrebbe avere un minimo di sensibilità e capire .... Io credo che questo lavoro sia una missione, un dono, altrimenti meglio andare in fabbrica, se il tuo solo obiettivo è quello di portare a casa i 1000 euro a fine mese.
Rosanna ha scritto: Sono pronta a darti tutto se tu sei disposta a riceverlo
Questo è il punto: io non ero disposta a ricevere. O meglio, una parte di me era qui alla ricerca di aiuto, ma l'altra lottava contro sè stessa. Un imprinting di 20 anni con specialisti di ogni tipo ti lascia le cicatrici.
Sono onesta, con me D-Mannosio non ha fatto grandi cose (eppure dal gennaio scorso continuo a prenderlo, perchè male non fa e seguo i consigli datimi) ma questo sito non è sponsorizzato dalla ditta, come tante persone che ho incontrato credono. Il D-mannoro è un consiglio che per molte donne si è rilevato eccezionale, per altre no; ma in questo vastissimo ambiente c'è scritto TUTTO, basta mettersi d'impegno e studiarlo.
Non c'è scritto qual'è la pozione magica perchè la cistite passi il giorno dopo, ma innanzitutto c'è un immediato sostegno psicologico di moltissime ragazze, e poi ci sono quei consigli pratici che dovresti sapere a menadito ma che quando stai male non ti vengono proprio in mente.
Ti ringrazio, Rosanna, di avermi autorizzata ad intervenire ogni tanto ... il punto è che quando sento uno stato d'animo simile al mio (passato o presente che sia) la cosa spontanea è quella di scrivere alla ragazza in difficoltà e cercare di dare una mano come posso. Raramente mi azzardo a dare consigli tecnici, ma sono contenta che comunque il mio intervento venga supervisionato e corretto, se necessario.
Io qui trovo una specie di oasi nella quale mi sento compresa, e soprattutto comprendo.
Ieri mattina in ufficio (ho trovato un lavoretto in un call center, in attesa di tempi migliori) ho cercato di dare qualche consiglio ad una ragazza con recidive, le ho persino regalato una dose di d-mannoro e due di Lubrigyn (tutto quello che avevo in borsa). Non mi ha riso in faccia, ma quasi. Si è presa il suo Monuril, il giorno dopo stava benissimo (a suo dire) e si è presa un caffè e una cioccolata dalla macchinetta. Ha 35 anni e si veste in maniera attillata, pancia fuori, possiede n. 1 cannottiera che le ho consigliato di mettere, niente in cotone.
Lo so che tutti questi piccoli accorgimenti magari non servono a molto (come nel mio caso, e mia sorella spesso me lo fa notare) però almeno cerco di non complicare la situazione.
Quindi, in un certo modo, mi sono rivista in lei. Convinta di essere nel giusto, convinta che certi accorgimenti siano inutili e che solo l'antibiotico possa far bene ..... non me la sono sentita di insistere più di tanto.
Voi invece, (e intendo tu Rosanna, ma anche diverse ragazze/moderatrici e non) non vi siete arrese con me. Ed ero dura, sono stata bannata, mi sono sentita un cesso .... incompresa .... afflitta .... basta, mi cancello da questo sito .....non mi serve a niente, mi angoscia soltanto ..... non guarirò mai .....
Grazie per essere stata dura Ros, e grazie a chi a ha avuto la pazienza di non mandarmi a quel paese ma di tendermi comunque un salvagente (anche se meritavo di affogare).
Magari affongherò lo stesso, ma in quel caso dovrò ringraziare solo me stessa! E almeno ne avrò la piena consapevolezza.
Il mio percorso di guarigione è lunghissimo e molto lento, pieno di paure e di incognite. Eppure qui posso finalmente esternare tutto quello che si agita nella mia anima, posso parlarvi con parole mie, che tanto mi capite al volo. Non siete i dottoroni da 500 euro a visita che però non capiscono una mazza di quello che sto dicendo (lo sanno solo in teoria).
Ho letto il trauma di Naty sulla cistoscopia e il mio non è stato migliore ... Ho letto di quanti modi ci siano per minare l'autostima di una giovane donna, soprattutto quelli celati dietro alla convizione che "la colpa" sia nostra.
Ognuna di voi lascia un pezzetto di sè dentro di me ... Ed è come essere allo specchio e riuscire (finalmente!) a vedermi.
Ho un debito enorme verso questo sito e verso tutto ciò che vi è legato (dal Dott. De Angelis al Prof. Pesce, all'Admin che deve essere un genio per tenere sotto controllo questo spazio gigantesco .... e soprattutto a voi ragazze, TUTTE, anche coloro che hanno il coraggio di raccontare la propria storia (e ci vuole molto coraggio per metterla giù, nero su bianco, perchè in un certo senso è come riviverla). Non si apprende solo dalle "storie di guarigione" ma anche dalle "new entry" che mettono a nudo sè stesse e chiedono aiuto. La consapevolezza di avere un problema di cui non si viene a capo, è l'unica partenza valida per cercare (SERIAMENTE) di guarire.
E la dimostrazione della vostra pazienza è tangibile quando vedete un post di Annablue e sapete di dovervi mettere comode, perchè il dono di sintesi le manca proprio.....
Un abbraccio a tutte e intanto buona notte . Domani aggiornamento con la Dr.ssa Di Maria, e poi, se avete voglia di ascoltarmi, vi racconto come sta andando con la mia povera patata (e annessi ....)