Ciao a tutte! Non so veramente descrivere la sensazione di scrivere qui, dopo un anno e mezzo che vi leggo. Mi sembra di star infrangendo una qualche legge naturale! Ad ogni modo, prima di tutto vorrei ringraziare Rosanna e tutte voi di questo forum, perché prima grazie al sito e poi grazie al forum, sono riuscita a trovare quelle risposte che nessuno riusciva a darmi. A questo punto, forse è ora di bussare alla porta di questo club e chiedere aiuto seriamente.
La mia storia comincia due anni fa, a maggio 2013, nella meravigliosa Torino, dove vivo come studentessa fuori sede, con la pillola. In realtà inizia prima, coi primi rapporti sessuali (alla "veneranda" età di 23 anni
) e con la conseguente domanda "ma il preservativo basta?" Ho sempre avuto l'ansia della contraccezione e, anche se non mi piaceva l'idea di prendere la pillola ho chiesto un parere alla mia ginecologa, che, ovviamente, me la stra-consiglia, dicendomi che il preservativo potrebbe non bastare dato che sono giovane. Io, a malincuore, decido di fidarmi e comincio a prendere Zoely. In se la pillola non mi da particolare fastidio ma un mese dopo mi viene una tonsillite. Strano, calcolando che non mi veniva da quando ero piccola! Comunque può capitare, chiamo il medico e mi dice di prendere l'augmentin. Lo prendo, la tonsillite mi passa. Nel frattempo la sfiga! Il mio ragazzo prende la congiuntivite dal suo coinquilino! Cerchiamo di essere attenti ma la bestia dopo 3 settimane colpisce anche me. Per aggiungere drammaticità alla cosa, il mio ragazzo, stremato da questa cosa che non passa nonostante il collirio apposito, prende un'uretrite! Io vado in agitazione. Non usavamo il preservativo e avevo paura che i batteri arrivassero a me: detto, fatto! Mi viene la congiuntivite e cominciano i pruriti intimi, tutto assieme! Data la condizione decido di tornare a casa per farmi visitare dall'oculista che mi prescrive di tutto per gli occhi, un antibiotico (augmentin, ancora) con la motivazione che il virus era talmente forte da avermi colpito anche la gola e un antibiotico locale in ovuli (di cui non ricordo il nome) per la vaginite. L'avevo detto a lei perché era una dottoressa donna, io mi vergognavo col mio medico che non era esattamente mister sensibilità e dalla ginecologa non potevo andare perché è della mutua e l'appuntamento sarebbe stato dopo almeno 3-4 mesi!
Torno a Torino carica di medicine e comincio a curarmi. Ci metto parecchio ma alla fine ce la faccio! Passati i pruriti decido di riprendere i rapporti col mio ragazzo: il primo non va (probabilmente la patata non era ancora pronta) il secondo va, olé! Sto quasi per tirare un sospiro di sollievo ma no! Altolà! Il giorno dopo comincia un leggero bruciore alla minzione che col passare dei giorni diventa sempre più doloroso. Siamo a metà luglio e il mio medico è in ferie, chiamo l'oculista/dottoressa che lo sostituisce ma mi dice che vuole avere un'urinocultura prima di darmi una terapia. Io, che già mi sentivo in un ciclone di avvenimenti pesanti, comincio ad andare in panico. per qualche giorno resisto.. bevendo tanto e facendomi di integratori al mirtillo rosso. Poi, il giorno in cui devo fare armi e bagagli e partire per tornare a casa il dolore è talmente forte che saluto frettolosamente tutti e la prima cosa che dico a mia madre appena salita in macchina è "portami al pronto soccorso!"
Arriviamo a al pronto soccorso di novara e lì mi fanno un test delle urine, mi dicono che è una banale cistite (e prendo il cazziatone dalla dottoressa) e mi danno un altro antibiotico. NESSUN medico mi dice di prendere fermenti lattici, sottolineo!
Alla fine degli antibiotici sto meglio per qualche giorno e poi comincio a notare prurito e perdite bianche ricottose. Chiamo la ginecologa al tel, mi dice che è candida e mi fa prendere il ginocanesten per 3/6 giorni, a seconda di come vanno i sintomi. Ookkk… Faccio anche quello e i sintomi passano giusto in tempo per partire e andare a trovare il mio ragazzo a casa sua in Toscana e passare l'ultima settimana insieme prima che parta per l'Erasmus.
Durante il soggiorno riesco, la maggior parte delle volte, a fare dell'ottimo sesso ma noto anche che le perdite continuano a non essere normali, anche se non "da candida". Tornata a casa mi decido finalmente a parlarne col medico che mi da sia dei fermenti lattici via bocca (ZirFos) sia il Normogin (spiegandomi qualcosina molto frettolosamente) e mi dice di tornare nel caso le perdite continuino. Finisco il Normogin e torno da lui che mi fa un tampone vaginale. Siamo a inizio settembre e il risultato è e.coli e enterococcus faecalis. Cura: augmentin (chissà se aveva dato un occhio all'antibiogramma..
). Il mio corpo però si ribella e lo espelle con una fortissima dissenteria. Al 3 giorno di dissenteria, stremata, il medico mi dice di interrompere perché così è inutile e mi dice di fare dose doppia di ZirFos. Ovviamente le perdite continuano, senza particolari pruriti, e decido di fare un altro tampone a inizio ottobre. Stesso risultato. Ora si poneva il problema dell'antibiotico: Il mio medico va nel panico perché, a quanto pare, non esistono altri antibiotici sul mercato! Io mi rifiuto di riprendere l'augmentin e, in preda all'ansia perché dovevo partire per la Finlandia in pochi giorni, mi rivolgo all'oculista che sembrava aver trovato la soluzione in passato: lei guarda l'antibiogramma e, eureka!, trova un antibiotico fattibile. Parto con in valigia una cura di 10 giorni di antibiotico. Mentre sono la il sesso fa un po pena, un po perché comincio a sentire il peso psicologico di questa infezione, un po perché quando lo faccio ho la sensazione di essere "chiusa", tanto che mi si apre un taglietto nella parte bassa dell'apertura vaginale. (p.s. ovviamente mi dicono di lavarmi solo con la Saugella verde).
La vacanza passa ma le perdite e i pruriti no, diluiscono e basta. Finalmente arriva il tanto agognato appuntamento dalla ginecologa che mi dice: 1. che ho ancora la vaginosi (MADDAI?) e che devo fare un altro tampone. Mente aspetto il giorno fatidico i pruriti diventano così forti da farmi impazzire, diventa molto arrossata e devo trattenermi dallo strapparmela via.
Ecco, a questo punto, spinta dalla disperazione, dopo mesi che cerco senza risultati interessanti, ad un certo punto trovo il sito di Rosanna e la parte su vaginite e vaginosi mi illumina d'immenso! Soprattutto la parte finale riguardo questa kanamicina che sembra funzionare contro gli e.coli mi fa brillare gli occhi e mi accende di speranza. Speranza che sfuma quando ritiro il referto e il batterio non è più l'e.coli ma è la Klebsiella oxytoca.. Boom! Nonostante la disperazione sempre più palpabile prendo una decisione: non accetterò un altro antibiotico!
Anzi, smetto la pillola! per vari motivi.. che vi spiegherò un'altra volta, altrimenti vi addormentate tutte!
La ginecologa, ovviamente, mi vuol dare l'antibiotico, io mi impunto sul no e ci accordiamo sulla cura locale (che non mi ricordo, scusate.. sono a Torino e tutti i documenti li ho a casa). faccio la cura, migliorano i sintomi ma non spariscono. Rifaccio il tampone. Stesso risultato. Ora, non mi ricordo il momento preciso ma tra fine novembre e inizio dicembre comincio a curarmi con i fermenti lattici vaginali, forte di quello che ho letto sul sito di Rosanna. Ovviamente le reazioni "mediche" non sono entusiaste ma io quando mi fisso mi fisso!
(tra l'altro me li aveva consigliati anche una delle ostetriche che mi aveva fatto uno dei tamponi). Comincio a prendere il lactofin e lo finisco. Mi lavo solo con acqua. I sintomi migliorano, sono molto leggeri, ma qualcosa dentro di me mi dice che gli ospiti sgraditi sono ancora li. Quando torna il mio ragazzo per Natale, ricominciano i rapporti (tutto sommato piacevoli, calcolando quanta fatica ho fatto in Finlandia!) ma ecco che un bel giorno torna la cistite! Il panico vero! Inizialmente comincio a bere acqua e limone e poi penso alil mannosio di cui parla Rosanna e mi dico: facciamo un giro sul forum. Nell'arco di 12h mi convinco e lo ordino in farmacia.. beh funziona, funziona eccome! Da allora non l'ho più lasciato!
In quanto a cistite ho avuto un mini episodio a gennaio 2014 in prossimità dell'ovulazione (ho fatto i compiti..
) e poi più nulla. Ora lo prendo solo quando ne sento la necessità ma riconosco che è stato veramente una bomba! Ah, ovviamente dopo le cistiti facevo delle urinoculture per controllare e sono sempre state negative
Il mio vero problema sono le vaginosi. Sono andata avanti più o meno sempre a fermenti lattici vaginali e orali, facendo dei cicli, poi ho comprato la crema D-Mannosio come lubrificante per i rapporti. L'ho usata anche come cura sotto consiglio del dott. de Angelis ma i tamponi sono sempre positivi -___-
Lungo tutto il 2014, in generale sono stata meglio.. e verso settembre ho quasi pensato di essere finalmente guarita. Faccio l'ennesimo tampone, con richiesta di ph e lattobacilli (non vi dico come mi han guardato le infermiere quando han visto la ricetta.. sembra che questi due valori siano alieni! Anzi, all'ospedale maggiore di Novara li rilevano ma per prendere appuntamento devi aspettare un mese e mezzo mentre a Torino non ho ancora trovato un posto in cui mi rilevino i lattobacilli! Chiunque fosse di Torino e sa, mi dia 2 dritte please! Probabilmente sono stupida io ma ho girato come una disperata e nessuno degli ambulatori vicini lo faceva
)
Siamo a ottobre 2014 e sto aspettando il risultato del tampone, convinta che potrei avercela vinta io, finalmente, quand'ecco che, prima del ciclo, mi ricomincia il prurito, forte. E proprio in quel momento, mentre cerco di capire il perché, ritiro il primo referto negativo. Quando vedo quella parola "NEGATIVO" in grassetto penso tristemente che il destino ha veramente un pessimo senso dell'umorismo. I lattobacilli sono "presenti in tracce" mentre del valore del Ph nemmeno l'ombra.
Da qui parte un nuovo mistero: mi arriva il ciclo, passa e i pruriti non ci sono più. Faccio una lavanda D-Mannosio per sicurezza e per altri 2/3 mesi tutto bene. Poi il prurito ritorna, prima del ciclo, ma meno intenso. Il problema è che sia il lactofin che lo yogurt mi accentuano il prurito invece di diminuirlo e la cosa mi allarma e mi fa pensare ad una possibile candida. Lascio che il ciclo passi, faccio la lavanda e tutto torna tranquillo. (la ginecologa, sempre al telefono, mi dice che se si ripresenta devo prendere l'AB300, io storco il naso e mi dico che magari aspetto il risultato di un tampone).
Ok, posso dire che, per una volta, ho procrastinato e ho lasciato scadere la ricetta? Eh, l'ho detto!
Sinceramente ero molto stanca e abbattuta e tutto sommato stavo meglio e il problema si presentava solo prima del ciclo. Riuscivo ad avere rapporti molto soddisfacenti (tranne prima del ciclo, spesso prima del ciclo la penetrazione me la faceva andare a fuoco!) e stavo per arrendermi al fatto che magari la mia vagina aveva meno difese o, come mi ha detto la ginecologa, "la parete interna tra retto e vagina non funziona bene"…
Ero amareggiata e veramente giù.. Avevo letto del protocollo Miriam ma il periodo in cui volevo farlo era quello in cui non tolleravo i fermenti vaginali e ho pensato che era meglio lasciarla riposare un attimo.
E così arriviamo all'ultimo tampone (31/3/2015), fatto all'ex ospedale valdese, a Torino. Ve lo riporto papale papale:
Batteri Gram positivi +, ph 6, cellule epiteliali pavimentose +++, leucociti + - , sviluppo di streptococcus agalactie (Gr.B) ++ (in piccolo c'è scritto Stafilococchi spp) (si sono dimenticati dei lattobacilli, lo so..)
Quindi, rullo di tamburi, ho iniziato il protocollo Miriam!
(scusate la lunghezza smisurata, è il riassunto più riassuntivo che son riuscita a fare, spero di non aver tediato nessuna!)
Ho delle domande sul protocollo ma.. diciamo che per ora vado a letto, mi si chiudono gli occhi davanti allo schermo! Buonanotte, a domani!
Grazie a chiunque leggerà!