Estate di questo anno, mi trovavo in Spagna. Si ripresenta la pipì maleodorante. Ammetto di non averci fatto molta attenzione neanche stavolta, anche perché trovandomi all’estero non sapevo bene a chi rivolgermi. Aumentai la dose di acqua e ricominciai ad assumere il Rubis, che mi ero portata con me. Ero ancora in questo stato e avevo terminato le dosi, quando a luglio tornai in Italia per la laurea del mio ragazzo. Era solo per qualche giorno, quindi, ovviamente, avemmo più di un rapporto al giorno. Questo scatenò la cistite nella sua fase più acuta, per me sconosciuta! Dolore, dolore, dolore! Ma ancora non ero consapevole di ciò che era capace la cistite...
La coinquilina del mio ragazzo mi diede delle pasticche per la cistite di non so più che cosa, ma non era antibiotico. La presi alla sera, e alla mattina mi svegliai senza più dolore. Ne presi un’altra, e lo stesso giorno saltai sull’aereo, un po’ più tranquillizzata dallo spavento, e fiduciosa che il mio corpo ce l’avrebbe fatta, con l’aiuto di qualche litro di acqua in più.
Niente. Il dolore da cistite si ripresentò dopo qualche giorno, meno acuto, ma sufficiente per convincermi a rivolgermi a un medico spagnolo. Non volevo l’antibiotico (nei mesi precedenti un’amica mi aveva raccontato di come non riuscisse a uscire dal circolo cistite-candida-cistite-candida nel quale era entrata a causa degli antibiotici distruggi-difese immunitarie). Il medico però mi convinse ad assumerlo, senza però aver fatto esami e quindi senza sapere chi era il batterio che comandava la truppa. L’antibiotico si chiamava Monurol, principio attivo fodfomicina e trometamol. 3 dosi bomba, una al giorno. Il giorno dopo stavo magnificamente.
Nel frattempo avevo scoperto questo meraviglioso sito: tentai di trovare una specie di D-Mannosio o D-mannosio spagnoli, ma i farmacisti cadevano dalle nuvole. La settimana seguente mi venne a trovare il mio ragazzo. Immancabile la ricaduta: questa volta dolorosissima! I dolori mi davano tregua mezza giornata ma poi mi riprendevano fortissimi verso sera. Io mi rifiutavo di assumere qualsiasi cosa. Facevo pure fatica a capire se si trattasse davvero di cistite o magari di candida. Ancora non ho imparato a distinguerne i dolori... inoltre la pipì era limpida e non maleodorante... non sapevo cosa fare. Bevevo. Andai avanti così per una settimana. Era ormai finito luglio, dovevamo entrambi rientrare in Italia, e poco prima della partenza i dolori si attenuarono fino a sparire. Al rientro in Italia corsi a fare un’altra urino coltura. Risultato (testuali parole):
Esame colturale: / (barra?cosa significaaa?? Non devono essere o negative o positiveee?)
Germi: staph. Saprophyticus (chi è costui?)
Miceti: negativa (cosa diavolo sono?)
Li mostrai al dottore, che concluse che non era il caso di assumere antibiotico se già l’avevo preso in Spagna, e mi prescrisse il solito integratore ciofeca. Io feci di testa mia e presi due settimane di D-Mannosio, 2 dosi al dì, assieme a qualche yogurt probiotico per aiutare le mie difese immunitarie. Soprattutto stavo attenta a fare pipì subito dopo ogni rapporto con il mio ragazzo, e a prendere una dose in più i giorni quando succedeva.
Dopo 20 gg ripetei l’esame: negativa la ricerca di batteri aerobi e lieviti. Però leggendo il referto dell’esame chimico fisico delle urine, scoprii cose di cui non sapevo il significato: esterasi leucocitaria +2 quando dovrebbe essere assente, e leucociti 299/ul quando dovrebbero essere compresi tra lo 0 e il 15. Chiesi al medico cosa significasse, e lui disse: “i leucociti sono i globuli bianchi, e questo significa che sei guarita ma che ci sono stati molti morti” (...) Io su questo sito ho letto che la presenza di leucociti è indice di infiammazione... Per il resto stava vago, non mi dava risposte chiare, e mi parlava come se fossi uno dei suoi pazienti anzianotti ai quali bisogna parlare senza usare troppi paroloni. Non so. Io decisi cmq di continuare a prendere D-Mannosio dopo ogni rapporto o quando notassi qlcs di strano nella pipì. Ultimamente per esempio è tornata torpida... ma non maleodorante. La prossima settimana devo ripartire per la Spagna, e domattina andrò a fare l’ennesimo esame della pipì. Adesso che ho fatto conoscenza della cistite, e letto le vostre esperienze, sono molto cauta...
Sapreste dirmi che significavano realmente quei valori nell’ultimo referto?
Essere entrata a far parte di questo gruppo di grandi donne che siete è l’unica cosina positiva dell’aver fatto conoscenza con l’amica cisty.
Saludos,
Elisa
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