Salve a tutte, mi presento. Sono Angela, ho 33 anni e vi scrivo dal Sud italia.
Anch’io dopo vari tormenti sono approdata a questo sito, vera illuminazione per me…
Il mio primo episodio di cistite risale a più o meno un anno fa, era sabato sera ed io ho cominciato a stare male. In quel periodo vivevamo a casa di mia suocera (eravamo sposati da qualche mese ma casa nostra non era ancora pronta), una casa a tre livelli, la camera di mio marito era nel seminterrato e per andare in bagno era un tormento, salivo le scale, riscendevo, risalivo ogni 10 minuti minimo per l’incessante bisogno di far pipì, tanto che ad un certo punto, stanca del sali e scendi, mi sono messa sulle sedie a dormicchiare un po’ nell’attesa che arrivasse l’ennesimo stimolo. Allo stimolo della pipì corro in bagno, questa volta mi pulisco e vedo sangue. Presa dall’agitazione (non mi era mai successa prima di allora una cosa del genere, quindi ero completamente ignara di quello che mi stava capitando) chiamo subito mio marito che decide di portarmi al pronto soccorso. Abbiamo svegliato il medico che stava bello placido a dormire e sentiti i sintomi capisce che si tratta di cistite, mi da lui 2 dosi di Monuril e mi dice come devo assumerle. Prendo la prima dose e dopo un po’ sto davvero meglio, la mattina della domenica dormo tranquilla (dovevo recuperare il sonno perso durante la notte). In seguito non ho fatto nessuna urino cultura perché sapevo che sarebbe stata sfalsata dall’antibiotico, per cui dopo 20 giorni circa decido di farla e il risultato è negativo. Ok, mi dico, è passato tutto….ma di lì a poco avrei scoperto che quando la cistite si impossessa di te, difficilmente te ne libererai.
A fine maggio faccio la mia consueta visita semestrale dal ginecologo (semestrale perché, purtroppo, ho alcuni miomi che devo tenere sotto controllo), mi dice che i miomi sono in aumento, quindi per evitare un intervento chirurgico di laparoscopia per toglierli, mi dice di sbrigarmi ad avere una gravidanza…tramite l’ecografo si accorge che ci sono due follicoli che stanno per scoppiare, quindi mi dice di darmi da fare in questi 2 giorni….io e mio marito non ce lo siamo fatti ripetere (come avrete ben capito, stiamo cercando di avere un bambino, ma senza successo), per cui in quei due giorni abbiamo fatto una maratona (3 rapporti in 2 giorni, ovvero venerdì sera e 2 il sabato). Il sabato sera (vedi che coincidenza), dopo la festa di addio al nubilato della mia amica, quando torniamo a casa, sento l’impellente bisogno di andare in bagno…avverto un bruciore fortissimo, che passa dopo che lascio cadere l’ultima goccia di pipì… Insomma, capisco subito che è tornata, ma questa volta, non vado al pronto soccorso, devo resistere fino a lunedì perché voglio capire cosa c’è che non va, quindi la domenica la passo in bagno, bevo incessantemente acqua (2 litri e forse più), mi lavo con acqua fredda che è l’unica a darmi un po’ di sollievo. Fortunatamente questa volta niente sangue.
Il lunedì faccio l’urino cultura, c’è un infezione da Escherichia Coli, colonia di 2.000.000 di batteri
!!!!!!!!
Il mio medico mi prescrive un antibiotico, il Noroxin che prendo per 6 giorni. Va decisamente meglio ma al termine della cura non mi sento pienamente guarita, a distanza di 20 giorni rifaccio l’urino cultura e risulta negativa, ma ci sono comunque “rari leucociti”. Il medico mi dice che, nonostante l’infezione da Escherichia Coli sia passata, comunque ci sono ancora quei benedetti leucociti che potrebbero tornare a darmi fastidio. Mi consiglia alcune regole comportamentali, del tipo, cambiarmi il costume (avevo già cominciato ad andare al mare) dopo aver fatto il bagno, così da evitare il ristagno di umidità, indossare solo biancheria bianca, mi consiglia di stirare gli slip (e da allora questa abitudine non mi ha più lasciato), evitare cibi speziati, fritture, ecc…poi mi consiglia l’assunzione del D-Mannosio, perché da uno studio ha letto che pare aiuti ad eliminare i batteri scatenanti la cistite e per me, che sono ormai una recidiva, è l’ideale. Mi consiglia di prendere Il D-Mannosio Plus, di Erba buona, la confezione da 50 tavolette e di prenderne una al giorno. In quel momento spero solo mi faccia effetto, anche perché ero terrorizzata dal fatto che se fosse successo un’altra volta, mi avrebbe consigliato di fare una cistoscopia che, a detta di molti, è parecchio invasiva e fastidiosa….non volevo farla assolutamente!!!!
In quel periodo, una mia amica mi fa conoscere il forum di cistite.info e da qui leggo, leggo e leggo davvero tanto, leggo le storie di chi, come me, soffre di cistite, anche da più tempo di me e trovo conforto a leggere le testimonianze di guarigione, mi colpisce il racconto di Rosanna e della sua tenacia nell’affrontare e sconfiggere la “bestia”.
Tuttavia non mi iscrivo subito, vedo un po’ come va questa cura con queste compresse di Mannosio. Fino ad ottobre tutto ok, nessun sintomo, né bruciore, solo una sensazione strana alla vescica, un pizzico che avverto non sempre, di solito lo percepisco di mattina e in alcuni momenti della giornata. Sinceramente ho paura che possa tornare e a volte, quando ho rapporti con mio marito mi sale l’ansia e ho difficoltà nella penetrazione, mi sento la parte vaginale secca, insomma non vivo bene la nostra intimità.
A fine ottobre, altro controllo da un nuovo ginecologo, i miei miomi, nell’arco di 5 mesi sono raddoppiati, da 3 ora sono 6, è vero, non sono di dimensioni preoccupanti (vanno da pochi millimetri a poco meno di 2 cm), però anche lui mi dice che è meglio intraprendere una gravidanza, quindi vista la mia urgenza prescrive a me i dosaggi ormonali e a mio marito uno spermiogramma. Non che ci provassimo da tanto…da maggio, poi sono stata ferma per i fastidi di cistite fino a inizio luglio…quindi era da 3 mesi che ci provavamo miratamente, ma senza esito positivo. E poi (la coincidenza a fare le visite nel periodo dell’ovulazione) mi dice che ci sono 2 follicoli, ancora piccoli per scoppiare, ma che sicuramente nell’arco di 3 massimo 4 giorni, sarebbero scoppiati e mi dice di provarci in questi giorni. Memori però di quello che è successo a maggio, questa volta riduciamo i rapporti, uno al giorno (ed ora ho capito che forse è anche troppo, perché avrei dovuto farlo un giorno si ed uno no…vabbè).
Il mio errore più grande è stato non prendere le compresse di Mannosio proprio in quei 4 giorni
!!! Domenica 24 Novembre (tanto per cambiare) rientriamo a casa, come di consueto vado a cambiarmi, mi lavo, solo con acqua, perché in quei giorni avverto un leggero bruciore a livello vaginale e visto che l’ultima volta che ho avuto rapporti con mio marito, è capitato che sentissi proprio bruciare internamente, l’ho associato ad una possibile infezione vaginale. Metto il pigiama e tempo un quarto d’ora comincio a sentire una vampata, mi prende tutta la zona vaginale, quindi in quel momento non capisco se si tratta di cistite o di altro. Infatti non mi brucia quando faccio pipì, come di solito accade quando ho la cistite…vado a letto, ma fino alle 2 non chiudo occhio, in un’ora vado 3 volte in bagno, faccio pipì sempre abbondante, quindi in quel momento escludo si tratti della “bestia”. Dopo lavaggi con sola acqua, alle 2 finalmente prendo sonno, la mattina però decido di fare l’urino cultura (di nuovo, convinta di non avere nulla!), e lo stesso giorno mi faccio prescrivere anche un tampone vaginale perché voglio escludere tutte le possibilità. Martedì faccio il tampone, ma per avere l’esito di questo devo aspettare una settimana!!! Intanto il mercoledì vado a ritirare i risultati dell’urino cultura e con mio grande stupore è positiva: 2.000.000 di colonie di Escherichia Coli!!! E che cavoloooo!!!!!!! Ancora?? Ma non mi vogliono proprio lasciare!!!
Cado in una depressione unica, piango e mi dico che adesso non posso nemmeno più avere tranquillamente rapporti con mio marito per timore della cistite, insomma davanti a me vedo solo il buio pesto e la cosa triste è non vedere la luce in fondo a quel tunnel!
Il medico mi prescrive un altro antibiotico a base di amoxicillina + acido clavulanico (l’unico al quale risultavo resistente) per 10 giorni, e mi fa prendere anche delle dosi di fermenti lattici ad alta concentrazione per evitare di farmi venire pure una bella candida. Intanto avevo ripreso l’assunzione del Mannosio, ma chiaramente ho notato che quelle compresse su di me non facevano nessun effetto (contenevano l’85% di D-Mannosio e la restante parte Echinacea), visto che l’infezione era bella e placida lì.
Così mi iscrivo al forum e lo stesso giorno ordino l’D-Mannosio forte.
Intanto vado a ritirare anche l’esito del tampone ed è positivo pure quello: Klebsiaella pneumoniae…l’antibiogramma dice che posso curarla con la stessa amoxicillina + acido clavulanico, per cui penso che l’assunzione per 10 giorni dell’antibiotico per la cistite avrà contribuito anche a farmi passare questa infezione vaginale. E questo me lo conferma anche il ginecologo al quale ho portato poi tutte le analisi. Gli ho detto della mia secchezza vaginale e mi ha consigliato il Premicia gel, da applicare nel momento dei rapporti.
Chiaramente nei mesi in cui sono stata sbattuta da una parte all’altra ho evitato proprio di avere rapporti per non compromettere la situazione e ho tenuto a stecchetto mio marito per 2 mesi…ho ripreso solo dopo aver ritirato il lubrificante.
Adesso sto assumendo l’D-Mannosio forte 2 volte al giorno in 4 mezze dosi come avevo letto qui, due la mattina e due il pomeriggio, quando ho rapporti intensifico con una terza mezza dose per stare tranquilla e sinceramente va meglio, almeno non ho avuto episodi di cistite nei 2 giorni seguenti.
Ora mi tocca ripetere l’urinocultura e il tampone che farò sicuramente la prossima settimana perché mi è appena finito il ciclo. Attualmente sto discretamente, nel senso che alla fine del ciclo per un paio di giorni sento quel famoso pizzico di cui parlavo anche sopra e temo sia la cistite che vuole tornare. Ho un pò paura, francamente, ma in un modo o nell'altro devo farmi forza, perchè voglio uscirne.
Questa è la mia storia…scusate se mi sono dilungata. Ringrazio questo forum e l’amica che me lo ha consigliato, leggendo le varie storie trovo conforto nel combattere questo male comune e spero di poter dire anch’io, un giorno, di essere guarita.