apprendo con grande dispiacere che il forum verrà chiuso, proprio adesso che mi ero decisa a chiedere aiuto, tuttavia capisco la scelta. Spero tuttavia di poter avere una qualche indicazione che mi permetta, prima della chiusura del forum, di fare chiarezza e intraprendere la strada giusta, quella che mi porterà verso la guarigione.
Mi chiamo Arianna, ho 32 anni e sto scrivendo nella sezione "candida", ma ormai non sono più sicura di quale sia il mio problema.
Soffro da inizio 2017 di disbiosi intestinale, forse originatasi da un'intossicazione alimentare subita in Cina (possibile salmonellosi), trascurata per i due anni successivi dall'allora medico di base, nonostante la mia evidente distensione addominale ad ogni controllo, le mie insistenze, la manifestazione del mio malessere. La diagnosi di disbiosi è arrivata solo nel 2019, tramite breath test eseguito grazie a un'amica specializzanda. Da allora ho cambiato medico di base e preso in mano la situazione.
Per quanto riguarda invece la mia salute vaginale, io faccio iniziare tutto dall'estate del 2017, quando ebbi il mio primo episodio di candidosi. Uscivo da una relazione dove i rapporti sessuali erano talvolta problematici per il dolore alla penetrazione, e in generale scarsamente soddisfacenti ma per ragioni diverse. La prima candidosi tuttavia si manifestò quando iniziai ad avere rapporti (protetti) molto appaganti e privi di qualsiasi dolore con il mio attuale compagno. Il primo ginecologo non mi ricordo nemmeno che diagnosi mi fece, ma mi prescrisse del cortisone da applicare localmente che peggiorò il quadro. Poi il mio ginecologo di allora, senza effettuare tamponi, mi diagnosticò una candida, e mi curò con fluconazolo per via orale e locale. Guarii senza conseguenze.
Tutto bene fino all'estate del 2019, quando ebbi un'altra apparente ricaduta, provocata secondo la mia personalissima idea, dall'inizio della terapia contraccettiva tramite anello vaginale, interrotta il mese successivo senza ripensamenti. Dopo questo secondo episodio iniziai ad avere, seppur raramente, di nuovo dolore alla penetrazione, fino alla successiva e terza ricaduta, nell'estate del 2020, molto acuta, dopo la quale i rapporti divennero impossibili e sono ad oggi molto difficili. Ovviamente di nuovo diagnosi senza tampone, e fluconazolo orale e locale. La terza volta prescritto della guardia medica (perché il mio destino è apparentemente quello di ammalarmi in vacanza) su mio suggerimento e poi confermato dal ginecologo.
Da lì non mi sono più ripresa. Secchezza, bruciori, malessere, odore assente, non avevo nemmeno più le perdite associate all'ovulazione: la mia vagina nel soffrire si è come spenta. Il disturbo è scemato ma mai sparito, e in particolare ho avuto una prima fase di grande sofferenza da quest'ultimo episodio acuto di agosto 2020, fino all'inizio di un approccio nutrizionale serio a gennaio 2021.
Questo perché a inizio 2020, durante il primo lockdown, ho avuto anche un crollo della situazione intestinale. Quelli che prima erano "solo" periodi di gonfiore, meteorismo, feci molli e frequenti, a primavera 2020 diventarono una costante, e si aggiunse un sintomo che mi fece preoccupare: il bruciore di pancia (non stomaco) almeno una volta al mese. Con la cura dell'intestino progressivamente ho notato un lentissimo miglioramento dei sintomi intestinali, e un miglioramento ancor più lento di quelli vaginali. Ho fatto un anno e mezzo di cure e dieta molto impegnativa, seguite con estrema serietà e dedizione. Ho fatto cicli di rifaxamina associati e seguiti da varia integrazione, prevalentemente prebiotici e probiotici, alternando vari ceppi. Ho avuto e ho tutt'ora alti e bassi, ma per quanto riguarda l'intestino mi sento di dire che la situazione è molto migliorata e alcuni sintomi si sono risolti.
Per quanto riguarda la "candidosi" recidivante, con l'inizio delle cure intestinali, mi sono rifiutata di prendere di nuovo fluconazolo per via orale, ma ingenuamente ho continuato ad assumere Meclon ovuli, fidandomi dei ginecologi. Tra i vari tentativi e approcci, la mia medica di base mi ha invece prescritto a un certo punto Ginexid ovuli, che ricordo come gli unici che mi siano sembrati di un qualche aiuto nel riportare la mia vagina a uno stato di pseudo-normalità.
Ho iniziato a fare anche riabilitazione del pavimento pelvico, perché ormai mi sentivo inevitabilmente contratta. Mi sono appoggiata a due bravissime ostetriche che mi hanno diagnosticato una lieve contrattura e reso possibile risolverla nel giro di soli 6 mesi. Per una di loro il mio unico vero problema era "solo" la secchezza vaginale.
L'ultimo episodio importante che voglio menzionare prima di arrivare ad oggi è quello dell'ultima cura che ho fatto a novembre 2021, affidandomi a due medici specialisti: gastroenterologo e ginecologo. Ho assunto su prescrizione del ginecologo: Sporanox, Furotricina (ovuli), Meclon (ovuli) e Urogyn. E su prescrizione del gastroenterologo invece: trimonase, colestiramina e ECN (continuando a prendere Urogyn). Sintomi spariti completamente durante la durata della cura, ero come rinata nei 10 giorni che sono stata sotto farmaci. Appena finita la cura però, ho avuto la mia prima ricaduta acuta dopo un anno e mezzo di miglioramenti, seppur lenti. I sintomi: perdite bianche inodori, scarsa lubrificazione, prurito vulvare e anale intermittente, e un tremendo gonfiore addominale.
Ho fatto l'ennesima cura con Meclon, che non migliorava significativamente nulla e poi sono piombata nello sconforto. In quel momento ero disperata e in preda alla confusione ma, su suggerimento di mio padre (assurdo si) tramite immagino la sua compagna, e sempre con l'aiuto della mia amica specializzanda, ho realizzato che c'era qualcosa che non tornava in tutta questa storia di tentativi andati male e pali: non mi era mai stato fatto fare un tampone vaginale. Quando ho capito cosa questo volesse dire ero furiosa, non ricordo di essere stata più furiosa di così negli ultimi 5 anni.
Ebbene, mi sono fatta prescrivere direttamente dalla mia medica di base il mio primo tampone vaginale con antibiogramma e antimicogramma prima di assumere qualsiasi altro farmaco. Risultato:
"Assenza di lattobacilli.
Abbondante sviluppo di flora residente opportunista costituita da Proteus mirabilis e da Escherichia coli.
Non rilevata la presenza di miceti lievitiformi."
Lo riporto così com'era, che sembra una poesia, e per me in effetti un po' lo fu. Di certo si trattò di una liberazione. Vero che avevo fatto la cura con Meclon e forse l'assenza di miceti era dovuta a quello, ma i sintomi che persistevano erano tra quelli che mi avevano accompagnata per anni. In quel momento decisi di affidarmi alle sole persone che mi avevano saputo aiutare in questi anni: mio padre e la sua compagna e la mia amica specializzanda. Chiedendo a loro indicazioni di buon senso e consigli, ho iniziato ad assumere colostro come integrazione e Flugenil per i sintomi vaginali/vulvari, migliorando subito.
A dicembre l'esito del tampone era questo:
"Diversi lattobacilli.
Non rilevata la presenza di miceti lievitiformi."
Non potete immaginare la mia contentezza di allora. Mi viene quasi da piangere a ripensare cosa ha significato per me fare un tampone vaginale dopo anni di sofferenze. Non prendo più farmaci per l'intestino o la vagina/vulva da allora. Ho continuato e continuo a curare l'intestino con cicli di integratori di vario tipo (tra cui probiotici), prendo regolarmente il colostro e seguo una dieta in maniera molto più flessibile, su indicazione della stessa nutrizionista. Ogni tanto mi sottopongo a digiuno serale perché mi sembra che mi aiuti a mantenere la salute dell'intestino (di questa mia iniziativa ne ho parlato con la medica di base e ho intenzione di approfondire con la mia nutrizionista). Per la vagina assumo all'insorgere dei sintomi Flugenil e Normogin, quest'ultimo prima delle mestruazioni, nient'altro. Ogni tanto vado dalla mia ostetrica per tenere sotto controllo la situazione del pavimento pelvico, anche se da un anno che non riesco a fare gli esercizi in autonomia per gli impegni di lavoro molto serrati.
Da fine agosto di quest'anno 2023 e fino a fine settembre sono stata bene! La pancia sgonfia e la vagina/vulva morbida, umida e con il suo odore. Stavo talmente bene che sono riuscita finalmente ad avere un rapporto sessuale senza pensieri e senza conseguenze. Ho iniziato a concedermi una speranza. Poi sono andata in visita ginecologica. È la terza ginecologa che cambio dall'inizio di questa storia. Casualmente in quei giorni avevo un lieve bruciore, niente di allarmante rispetto a quanto patito fin ora. Mi ha fatto un pap-test non richiesto e l'esito, negativo, recitava: "presenza di microrganismi morfologicamente compatibili con Candida spp. Si raccomanda la ripetizione della citologia cervicale a distanza di 6 mesi." Cura prescritta: Meclon. Dopo averle raccontato dei miei trascorsi. No comment.
Non ho assunto Meclon, ovviamente, però questa diagnosi mi ha fatta regredire. Nonostante questa nuova ginecologa non mi avesse ispirato nessuna fiducia, l'esame strumentale mi ha messa in crisi. Perciò ho deciso che con l'anno nuovo avrei iniziato il protocollo Miriam, e così ho fatto.
L'ho studiato per dei mesi per essere sicura di non sbagliare nulla, ho preso tutto l'occorrente, ho aspettato che arrivasse il momento propizio, tra lavoro e mestruazioni, e a metà gennaio ho iniziato a curarmi.
Nel giro delle due settimane di protocollo la mia vagina ha attraversato tutte le fasi possibili e immaginabili: idratazione e salute, secchezza, perdite bianche e inodori abbondanti, perdite assenti con secchezza e prurito, di tutto e di più. Ho seguito il protocollo molto scrupolosamente, ma poiché le mestruazioni mi sono arrivate in anticipo, non ho potuto fare la seconda lavanda a base di D-Mannosio e, per quanto riguarda il mantenimento, sono dovuta saltare direttamente alla settimana delle mestruazioni. Ho seguito poi il protocollo relativo a quella dopo le mestruazioni e scrupolosamente, quello relativo alla settimana prima delle mestruazioni, ma i sintomi andavano peggiorando, diventando sempre più simili a quelli di tutti gli altri episodi passati che io definisco "acuti". Questa volta tuttavia ho deciso di non applicare nulla localmente prima di aver fatto un tampone vaginale. Il ph mi è stato misurato lì sul momento, la dottoressa l'ha valutato a 6, anche se a me pareva tra il 5 e il 6. Avevo abbondanti perdite bianche ed è stato doloroso. L'esito è il seguente:
"Diversi lattobacilli
Discreto sviluppo di candida albicans
(v. antimicogramma)
Antibiogramma non eseguito per assenza di batteri patogeni"
Fatto il tampone ho iniziato immediatamente a prendere Flugenil, continuando per 6 giorni, fino alla comparsa delle mestruazioni, e i sintomi hanno iniziato a regredire fin dalla prima applicazione. Ad oggi, sono al secondo giorno di spotting, da ieri ho ricominciato a prendere Flugenil.
Ora mi rendo conto che prima di iniziare il protocollo Miriam avrei dovuto fare un tampone vaginale, il mio più grande alleato in questo percorso, ma la paura ha avuto il sopravvento sulla razionalità e ora mi trovo qui.
Sono stanca di fare errori stupidi, e per questo vi chiedo una mano.
Se può servire, ho l'impressione che Gyno-Canesbalance mi faccia bene, mentre Calagin al contrario mi faccia insorgere i sintomi tipici della candida (perdite bianche, secchezza, ecc.). Sullo yogurt non ho opinioni al momento. Ovviamente sono impressioni superficiali.
Un'osservazione che ho fatto nell'ultimo anno e mezzo e che mi sembra importante è che, da quando la situazione intestinale è andata progressivamente migliorando, il ventre gonfissimo e teso è un sintomo che mi compare a un giorno o due di distanza dai primi sintomi vaginali, non prima. E comunque sempre in associazione al malessere ginecologico. Un sintomo che tra l'altro non avevo da quest'estate: per me una conquista e un segnale di speranza.
Grazie mille anche solo per essere arrivati in fondo alla mia lunghissima storia. Vi lascio il questionario compilato.
QUESTIONARIO:
- Quali sono i tuoi sintomi principali? Prurito, bruciore, secchezza, dolore, perdite bianche, assenza di odore vaginale, gonfiore e tensione addominali estremi
- Dove sono localizzati di preciso? Vulva/vagina eccetto gonfiore e tensione che sono localizzati al basso addome
- Con che frequenza si manifestano? Tra un attacco e l'altro stai bene o hai comunque fastidi? Quali? Gli episodi acuti con frequenza annuale, tuttavia permangono secchezza e dispareunia
- Hai individuato qualche causa scatenante in particolare? Rapporti sessuali, stress, caldo, freddo, alimentazione, periodi particolari del ciclo, altro? A volte rapporti sessuali (ma ormai non ne ho più), sfregamento meccanico, forse alimentazione e forse dopo periodi di debilitazione generale
- Hai un esame urine ed un'urinocoltura recenti? Cosa riportano? Hai a casa gli stick urine per monitorare la situazione? No
- Quante volte al giorno fai pipì e quanto bevi? Faccio pipì in media 3 volte al giorno, a volte purtroppo a causa del mio lavoro mi capita di trattenerla. Di solito bevo almeno 1 litro e mezzo d'acqua al giorno. In alcune giornate però, seppur raramente, sempre a causa del mio lavoro, mi può capitare di bere poco
- Il flusso della pipì è stentato e doppio oppure ha un getto unico e abbondante? Devi spingere per urinare o l'urina esce spontaneamente? Il getto mi sembra doppio, ma è abbondante. L'urina esce spontaneamente.
- Durante i rapporti hai dolori e/o la penetrazione è difficoltosa? Si, ho dolore alla penetrazione
- Soffri anche di candida? Quali sono i sintomi che hai durante un'attacco di candida? Si, ho solo i sintomi della candida, quelli già elencati.
- Cistiti e candide sono state sempre accertate rispettivamente da urinoculture e tamponi vaginali? No, solo recentemente ho iniziato a fare tamponi vaginali.
- Hai un tampone vaginale recente con indicazione del ph e dei lattobacilli? Cosa riportano? Si, riportati.
- Hai bruciore quando usi i jeans, quando indossi biancheria sintetica o quando usi gli assorbenti? Si, queste mi sembrano tra le cause scatenanti principali
- Che metodo contraccettivo usi? Preservativo
- Utilizzi lubrificante durante i rapporti? Ultimamente si, prima non ne avevo bisogno
- Hai notato se le cistiti ti compaiono dalle 24 alle 72 ore dopo un rapporto? Non ho cistiti
- Utilizzi detergente intimo? Non più da almeno 8 mesi
- L'intestino come va? Purtroppo nel modo che ho descritto sopra approfonditamente.
- Riesci a scaricarti tutti i giorni? Si, quasi sempre ogni giorno, raramente ogni due.
- Riesci a riconoscere il muscolo pubcoccigeo e a contrarlo/rilassarlo? Si
- Hai mai provato a fare qualche automassaggio? Si, recentemente ma occasionalmente. Mi sembrava avermi aiutato, ma ho provato troppe poche volte per poterlo dire con certezza.
- Il calore ti aiuta? Mi sembra di si. Ho notato una cosa strana: durante tutta la sindrome da covid-19, preso forse per la prima volta a inizio dicembre 2022, mi sembrava che la mia vagina/vulva stesse benissimo: era morbida, rilassata e umida. Ho avuto la febbre per alcuni giorni, con un picco iniziale di 39.
- Hai letto gli articoli in homepage riguardo a contrattura e vulvodinia? Si
- Ti riconosci in qualche sintomo? Si, alcuni
- Stai seguendo qualche accorgimento tra quelli che suggeriamo? Quali? Non uso detergenti intimi, né altro durante i bidet, a casa non indosso le mutande eccetto durante le mestruazioni, porto al 99% solo mutande di cotone intimo, eccetto durante il ciclo perché uso le mutande assorbenti che sono sì di cotone ma nere. Uso uno, massimo due, salvaslip al mese. Non uso praticamente più pantaloni aderenti, se non raramente e solo se mi sento particolarmente bene. Non uso terapie ormonali estro-progestiniche.
- Di quali altre patologie soffri? Non mi viene in mente nulla di rilevante da menzionare.
- Che sport pratichi? Praticavo nuoto una volta a settimana, ma dalla pandemia in poi o smesso, anche perché il mio lavoro non mi lascia il tempo necessario per poterlo praticare.