Un anno difficile
Inviato: mer mar 17, 2021 12:34 am
Ciao a tutte,
Sono Elena di Bergamo, 33 anni.
Soffro di cistite post-coitale dal 2017/2018. Nel primo periodo mi sono stati prescritti una serie di antibiotici, senza aver troppa utilità se non sul momento.
Innformandomi autonomamente ho scoperto questo gruppo ed il d-mannosio ed ho iniziato a seguirvi silenziosamente. Che dire? il d-mannosio insieme al calore sono stati una manna dal cielo, mi tolgono qualsiasi sintomo di bruciore, fastidio, pesantezza.
Sono vegetariana (più tendente al vegano) e soffro leggermente di stipsi (vado al bagno tendenzialmente una volta al giorno, con feci formate e non ho quasi mai l'impressione di completo svuotamento). Il partner è lo stesso già da prima dell'inizio della cistite ed i suoi esami delle urine sono sempre perfetti. Nei miei escono quasi sempre e-coli invece. I sintomi si aggravano più i rapporti sono frequenti e spariscono in periodi di astinenza (il partner deve fare regolarmente dei viaggi di lavoro).
Nell'anno e mezzo passato sono stata quasi del tutto bene, sempre con il supporto del d-mannosio, preso però quasi più per scrupolo e paura.
Arriviamo ad inizio 2021 ed ecco il tracollo.
L'anno inizia con una fantastica pielonefrite iniziata con colica. Subito dopo pranzo ho iniziato ad avere un forte mal di pancia, con vomito e diarrea (peraltro sintomi molto simili ad un episodio avuto nel 2019, risolto in modo autonomo dopo un'oretta). Pensando ad un'intossicazione alimentare aspetto che il tutto passi. La sera stavo ancora male quindi contatto la guardia medica che mi ha fatto una puntura (penso antidolorifico) e la mattina dopo mi reco in pronto soccorso. Mi fanno una tac da cui risulta "medio versamento libero in emiscavo pelvico destro; lieve estasia della via escretrice di sinistra con diametro AP della relativa pelvi renale di 31 mm condizionata dalla presenza di formazione litiasica di 3 mm incuneata nel tratto premurale del relativo uretere; si associa minima suffusione del tessuto adiposo perirenale omolaterale;vescina distesa indenne da aggetti endoluminali". Mi ricoverano e dopo che la febbre mi è salita a 39 per un giorno intero mi hanno portata in sala operatoria. Mi dicono di non aver trovato il calcolo, che probabilmente era stato espulso in autonomia, e mi hanno messo due catetere (con il sacchetto esterno) nel rene e nella vescica. Mi hanno dato Gentaminina e Rocefin, continuato a casa per 3 giorni con Levofloxacina.
Mentre ero in ospedale mi è arrivato il risultato del tampone vaginale: escherichia coli numerose colonie (per fortuna sensibili alla Levofloxacina già presa per la pielonefrite); ricerca miceti negativa; ph 7; flora lattobacillare assente; leucociti ++; trichomonas negativa.
Faccio nuovamente esame delle urine e del sangue di controllo ad un mese dal termine del ricovero. Risultano Per 6.3 (alto), ph urine 6.5, densità 1.009, albumina <10, glucosio <20, chetoni <5, emoglobina <0.02, nitriti assenti, esame colturale negativo.
Faccio poi l'ecografia al tratto urinario ad inizio marzo dato che continuavo ad avere piccole fitte al lato sinistro. Risulta "reni di dimensioni regolari, senza calcoli. non evidenti raccolte perirenali. a sinistra lieve ipotonia delle pelvi con spessore di circa 12 mm e lieve estasi del I tratto dell'uretere (2cm). non esplorabile uretere lombare, mascherato da meteorismo. ultimi 6 cm senza evidenti calcoli endoluminali. vescica mediamente distesa (155cc) esente da alterazioni parietali organiche aggettanti nel lume e calcoli. Non versamento nello scavo pelvico".
L'urologo mi dice di non fare ulteriori esami.
Intanto faccio una visita per il pavimento pelvico. Risulta un ipertono lieve a ore 3-4-9 trattato con rilascio miofasciale. Swab test 6/10 a ore 5, 3-4/10 ore 11 e ore 1. esternamente dolore in proiezione della membrana otturatoria a dx che si è rilassata dopo trattamento. Consigliato autotrattamento (dita a v), pallina e tflex. Ho fatto poi un secondo appuntamento e prossimamente avrò il terzo.
Mi consiglia anche di andare dalla nutrizionista della stessa struttura, con cui trattano i pazienti in modo combinato. Oltre a cambiarmi leggermente la dieta (limitare zucchero, lieviti e amido...non proprio semplicissimo), mi ha dato una serie di integratori da prendere:
Mannocist-D 1 bustina al mattino + 1 dopo il rapporto e 2 nelle 24 h successive
Ecn 1 cp dopo colazione
Dafnepro plus 1 cp dopo cena
Uticran mono maxi 1 cp prima di dormire
b12
Oltre a questi da anni prendo la drosurelle come contraccettivo.
Infine ho fatto nuovamente il tampone vaginale, ritirato ieri, da cui è risultato "gardnerella negativa, ricerca aerobi negativa, ricerca miceti positiva - Candida Glabrata, ph 5.2, flora scarsamente rappresentata, leucociti +, trichomonas negativa". Purtroppo la ginecologa non è riuscita a fissarmi appuntamento prima del 24 aprile ed intanto mi ha prescritto Fluconazolo 200mg 1 cp ogni 3 gg per 3 volte e Pevaryl soluzione ginecologica per lavaggi esterni.
In questo momento il moroso non è qui, purtroppo è andato dal padre per aiutarlo a seguito di un intervento ed è rimasto bloccato causa covid. Al momento non ho nessun sintomo ne legato a cistite ne candida (che è la prima volta che mi viene).
Ora, mi chiedevo, nell'attesa di questa benedetta visita ginecologica, volevo iniziare il Protocollo Miriam perché immagino che parte del problema sia dovuto all'assenza di flora. E' consigliabile dati gli integratori che già prendo? o rischio di fare peggio? posso prendere solo qualche prodotto del protocollo (pensavo la vitagyn-c) o non ha senso?
Grazie davvero tantissimo a chi mi leggerà!!
Elena
Sono Elena di Bergamo, 33 anni.
Soffro di cistite post-coitale dal 2017/2018. Nel primo periodo mi sono stati prescritti una serie di antibiotici, senza aver troppa utilità se non sul momento.
Innformandomi autonomamente ho scoperto questo gruppo ed il d-mannosio ed ho iniziato a seguirvi silenziosamente. Che dire? il d-mannosio insieme al calore sono stati una manna dal cielo, mi tolgono qualsiasi sintomo di bruciore, fastidio, pesantezza.
Sono vegetariana (più tendente al vegano) e soffro leggermente di stipsi (vado al bagno tendenzialmente una volta al giorno, con feci formate e non ho quasi mai l'impressione di completo svuotamento). Il partner è lo stesso già da prima dell'inizio della cistite ed i suoi esami delle urine sono sempre perfetti. Nei miei escono quasi sempre e-coli invece. I sintomi si aggravano più i rapporti sono frequenti e spariscono in periodi di astinenza (il partner deve fare regolarmente dei viaggi di lavoro).
Nell'anno e mezzo passato sono stata quasi del tutto bene, sempre con il supporto del d-mannosio, preso però quasi più per scrupolo e paura.
Arriviamo ad inizio 2021 ed ecco il tracollo.
L'anno inizia con una fantastica pielonefrite iniziata con colica. Subito dopo pranzo ho iniziato ad avere un forte mal di pancia, con vomito e diarrea (peraltro sintomi molto simili ad un episodio avuto nel 2019, risolto in modo autonomo dopo un'oretta). Pensando ad un'intossicazione alimentare aspetto che il tutto passi. La sera stavo ancora male quindi contatto la guardia medica che mi ha fatto una puntura (penso antidolorifico) e la mattina dopo mi reco in pronto soccorso. Mi fanno una tac da cui risulta "medio versamento libero in emiscavo pelvico destro; lieve estasia della via escretrice di sinistra con diametro AP della relativa pelvi renale di 31 mm condizionata dalla presenza di formazione litiasica di 3 mm incuneata nel tratto premurale del relativo uretere; si associa minima suffusione del tessuto adiposo perirenale omolaterale;vescina distesa indenne da aggetti endoluminali". Mi ricoverano e dopo che la febbre mi è salita a 39 per un giorno intero mi hanno portata in sala operatoria. Mi dicono di non aver trovato il calcolo, che probabilmente era stato espulso in autonomia, e mi hanno messo due catetere (con il sacchetto esterno) nel rene e nella vescica. Mi hanno dato Gentaminina e Rocefin, continuato a casa per 3 giorni con Levofloxacina.
Mentre ero in ospedale mi è arrivato il risultato del tampone vaginale: escherichia coli numerose colonie (per fortuna sensibili alla Levofloxacina già presa per la pielonefrite); ricerca miceti negativa; ph 7; flora lattobacillare assente; leucociti ++; trichomonas negativa.
Faccio nuovamente esame delle urine e del sangue di controllo ad un mese dal termine del ricovero. Risultano Per 6.3 (alto), ph urine 6.5, densità 1.009, albumina <10, glucosio <20, chetoni <5, emoglobina <0.02, nitriti assenti, esame colturale negativo.
Faccio poi l'ecografia al tratto urinario ad inizio marzo dato che continuavo ad avere piccole fitte al lato sinistro. Risulta "reni di dimensioni regolari, senza calcoli. non evidenti raccolte perirenali. a sinistra lieve ipotonia delle pelvi con spessore di circa 12 mm e lieve estasi del I tratto dell'uretere (2cm). non esplorabile uretere lombare, mascherato da meteorismo. ultimi 6 cm senza evidenti calcoli endoluminali. vescica mediamente distesa (155cc) esente da alterazioni parietali organiche aggettanti nel lume e calcoli. Non versamento nello scavo pelvico".
L'urologo mi dice di non fare ulteriori esami.
Intanto faccio una visita per il pavimento pelvico. Risulta un ipertono lieve a ore 3-4-9 trattato con rilascio miofasciale. Swab test 6/10 a ore 5, 3-4/10 ore 11 e ore 1. esternamente dolore in proiezione della membrana otturatoria a dx che si è rilassata dopo trattamento. Consigliato autotrattamento (dita a v), pallina e tflex. Ho fatto poi un secondo appuntamento e prossimamente avrò il terzo.
Mi consiglia anche di andare dalla nutrizionista della stessa struttura, con cui trattano i pazienti in modo combinato. Oltre a cambiarmi leggermente la dieta (limitare zucchero, lieviti e amido...non proprio semplicissimo), mi ha dato una serie di integratori da prendere:
Mannocist-D 1 bustina al mattino + 1 dopo il rapporto e 2 nelle 24 h successive
Ecn 1 cp dopo colazione
Dafnepro plus 1 cp dopo cena
Uticran mono maxi 1 cp prima di dormire
b12
Oltre a questi da anni prendo la drosurelle come contraccettivo.
Infine ho fatto nuovamente il tampone vaginale, ritirato ieri, da cui è risultato "gardnerella negativa, ricerca aerobi negativa, ricerca miceti positiva - Candida Glabrata, ph 5.2, flora scarsamente rappresentata, leucociti +, trichomonas negativa". Purtroppo la ginecologa non è riuscita a fissarmi appuntamento prima del 24 aprile ed intanto mi ha prescritto Fluconazolo 200mg 1 cp ogni 3 gg per 3 volte e Pevaryl soluzione ginecologica per lavaggi esterni.
In questo momento il moroso non è qui, purtroppo è andato dal padre per aiutarlo a seguito di un intervento ed è rimasto bloccato causa covid. Al momento non ho nessun sintomo ne legato a cistite ne candida (che è la prima volta che mi viene).
Ora, mi chiedevo, nell'attesa di questa benedetta visita ginecologica, volevo iniziare il Protocollo Miriam perché immagino che parte del problema sia dovuto all'assenza di flora. E' consigliabile dati gli integratori che già prendo? o rischio di fare peggio? posso prendere solo qualche prodotto del protocollo (pensavo la vitagyn-c) o non ha senso?
Grazie davvero tantissimo a chi mi leggerà!!
Elena