Non so se sono guarita, ma non mi sento più malata
Inviato: mer ago 14, 2019 7:44 pm
Ciao ragazze belle!
Sento che è arrivato il momento di scrivere qui.
Non lo so se sono davvero "guarita", ma questo poco importa. Quello che importa è che io, da un po' di tempo, non mi sento più "malata" ma l'ho realizzato solo da poco.
Quando ho scoperto della contrattura e della vestibolodinia, mi sono etichettata come "malata", come se avessi un macigno sopra le spalle, e mi sentivo come se dovessi a tutti i costi ritornare come prima, "guarire", arrivare da qualche parte, raggiungere un obiettivo che era non avere più nessun fastidio.
Adesso questa cosa è cambiata. Ho imparato a conoscere il mio corpo, a prendermene cura un pochino ogni giorno, a non ossessionarmi sulla "guarigione", a vedere il tutto come un viaggio continuo e a perdere di vista la destinazione. Com'è che ha detto qualcuno? Che l'importante non è la meta ma il cammino? Ecco, proprio così.
Ho smesso di combattere a tutti i costi contro la malattia, ma ciò non vuol dire che mi sono arresa. Ho solo accettato la cosa come parte di me, del mio corpo, e vivo giorno per giorno. Ci sono i giorni buoni, senza nessun sintomo, e quelli meno buoni, dove magari mi torna la pisciarella, mi si scombussola l'intestino e quindi anche tutto l'ambaradan lì sotto (oggi è uno di quei giorni, ma mi verrebbe da dire "chissene frega!"), mi torna la paura della candida perché vedo perdite "sospette", poi respiro e torno alla mia prospettiva di accettazione e tutto si sistema da sé (più o meno da sé, dai).
Faccio tutto normalmente, con qualche attenzione in più perché il mio corpo è fatto così e lo richiede, ma non perché mi senta malata e abbia qualcosa da sistenare a tutti i costi.
Grazie a tutte per il vostro aiuto e supporto in questi tre anni e mezzo, siete state e siete preziose!
Speriamo di continuare così
Sento che è arrivato il momento di scrivere qui.
Non lo so se sono davvero "guarita", ma questo poco importa. Quello che importa è che io, da un po' di tempo, non mi sento più "malata" ma l'ho realizzato solo da poco.
Quando ho scoperto della contrattura e della vestibolodinia, mi sono etichettata come "malata", come se avessi un macigno sopra le spalle, e mi sentivo come se dovessi a tutti i costi ritornare come prima, "guarire", arrivare da qualche parte, raggiungere un obiettivo che era non avere più nessun fastidio.
Adesso questa cosa è cambiata. Ho imparato a conoscere il mio corpo, a prendermene cura un pochino ogni giorno, a non ossessionarmi sulla "guarigione", a vedere il tutto come un viaggio continuo e a perdere di vista la destinazione. Com'è che ha detto qualcuno? Che l'importante non è la meta ma il cammino? Ecco, proprio così.
Ho smesso di combattere a tutti i costi contro la malattia, ma ciò non vuol dire che mi sono arresa. Ho solo accettato la cosa come parte di me, del mio corpo, e vivo giorno per giorno. Ci sono i giorni buoni, senza nessun sintomo, e quelli meno buoni, dove magari mi torna la pisciarella, mi si scombussola l'intestino e quindi anche tutto l'ambaradan lì sotto (oggi è uno di quei giorni, ma mi verrebbe da dire "chissene frega!"), mi torna la paura della candida perché vedo perdite "sospette", poi respiro e torno alla mia prospettiva di accettazione e tutto si sistema da sé (più o meno da sé, dai).
Faccio tutto normalmente, con qualche attenzione in più perché il mio corpo è fatto così e lo richiede, ma non perché mi senta malata e abbia qualcosa da sistenare a tutti i costi.
Grazie a tutte per il vostro aiuto e supporto in questi tre anni e mezzo, siete state e siete preziose!
Speriamo di continuare così