da danil » sab gen 02, 2016 1:31 pm
posto l'argomento qui perchè sinceramente essendo nuovo del forum non sapevo dove altro postarlo:) ma perdonatemi se ho sbagliato sezione e prego il moderatore di spostarlo se pensa che io abbia postato male.
questa e una storiella che risale al 2007, ero parecchio più giovane e all epoca non avevo nessun problema fisico invalidante, mi sentivo in grado di far qualsiasi cosa. tanto e vero che all inizio del 2007 decisi di mollare lavoro e paese e tutto e trasferirmi in sudamerica esattamente in ecuador, all' inizio sembrava tutto perfetto. apri un mio ristorante e tutto andava benissimo.
ma il terrore era dietro l'angolo.
faceva un caldo bestiale e io passavo le giornate in cucina nell mio ristorante dove faceva ancora più caldo. e bevevo pochissimo.....
un giorno mi sveglio con una febbre altissima mi sentivo come se mi avesse investito un camion, avevo 38 di febbre allora non ci feci molto caso mi presi un aspirina e aspettai che scendesse, scese a 38 per circa mezzora ma non fece altro.
passarono circa tre giorni, ma la febbre non scendeva, anzi a volte toccava anche i 39 -40.
andai da un medico consigliato da un amico che mi fece una visita veloce toccando qui e li,e facendomi un ecografia. e la sua diagnosi fu appendicite???io dentro di me dicevo (ma non ho nessun sintomo di appendicite ho solo la febbre) ma mentre me lo diceva vedevo che stava preparando il lettino asta per la flebo ecc gli chiesi il motivo e mi rispose che doveva operarmi entro due ore o sarei morto che era quasi in peritonite e che l'operazione costava mille dollari.
scappai a gambe levate con il medico che mi correva dietro urlandomi che sarei morto che scena inquietante.
uscito dal medico andai in un centro analisi privato e mi rivolsi direttamente al tecnico (la mia situazione era sempre peggio non mi reggevo più in piedi) mi feci fare tutto ciò che si poteva fare ricordo che spesi quasi 200 dollari in analisi che per il posto sono veramente tanti. in poche ore uscii dall laboratorio con tutto ciò che non aveva bisogno di culture. e andai da l'unica persona che pensavo non avesse interesse nello spremermi, una ginecologa mezza imparentata con la mia compagna dell epoca, ricordo che quando stavo in sala d'attesa aspettando il mio turno ebbi un mancamento per via della febbre mi sentivo veramente che stavo per morire, lei usci dallo studio mi controllo la temperatura e esclamò aspetta torno subito...
tornò pochi minuti dopo con una puntura, non so cosa mi iniettò e penso me lo chiederò per tutta la vita, ma due minuti dopo stavo in piedi e mi sentivo pronto per correre una maratona. mi misurai la febbre e non era scesa di una tacca ma io mi sentivo benissimo??? comunque mi prese gli esami e dopo averli sfogliati mi disse che avevo un infezione renale e che avevo bisogno di un ciclo di punture antibiotiche per una settimana però non ricordo proprio che tipo di antibiotici, lei mi fece il primo e già il giorno dopo stavo molto meglio e la febbre era notevolmente scesa. dopo una settimana ero come nuovo.
ora il morale della favola è se andate all' estero attenzione all medico che potrebbe soccorrervi, se avessi dato retta al primo probabilmente ora sarei morto.
e attenzione hai medicinali esteri logicamente parlo dei medicinali commercializzati in zone a rischio (terzo mondo e paesi con pochi controlli sulla salute pubblica), che ho notato essere molto più efficaci dei nostri ma non oso immaginare gli eventuali effetti collaterali che potrebbero avere.
qualcuno ha avuto esperienze simili?