tumore alla prostata

Come ho scritto oggi nella mia storia ieri ho avuto una brutta notizia riguardante il mio papà.
Qualche settimana fa ha fatto una biopsia alla prostata perchè sono anni ormai che soffre di adenoma prostatico e di conseguenza è sempre sotto controllo. Nel penultimo esame del sangue il PSA xò si era alzato ulteriormente e l'urologo gli ha consigliato una biopsia (fatta anche anni fa e allora, tutto negativo). Dal risultato, purtroppo è uscito un adenocarcinoma, per fortuna sembrerebbe limitato e l'urologo ha voluto sottolineare la parola "molto limitato" ma comunque sempre di cose brutte si tratta.
Gli sono state prospettate diversi modi di intervenire: terapia farmacologica ormonale, radioterapia, brachiterapia, intervento chirurgico a cielo aperto con totale asportazione della postata ed intervento con robot sempre con asportazione della prostata. Essendo ancora giovane (64 anni) l'urologo ha scartato in partenza il “non far nulla” che di solito viene consigliato ad un paziente dai 75 anni in su. Chiaramente ogni singola possibilità ha i suoi effetti collaterali che il medico ha spiegato per bene. Il suo consiglio è quello di intervenire e togliere il tutto per andare sul sicuro, anche se sembrerebbe aver colpito solo una parte della prostata, mentre se farlo a cielo aperto o con il robot dipende dalla grandezza attuale della prostata stessa, che vedranno dall'ecografia che farà martedì prossimo. Certo gli effetti collaterali ci sono e potrebbero essere incontinenza e impotenza.
Il dott. dice che però, l' incontinenza dovrebbe durare un tempo molto limitato e comunque gli insegnerebbero gli esercizi da fare per ridurre al minimo il periodo e per l' impotenza dovrebbero, se possibile, cercare di non toccare proprio quei nervi e anche questa potrebbe durare solo per poco tempo. Gli effetti collaterali sulle altre diverse terapie non sono certo una passeggita, anzi...Il babbo ha deciso di sottoporsi all'intervento ed anch'io sono d'accordo con lui.
Ah, tra l'altro è in cura all' ospedale San Matteo a Pavia dove lavora anche Porru, lui però per ora ha parlato con il direttore del reparto.
A me non dispiacerebbe parlarne anche con Pesce, così, per sentire anche un suo parere, vorrei farlo quando andrò al controllo così gli potrò portare gli esiti. Spero di non sembrare una rompi scatole ma con anche una sua opinione sarei più tranquilla.
Certo che non si può stare mai tranquilli in questa vita, ce n'è sempre una… è vero la cosa importante è che sia tutto risolvibile come gli ha prospettato l'urologo ma sono comunque cose che quando ti toccano da vicino lasciano il segno. Anche per me un'altra botta ancora, anche questa non ci voleva...pregherò sempre e ancora per tutto e tutti…
Qualche settimana fa ha fatto una biopsia alla prostata perchè sono anni ormai che soffre di adenoma prostatico e di conseguenza è sempre sotto controllo. Nel penultimo esame del sangue il PSA xò si era alzato ulteriormente e l'urologo gli ha consigliato una biopsia (fatta anche anni fa e allora, tutto negativo). Dal risultato, purtroppo è uscito un adenocarcinoma, per fortuna sembrerebbe limitato e l'urologo ha voluto sottolineare la parola "molto limitato" ma comunque sempre di cose brutte si tratta.
Gli sono state prospettate diversi modi di intervenire: terapia farmacologica ormonale, radioterapia, brachiterapia, intervento chirurgico a cielo aperto con totale asportazione della postata ed intervento con robot sempre con asportazione della prostata. Essendo ancora giovane (64 anni) l'urologo ha scartato in partenza il “non far nulla” che di solito viene consigliato ad un paziente dai 75 anni in su. Chiaramente ogni singola possibilità ha i suoi effetti collaterali che il medico ha spiegato per bene. Il suo consiglio è quello di intervenire e togliere il tutto per andare sul sicuro, anche se sembrerebbe aver colpito solo una parte della prostata, mentre se farlo a cielo aperto o con il robot dipende dalla grandezza attuale della prostata stessa, che vedranno dall'ecografia che farà martedì prossimo. Certo gli effetti collaterali ci sono e potrebbero essere incontinenza e impotenza.
Il dott. dice che però, l' incontinenza dovrebbe durare un tempo molto limitato e comunque gli insegnerebbero gli esercizi da fare per ridurre al minimo il periodo e per l' impotenza dovrebbero, se possibile, cercare di non toccare proprio quei nervi e anche questa potrebbe durare solo per poco tempo. Gli effetti collaterali sulle altre diverse terapie non sono certo una passeggita, anzi...Il babbo ha deciso di sottoporsi all'intervento ed anch'io sono d'accordo con lui.
Ah, tra l'altro è in cura all' ospedale San Matteo a Pavia dove lavora anche Porru, lui però per ora ha parlato con il direttore del reparto.
A me non dispiacerebbe parlarne anche con Pesce, così, per sentire anche un suo parere, vorrei farlo quando andrò al controllo così gli potrò portare gli esiti. Spero di non sembrare una rompi scatole ma con anche una sua opinione sarei più tranquilla.
Certo che non si può stare mai tranquilli in questa vita, ce n'è sempre una… è vero la cosa importante è che sia tutto risolvibile come gli ha prospettato l'urologo ma sono comunque cose che quando ti toccano da vicino lasciano il segno. Anche per me un'altra botta ancora, anche questa non ci voleva...pregherò sempre e ancora per tutto e tutti…