robertaX ha scritto:I massaggi vanno fatti dopo aver svuotato la vescica. Una volta svuotata, la vescica, occupa uno spazio ridotto ed è comunque un organo molto elastico per cui, anche se si dovesse toccarla, quello che potremmo sentire al massimo è un leggerissimo stimolo a fare pipì. Toccarla è inevitabile ma serve anche per regolarci di conseguenza, non bisogna averne paura.
Diciamo che esattamente nella parte centrale, a sud dell'ombelico, appunto c'è la vescica (di cui variano le dimensioni in base al volume del contenuto), subito dietro utero, e subito dietro ancora l'ampolla rettale. Ma l'ampolla rettale è adiacente al colon quindi anche questo tratto finale del colon discendente è quasi al centro (quasi).
Ai lati, in basso, per noi donne è anche facile andare a finire dove ci sono le ovaie, ma queste si trovano molto più vicino all'osso sporgente dell'anca, quindi se si arriva li vuol dire che ci si è spostate troppo, ma in ogni caso toccarle non succede nulla.
L'intestino colon ha origine in basso leggermente a destra, guardandolo su di noi stesse, dove generalmente c'è l'appendicite, prosegue in modo ascendente a destra, curva sotto le prime costole dietro al fegato, passa sotto e dietro lo stomaco e ricurva nuovamente verso il basso a sinistra leggermente dietro al pancreas e milza, e discende fino ad arrivare alla parte terminale, più centrale, che è l'ampolla rettale. Per fare i massaggi può essere d'aiuto guardare qualche immagine dell'intestino su internet o su qualche libro di anatomia.
Un punto piuttosto difficile è il colon traverso, che passa dietro e sotto lo stomaco. Li generalmente faccio "un saltino", nel senso che non ci paciocco troppo, perché non riesco a capire bene cosa vado a toccare. Sento una parte molto dura centrale che sembra lo stomaco, ma questo lo chiedo la prossima volta all'osteopata. In quella zona perciò mi manca un po' di pratica. L'altra volta lei me l'aveva trattata, in modo diverso dal resto, ma per non fare confusione magari ne parlo un'altra volta, se può interessare. Preferisco prima chiarirmi le idee su di me.
Quando intendevo 4 dita intorno all'ombelico intendevo una distanza ottimale dove indicativamente possiamo trovare il nostro colon. Se l'intestino è rilassato è difficile riuscirlo a sentire sotto le dita perché è molto soffice. E' soprattutto quando ci sono delle tensioni che si può sentire e capire dove andare a premere, anche per le volte successive. Il massaggio, fatto con costanza, è quello che permette di scoprire e capire meglio dove stiamo massaggiando. Il massaggio al colon è una pratica di perlustrazione oltre che di distensione, che ci permette anche di conoscere meglio il nostro corpo tenendo anche presente che l'intestino è il nostro 'secondo cervello, se non addirittura il primo.
A meno che non ci siano patologie particolari bisogna considerare che gli organi interni sono adiacenti, sovrapposti ma anche relativamente mobili ed elastici e le giuste pressioni non implicano particolari rischi.
robertaX ha scritto:Pistina ora provo a spiegare il massaggio (è difficile senza poter far vedere).
Dunque si inizia mettendosi coricate con le gambe piegate (così i muscoli addominali sono ancor più rilassati e non in tensione).
Poi con movimenti circolari si preme con i palmi delle dita sull'addome e nel contempo ci si muove in senso orario lentamente (direzione naturale dell'intestino con cui espleta le sue funzioni). Si può e si deve insistere là dove si sente più fastidio/dolore, piano ma con insistenza, senza schiacciare troppo ma senza neanche "accarezzare".. si insomma una via di mezzo che si riesce a tollerare.
Io tengo le mani separate quasi con le dita che si toccano o comunque poco distanti, ma c'è chi le mette una sull'altra, ma a lavorare sono sempre i palmi delle dita, non la punta.
La distanza giusta in cui premere è a 4 dita tutto intorno all'ombelico.
Se l'intestino non è problematico al massaggio non dovrebbe sentirsi niente di duro, tutto è molto cedevole e soffice. In genere questa condizione c'è dopo aver defecato, ma per chi è problematico non c'è momento della giornata in cui non abbia l'intestino contratto.
Nella condizione di intestino molto contratto è facile sentire sotto le dita l'intestino, in particolare il colon ascendente e discendente, perché ci si accorge di avere come dei grossi cordoni, a volte solo a destra o solo a sinistra, a volte da entrambe i lati (come spesso capita a me). In questo caso è importante insistere col massaggio, che deve essere ben tollerato ma prolungato in quei punti. Non si deve schiacciare troppo né troppo poco.
La durata è dai 5 ai 10 minuti. La sensazione, finito il massaggio, deve essere di estrema rilassatezza dell'addome. Se non c'è questa sensazione probabilmente si è sbagliato qualcosa.
Siccome ho spesso la pancia gonfia io inizio a sinistra perché mi son fatta l'idea che è meglio "liberare" le contratture partendo dalla fine. Mi sono immaginata che è come "spremere una salsiccia dal suo budello". Se si comincia dalla fine è più facile piuttosto che ingolfare partendo dall'inizio. Ma questa è una mia idea.
Il massaggio oltre a decontratturare ha anche altre funzioni quali facilitare il distacco di feci stagnanti, che l'intestino non riesce a smuovere, e che sono spesso causa di intossicazione dell'organismo.
Durante il massaggio, in base al momento, faccio anche degli esercizi di piegamento delle gambe (stile yoga, sempre da coricata mi prendo un ginocchio e lo tiro verso di me non propio sopra lo sterno ma leggermente di lato come per comprimere il colon lateralmente, l'altra gamba è distesa), prima uno poi l'altro ginocchio, e sto un po' così facendo respirazione diaframmatica che spinge le viscere verso il basso. Poi lo faccio con entrambe le ginocchia, leggermente aperte, praticamente in direzione delle spalle. Poi ricomincio un po' i massaggi e valuto la riuscita. Facendo così mi sembra di agevolare i movimenti di aria intrappolata. Questa è una cosa mia, quindi prendila col beneficio del dubbio.
Può capitare che dopo aver fatto il massaggio si abbia la necessità di fare la cacca o aria. Questa è cosa buona e giusta
Ed ecco il video esplicativo fatto da Laura (Grazie! )